animanga: kaede

Le nuove storie sono in alto.

Genere: Romantico
Pairing: Kagome/Inuyasha
Rating: G
AVVISI: OOC.
- Inuyasha deve affrontare i sentimenti che prova per Kagome, e riesce a fare luce nella sua anima dopo l'ennesima litigata ed un piccolo aiuto da parte della vecchia Kaede. Ambientata in un periodo ipotetico dove non ci sono più nemici da combattere ma la sfera non è ancora stata riunita.
Commento dell'autrice: La mia quarta fanfiction e prima su Inuyasha! Allora, quando scrissi questa fic, ne fui entusiasta. Perché la coppia mi piaceva, principalmente. Però mi sono accorta che, una volta passata la mania Kagome+Inuyasha, della storia non rimane niente. Secondo me non è una bella fanfiction, è troppo breve e troppo romantica. Però è piaciuta. Insomma... leggetevela e ditemi ^_^
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My love for you


- Maledetto Inuyasha!
Kagome stava correndo ormai da mezz’ora intorno al bosco, con gli occhi pieni di lacrime senza riuscire a capire dove stesse andando. Certo, in teoria stava cercando la strada per trovare il pozzo, ma stava agendo con scarsi risultati.
- Stupido... stupido d’un cretino che non è altro!

[Flashback]
- Allora, adesso cosa hai intenzione di fare, Inuyasha?
- Come bonzo? Ma è logico quello che voglio fare, o sbaglio?
- Bè... veramente è poco logico davvero. Adesso non c’è più nessuna battaglia che ti trattenga, ma tu non accenni nemmeno a volere sposare Kagome, che invece meriterebbe un tantino più di attenzione, no?
- Sposare chi???
Il mezzo demone era visibilmente imbarazzato. Ed ora stava facendo come sempre, quando qualcosa lo imbarazzava lui negava sempre tutto.
- Io non ho intenzione di sposare proprio nessuno!
- Mh... e per quanto riguarda la sfera?
- Semplice, mi farò aiutare da Kagome a trovarla e poi diventerò un demone per intero!
- Inuyasha, pensa a quanto ti ho detto tempo fa...
- Ti ho già detto che i miei sentimenti non cambieranno. E poi sai che me ne importa anche se divorassi te, il cucciolo di kitsune e quella ragazzina nevrotica!
- Adesso sei davvero cattivo, Inuyasha.
Improvvisamente Inuyasha avvertì una strana sensazione e poi...
- A CUCCIA!!!
Inuyasha cadde steso a terra, schiacciato dall’ordine perentorio di Kagome. Da dietro un albero apparve proprio lei, piangente ed arrabbiata come non mai, che guardava Inuyasha come se fosse stato l’essere più schifoso del mondo.
- Perciò io sarei solo una ragazzina nevrotica, eh? E non te ne importa niente di me, giusto? Quindi se ti servo solo per ritrovare i pezzi della Shikon no Tama, se io me ne andassi ti farei un dispiacere, vero?
E così dicendo se n’andò, lasciando Inuyasha dolorante ancora per terra.
[Fine del Flashback]

- Idiota...
Kagome si fermò proprio davanti ad un masso abbastanza grande. Stremata.
- Dove sono finita?
Si strofinò gli occhi e cercò di fare mente locale. No. Niente. Si era proprio persa. Dannazione, questa non ci voleva.

[Nel frattempo, Inuyasha...]

-Ahia... dannata... bonzo, dammi una mano...
- No, alzati da solo, io non ti aiuterò.
- Shippo!
- Ohè, che vuoi da me? Io non ti conosco...
- Ah... bastardi... è tutta colpa di Kagome...
Miroku, preso da pietà, aiutò il mezzo demone ad alzarsi e ricomporsi, e poi gli parlò.
- Guarda che proprio stavolta potresti almeno ammettere che è stata colpa tua.
- NO! Non è stata colpa mia, sai? Io ho solo detto quello che pensavo!
- Davvero tu pensavi quelle cose orrende?
- Certo! A me non importa di niente e di nessuno, io voglio soltanto raggiungere il mio scopo!
Velocemente un’espressione d’odio e rabbia si dipinse sui volti di Miroku e Shippo. Bè, nessuno sopporterebbe di essere trattato così. Men che meno loro.
- Allora sai che ti dico? Ha ragione Kagome, tu sei un essere indegno anche solo di respirare. Stronzo.
E Miroku se n’andò sussurrando:
- Vedi se mi tocca stare anche solo ad ascoltare coglioni simili...
Shippo lo seguì immediatamente, senza risparmiarsi di guardare Inuyasha con uno sguardo misto di tristezza e compassione, che Inuyasha odiava. E così Inuyasha si ritrovò solo. Solo e sperduto. Non aveva mai pensato che avrebbe potuto sentirsi così solo. Dannazione, aveva detto solo una frase, e gli sembrava di essersi comportato come al solito. Perché tutti stavano parlando in questa maniera adesso? Decise di andare nell’unico posto che conoscesse. Dalla vecchia Kaede.

[Kagome, nel frattempo...]

Kagome aveva girato un po’ in lungo ed in largo, ma si era ritrovata sempre davanti alla stessa pietra gigante. Quando ormai pensava di essere perduta per sempre, di doversi preparare una bella bara, e cominciava a pentirsi di essere scappata via in quella maniera, una voce la chiamò.
- Kagome?
La ragazza si voltò, e come un’apparizione, le apparve l’anziana Kaede, avvolta dalla luce del sole. Bè, si, forse è una visione un po’ troppo shojo, ma dà bene l’impressione dei sentimenti di Kagome.
- Anziana Kaede!
Urlò correndo incontro alla donna ed abbracciandola.
- Che succede, ragazza mia? Cosa hai da piangere in questa maniera?
- Inuyasha! Lui è un idiota!
- Questa non è una novità, piccola, ma cosa ha fatto adesso per farti piangere così!
- E’... è lungo da spiegare... ed io mi ero persa...
- Va bene, allora torniamo al villaggio, ok? Lì mi racconterai tutto.
- Ok...

[Al villaggio]

Inuyasha si nascose dietro alla porta, sperando di non essere visto. Quando era arrivato la vecchia Kaede era in casa, ma non era sola. Era con una donna. L’aveva riconosciuta dai singhiozzi. Si era detto
- Solo una femmina può singhiozzare così! Tsk!
Ma contemporaneamente aveva sentito un odore familiare. Sapeva di sudore, ma era pur sempre un odore che lui conosceva. Per una sua sensazione anche un po’ di timidezza si era nascosto la dietro. La donna non aveva mai parlato, e d’altronde la vecchia Kaede non l’aveva mai chiamata per nome. Si era limitata a dire
- Adesso basta singhiozzare, su!
Ed a consolarla con frasi simili, ma non l’aveva mai chiamata per nome. All’improvviso parlò.
- E’ che Inuyasha non ha un minimo di sentimento per me!
DANNAZIONE!!! Era Kagome! E stava parlando di lui con la vecchia Kaede! Oh no! Che cosa avrebbe detto? Inuyasha era rapito dalla voce di Kagome. Voleva assolutamente ascoltare cosa avrebbe detto di lui.
- Lui è così stupido, rozzo, maleducato, incapace, cattivo, menefreghista, tonto, antipatico, violento e... e... e non ha un briciolo di amore per gli altri! Ma io non ci posso fare niente se...
Ah, così era questo che pensava di lui! Un mucchio d’insulti uno dietro l’altro. Inuyasha si sentì ferito, e pensò a come si fosse sentita Kagome quando era stato lui a dire cattiverie su di lei.
- Io non ci posso fare niente se mi sono innamorata di lui!
Inuyasha si sentì improvvisamente mancare la terra sotto i piedi. Cosa? Lei era innamorata di lui? Da quando? Lui non se n’era mai accorto! Nonostante tutto Kagome lo amava. E lui cosa provava per lei? Inuyasha non si seppe dare una risposta di nessun genere.
- Anche adesso che Kikyo non c’è più lui... lui non fa altro che pensare a lei, lo so!
Questo non era vero! Inuyasha non pensava più a Kikyo in quel senso! Ultimamente aveva solo pensato a... raccogliere i pezzi della sfera. Usando Kagome. Senza mai ringraziarla. Senza un minimo di riguardo nei suoi confronti. Senza mai chiederle se fosse stanca, affamata o se le andasse di vedere la sua famiglia nella sua epoca. Era normale che adesso Kagome fosse così arrabbiata. Chi non lo sarebbe stato? Inuyasha si vergognò. Si vergognò di se stesso e del suo caratteraccio. Ma cosa avrebbe dovuto fare? Andare da lei e dichiararle amore eterno promettendole matrimonio? Non ce l’avrebbe mai fatta...
- Va bene. Grazie anziana Kaede. Io adesso... torno nella mia epoca. Forse... forse questo è un addio.
- No! Kagome, rifletti, non puoi lasciare tutti qui! Pensa a me, Miroku ed il piccolo Shippo, come soffriremo per la tua assenza!
- Mi dispiace...
Disse Kagome abbracciando forte Kaede,
- Ma io... devo farlo. Per provare qualcosa ad Inuyasha.
- Ma che cosa? Se è vero quello che tu dici, che lui non ti ama, cosa speri che faccia?
- Non lo so...
Kagome aveva di nuovo le lacrime agli occhi.
- Ma ho bisogno di capire se a me ci tiene almeno un pochino...
Così dicendo Kagome uscì dalla casa, con gli occhi ancora tutti appannati dalle lacrime. Così tanto da non accorgersi di un pezzo di mantello rosso che usciva dall’angolo della casa. Kaede l’aveva seguita fin sulla soglia. E adesso la vedeva andare via. La ragazza che era stata come una seconda sorella, per lei. Per colpa d’Inuyasha, probabilmente stava andandosene per sempre. Ma Kaede non aveva gli occhi bagnati come Kagome.
- Esci da là dietro e vattene, Inuyasha.
- Come mi hai visto, vecchia?
- Il mantello. Spuntava da là dietro. Ed ora vattene.
L’espressione d’Inuyasha divenne seria e triste.
- Mi... dispiace.
Kaede si voltò verso il mezzo demone per accertarsi che fosse stato veramente lui a parlare.
- Mi dispiace davvero di essermi comportato male con Kagome. Io... però... ero imbarazzato...
- Imbarazzato?
- Miroku mi aveva detto che avrei dovuto sposare Kagome, adesso che non c’erano più nemici... ma io... mi sono sentito imbarazzato. E l’ho offeso dicendogli che non me ne fregava niente, né di lui, né di Shippo né di Kagome. Mi dispiace.
- Questo non dovresti dirlo a me, Inuyasha.
- Lo so. Ma non ho il coraggio di dirlo agli altri...
- Allora sei un vigliacco.
E così dicendo Kaede si voltò e rientrò in casa.
- Che cosa???
Kaede si voltò ancora una volta a guardarlo.
- Un vero uomo, un uomo che ha coraggio, non è l’uomo che combatte e basta. Il valore di un vero uomo si riconosce soprattutto quando questi riconosce i suoi errori e si scusa.
La donna lasciò Inuyasha fuori, in piedi, a riflettere. Entrò dentro e richiuse la porta.
- Uffa... lo sapevo che mi sarebbe toccata una cosa simile, prima o poi...
Così dicendo Inuyasha si voltò dalla parte in cui Kagome era andata e cominciò ad avviarsi per parlarle. Ormai aveva deciso: basta litigi, basta prese in giro, basta odio. Avrebbe detto a Kagome ognuna delle cose che pensava veramente. E poi si sarebbe scusato con Miroku e Shippo. Inuyasha non voleva rimanere solo. E non voleva più ferire le persone a cui teneva.

[Al pozzo]

- Bè... allora è la fine... devo andare via...
Kagome stava con le mani appoggiate sul pozzo, un po’ triste ed un po’ arrabbiata. Guardava il fondo nero con un po’ di paura.
- Se entrerò qua dentro ed Inuyasha non verrà più a prendermi nella mia epoca, la mia avventura in quest’epoca sarà finita.
All’improvviso Kagome si accorse di avere ancora addosso i pezzi della sfera fino ad ora recuperati. Si tolse la catenina e la guardò per un poco.
- Questo è il solo motivo per il quale Inuyasha mi ha tenuto con se, fino ad ora.
Fu tentata di cercare un demone e regalargliela. Sicuramente nessuno avrebbe rifiutato un pezzo della sfera così grosso. Ma si pentì subito dopo di averlo anche solo pensato. Quella sfera poteva solo fare del male. Non la doveva dare a nessuno. Allora doveva per forza portarla con lei. Ma perché? Così se Inuyasha fosse venuto a prenderla, avrebbe potuto essere anche solo per riprendersi la sfera! Mentre Kagome rifletteva così Inuyasha la raggiunse. Non le parlò subito. La sentiva singhiozzare, e questo lo faceva sentire ancora più in colpa. Ma poi ripensò alle parole della vecchia Kaede, e si convinse che non poteva più rimandare. Decise di chiamarla, e farla voltare, prima di cominciare a parlarle. Giusto per guardarla negli occhi ancora una volta, nel caso lei avesse rifiutato di rimanere con lui.
- Kagome...
La ragazza si raddrizzò, asciugò le lacrime e velocemente si voltò, ancora arrabbiata.
- Che cosa vuoi bastardo?
- Ti prego, Kagome, non parlarmi così! Io volevo...
- Ribadirmi quanto io sia stupida? Ricordarmi che mi odi e che per te non sono niente? O forse vuoi soltanto la sfera che possiedo ancora io, vero? Va bene. Prendila!
E la lanciò per terra proprio davanti ad Inuyasha. Ma si stupì nel vedere che lui non aveva dato alla sfera nemmeno un po’ di considerazione. La stava ancora guardando negli occhi, con uno sguardo triste e dispiaciuto. Kagome si sentì avvampare, e realizzò di essere arrossita. Ma lui non sembrava essersene accorto. Inuyasha prese la sfera senza troppo entusiasmo e le si avvicinò lentamente. Lei si sentiva paralizzata. Il cuore le batteva forte, in una strana maniera. Da un lato era una sensazione spiacevole, perché le metteva ansia, ma dall’altro lato avrebbe voluto che quella sensazione non finisse mai. In un baleno Inuyasha le fu così vicino che poteva sentire il suo respiro calmo e deciso. Il suo respiro invece ormai era irregolare ed affannoso. Inuyasha le rimise la collana, lentamente.
- Mi piacerebbe se tu rimanessi qui per sempre, Kagome. Mi piacerebbe tantissimo se tu restassi con me per sempre.
Ma che cos’era? Una dichiarazione? Lo era! Una dichiarazione d’amore in piena regola!!! Cosa doveva rispondere lei adesso? Si? L’imbarazzo aumentò ancora di più. Inuyasha sembrava così tranquillo e deciso... come se avesse previsto di fare tutto questo da un po’. Lui le prese il viso tra le mani, e continuò ad avvicinarsi. In poco tempo, Kagome sentì la bocca di lui toccare la sua, in un dolcissimo bacio che Kagome ricambiò con tutto il suo amore. Un bacio lunghissimo. Dopo molti minuti, Inuyasha decise di staccarsi da lei, sebbene a malincuore. Aveva provato una bellissima sensazione, baciandola. Non gli era mai, MAI capitato, con nessuna, di sentirsi così bene... così rilassato... appagato... felice. Mai. Nemmeno con Kikyo, sebbene l’amore che provava per lei fosse grande, Inuyasha sentì in quel momento che non avrebbe mai potuto amare nessun’altra come Kagome. Lei lo guardò per un attimo. Ma si allontanò subito, in maniera nervosa e brusca.
- Ka-Kagome? Che succede?
- Che succede? Che cos’era questo?
- Cos’era? Un bacio, no?
- E lo dici con tanta naturalezza? Hai anche solo la benché minima idea di cosa comporterà questo bacio? (Fa molto Dowson’s Creek, vero? Mi ricorda Joey e Pacey al loro primo bacio...^___^)
- Cosa comporterà?
- Certo! Adesso che tu mi hai baciata io sono ancora più innamorata di te, e non posso più andare via, e probabilmente non saprò mai se mi ami o no!
Kagome parlava più che altro a vanvera. Però adesso voleva sapere con chiarezza cosa Inuyasha provava per lei e cosa quel bacio significava per lui.
- Ma che stai dicendo, Kagome?
- Sto dicendo che voglio una risposta chiara. Perché io non posso vivere nell’incertezza che tu stia con me solo perché ti ricordo Kikyo!
Inuyasha la afferrò per le spalle.
- Io non voglio stare con te perché mi ricordi Kikyo! Io voglio stare con te perché in tua assenza non so come vivere, e perché ti amo, Kagome! Lo vuoi o no capire?
Un minuto d’imbarazzo li prese entrambi, e rimasero in silenzio per una quantità gigantesca di secondi che a Kagome sembrarono anni, dopo che Inuyasha l’ebbe lasciata e si fosse girato. Lo raggiunse e lo abbracciò da dietro. Sorridendo tristemente gli parlò.
- Scusa... non volevo ferirti. Anche io ti amo, Inuyasha. Puoi perdonarmi?
Inuyasha si girò e l’abbracciò a sua volta.
- Non hai niente da farti perdonare, Kagome.
La coppietta di piccioncini che stava tubando davanti al pozzo di collegamento tra le due epoche, non poteva certo essersi accorta delle due ombre che li spiavano dal fitto della boscaglia.
- Così tutto è bene quel che finisce bene, vero?
- Hai ragione Shippo.
- Dimmi, Miroku. Hai intenzione di rimanere arrabbiato con Inuyasha ancora per molto tempo?
- Ma no... si è pentito, in fondo, no? Ha riconosciuto il suo errore ed adesso tratterà bene la divina Kagome, ne sono certo.
- E allora te ne vuoi andare?
- Non se ne parla proprio! Adesso che ho trovato una vera famiglia, per la prima volta nella mia vita, non ho certo intenzione di andarmene!
- Ed allora cosa facciamo?
- Andiamo da loro, no?
- OK!
I due uscirono subito dopo che Inuyasha e Kagome ebbero sciolto l’abbraccio. Non volevano certo interromperli. Anche perché in caso contrario Inuyasha li avrebbe assassinati tra atroci torture.
- Buonaseeeeera!
Dissero i due uscendo dal nascondiglio.(Omaggio all’omino della pubblicità che mi fa impazzire. Quello che dice buonasera. Ma cosa diavolo pubblicizza? Ah, si, una macchina ^_____^).
- Miroku! Piccolo Shippo! Mi chiedevo dove foste!
- Ah, sai divina Kagome, noi ed Inuyasha abbiamo avuto una turbolenta... ehm... discussione, dopo che tu sei andata via. Ma ora è tutto a posto, nevvero Inuyasha?
- Di che parla, Inu?
- Inu? Che è questo modo di chiamarmi?
- Non ti piace? Anche Inuchan non è male...
- Kagome, non ti fare viaggi con la testa... e chiamami Inuyasha, per favore!
- Ehi, qui ci siamo ancora noi...
- Ah, si. Bonzo, chibi kitsune, ecco... io... volevo...
- Chiedere scusa?
- Si.
- Hahahahahahaha!
Miroku scoppiò in una grossa risata di piacere.
- In ginocchio Inuyasha! A mani giunte e chiedi perdono! Ahahahahahahah!
- Ora non esagerare, bonzo...
- Non so te, Miroku, ma io mi accontento delle scuse d’Inuyasha, senza torturarlo di più...
- Grazie Shippo...
Kagome si era messa un po’ in disparte, ad osservare quel gruppo di folli. Vedere Miroku ed Inuyasha che litigavano le metteva uno strano senso di sicurezza. Forse perché sapeva che comunque sia, in fondo, quei due si volevano bene quasi come fratelli. Però doveva chiedere ancora una cosa ad Inuyasha.
- Inuyasha... scusa...
- Si? Che c’è Kagome?
- Come la mettiamo con la sfera?
Silenzio. Inuyasha aveva bisogno di pensare. Cosa doveva fare? Usare la sfera per ottenere quello che voleva e forse uccidere tutti i suoi amici? O rinunciare e usarla per diventare umano per Kagome? Come avrebbe difeso tutti loro, se si fosse trasformato definitivamente in un uomo? Ma certo. Aveva ancora Tessaiga, che poteva essere utilizzata solo da lui... In un attimo la risposta alla domanda di Kagome fu chiara nella sua mente.
- Dobbiamo trovare i pezzi della sfera che ancora ci rimangono da trovare. In caso contrario chissà in che mani finirebbero...
- Si, questo è logico...
Intervenne Miroku,
- Ma cosa ne faremo della sfera una volta ritrovata per intero?
- La useremo. Per farmi diventare umano. E poi la sfera sparirà.
La risposta diretta e decisa d’Inuyasha stupì non poco tutti i presenti. Ma fu Shippo il primo a parlare.
- Ma Inuyasha... così diventerai anche tu un essere mortale... vuoi davvero farlo?
Inuyasha si voltò con un sorriso verso Kagome.
- Non voglio vedere morire le persone che amo, sapendo che invece io rimarrò vivo in eterno. E poi... che senso avrebbe una vita eterna senza Kagome...
Questa dolcissima frase ad effetto fece arrossire nuovamente Kagome, che però mantenne il controllo e sorrise.
- Grazie...
Disse prima di scoppiare abbracciare Inuyasha con tutta la forza di cui era capace.
- Oh bene! È finito tutto, finalmente!
Disse Miroku.
- Ti sbagli Miroku...
Lo contraddisse Inuyasha prendendo in braccio Kagome come si fa con una sposa.
- Questo è solo l’inizio della nostra nuova vita!