Fandom: Originali
Genere: Generale
Rating: NC-17 (riferito a tutta la raccolta nella sua complessità)
AVVISI: Angst, Boy's love, Chanslash, Girl's love, Incest, Lime, Violence.
- Una raccolta di racconti originali che hanno a che fare con la mia vita e con quella delle persone che conosco.
Commento dell'autrice: Questa è una cosa a cui tengo parecchio. E' come se fosse una sorta di diario romanzato. Tutto quanto è rigorosamente vero.
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Ci sta scivolando fra le mani.
Davvero non lo senti, amore…? Mi sembra impossibile. Tu… sei sempre così sensibile ai cambiamenti, seppur minimi… vedi sempre tutto, perché i tuoi occhi sono speciali…
Allora… fingi? Di non sentirlo? Perché? Perché ignorare una tale spudorata realtà? A che scopo, visto che comunque ignorarla non scongiurerà il compiersi del ciclo, la fine?
È sempre stato tutto molto precario, fra noi. Mai nulla di stabile, nulla di certo. A parte i nostri sentimenti. Ma a volte, sai, quelli da soli non bastano… e non chiedermi cosa ci sarebbe voluto, allora… perché non lo so… e il nostro tempo scorre via, inesorabile e crudele…
Prima quando ti vedevo mi si accendeva un fuoco dentro, una smania incontrollabile, un’allegria quasi esagerata. Eri il battito del mio cuore e la luce dei miei occhi, il calore del mio tocco ed il tono squillante della mia voce.
Adesso è diverso. Adesso sento tutto in maniera differente. Sono triste e ti vedo triste. Il tempo passato insieme somiglia a quelle paludi in cui rimani bloccato aspettando la fine senza poter chiedere aiuto a nessuno, senza neanche riuscire a tirarti fuori da solo. E la cosa più triste di tutte è che non ho ancora smesso di amarti pazzamente, quindi questo paesaggio desolato che è il nostro rapporto mi sembra ancora più doloroso da osservare, incapace di fare altro.
E mi chiedo… tu? Anche tu fingi perché mi ami ancora? Perché non hai il coraggio di guardare?
È partita male. Ci sono barriere, barriere di monti che non ho mai creduto saremmo riusciti a superare. Troppo profondo il divario. Lo ignoravo per andare avanti, ma tirando le somme adesso forse non è stata la cosa più intelligente.
E credo fermamente che la colpa dell’imminente fine sia mia, almeno anche mia, perché non ci ho mai creduto. Il mio cervello, pur con tutto l’affetto del mondo, non ti ha mai visto facente parte del mio futuro. Non eri sull’altare con l’anello al dito, non eri fra le lenzuola, non reggevi in braccio nessun bambino, non era la tua mano stretta alla mia nel momento della fine.
Ma ti giuro… io ti ho amato. In maniera potente. Non sei mai stato il mio futuro, ma eri il mio intenso presente. Quello stesso presente che ora si sta trasformando assumendo i colori di un passato lontano da guardare con nostalgia.
Non vorrei che finisse. Ma devo arrendermi, perché le mie dita non sono più in grado di aggrapparsi a quello che c’era per impedirne la fuga.
Non vorrei ma il tempo corre, e noi con lui, prendendo due direzioni diverse, sciogliendo l’abbraccio, abbandonando il sostegno reciproco.
Spero non mi manchi troppo il calore delle tue mani.

Dall'autrice... La bellezza delle story è che le scrivo sul momento, e già due secondi dopo non mi ci riconosco più. O_o Come questa, scritta in un momento di difficoltà che si è poi risolto... ho deciso di pubblicarla comunque, perché è stato un mio momento, perché mi piace com'è venuta e perché è ispirata un po' alla bellissima canzone dei Muse, "Time is running out".

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