telefilm: agros

Le nuove storie sono in alto.

Genere: Erotico
Pairing: Agros/Duro
Rating: NC-17
AVVISI: Flashfic, Lemon, Slash, Incest, Onesided.
- "Oh, sei un tale guastafeste!"
Commento dell'autrice: Scritta per il mio set di 10 Emotions su K&P. Ed essendo io la persona che sono, non poteva mancare l'incest \o/ Tra l'altro, onesided come viene accennato anche nella serie originale XD Be', per gli occhi che lo vogliono vedere, almeno u.u Dedicato alla Fedy perché è quello che le è piaciuto di più nel mucchio, credo ♥
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HOLD ON TO LOVE
010 Esaltazione


- Fratello, mi hai visto? – ride Duro, cadendo al suo fianco nella cella e ridendo sonoramente, - Gli ho fatto il culo! Sporco gallo. Ci penserà due volte, la prossima volta che gli salterà in testa il picchio di prendermi per il culo.
- Sì, naturalmente. – ride anche Agron, scuotendo il capo e sollevando gli occhi al cielo in una preghiera divertita. Non vede altro che il soffitto sporco e gocciolante della cella, comunque, e soffre un po’ nel pensare che fino a pochi mesi fa sopra le loro teste non c’era altro che l’azzurro sfavillante del cielo germanico. Ma morirebbe prima di mostrare a Duro un simile segno di cedimento, perciò il sorriso sulle sue labbra non si smorza, e la sicurezza nella sua voce non si affievolisce neanche per un secondo. – Ti ha fatto un occhio nero e non sono sicuro che non ti abbia slogato un polso. O entrambi. – gli fa notare, pizzicandogli un fianco.
Duro ride, scostandosi e mugolando per del dolore vago di cui Agros non riesce a stabilire chiaramente la provenienza, ma risponde con una spallata nient’affatto indebolita dall’ultimo scontro.
- Sì, ma l’hai visto lui? Come minimo gli ci vorranno due settimane solo per rimettersi in piedi. – dice orgoglioso.
- Più o meno lo stesso tempo che impiegherai tu quando Doctore avrà finito di frustrarti, allora! – annuisce Agros, battendo un pugno contro il palmo della mano, - Ottimo, così non sarai solo per tutto il tempo dal medicus.
- Oh, sei un tale guastafeste! – sbotta Duro, agitandosi continuamente. Alle volte suo fratello sembra senza pace, si esalta al punto da perdere di vista ciò che è reale e ciò che non lo è, ciò che è possibile e ciò che non lo è, ciò che è in grado di fare e ciò che invece non gli riuscirebbe neanche in dieci anni, sempre che fosse in grado di sopravvivere tanto a lungo.
Quelle volte, Agros lo prende tra le braccia come quando erano più giovani e Duro non era alto che un metro e mezzo, ed era sottile come un giunco, e incurante delle sue proteste se lo trascina in grembo, accarezzandogli piano la testa e il collo e tempestandogli la fronte e le tempie di piccoli baci, finché non si calma.
Ogni volta, quando accade, Duro si volta a guardarlo come volesse chiedergli qualcosa, ma Agros non ha bisogno di sentirgli porre nessuna domanda. E anche stavolta, come tutte le altre, si limita a stenderlo sulla stuoia e baciarlo svelto sulle labbra e sul collo, prima di spogliarlo ed insinuarsi fra le sue gambe, strusciandosi con forza contro il suo corpo giovane e teso e sudato, baciandolo ancora e ancora e ancora ogni volta che i suoi ansiti si fanno troppo forti e troppo fastidiosi per gli altri gladiatori.
Duro viene fra le sue dita con un gemito soddisfatto e una risata allegra sulle labbra. Per lui è sempre stato solo un gioco, ed Agros non ha alcuna voglia di raccontargli delle mille notti che ha passato sveglio solo ridisegnando nella propria testa i contorni della sua figura.
- Passato? – chiede divertito, mentre Duro si accoccola su un fianco.
- Muoio di sonno. – risponde suo fratello. Si addormenta senza una parola di più. Agros, invece, resta sveglio. Ancora una volta.