Genere: Romantico/Comico
Pairing: AyakoXKaede, OCXAkira
Rating: PG
AVVISI: OC.
- Al liceo Shohoku arriva una nuova ragazza, Naiko, e cosa succede? Gli indirizzi di amore, affetto, amicizia e gelosia vengono completamente rivoluzionati...
Commento dell'autrice: Questa è anche abbastanza vecchiotta... ma ci sono affezionatissima, in primis per gli OC! Li adoro tutti! Naiko, Takeshi e Sui, il trio delle meraviglie^_^. No dai... che poi, non so se ve ne siete resi conto, ma ho fatto un lavoro di caratterizzazione non indifferente! Nulla da eccepire all'operato di Inoue sensei, ma su Soichiro ho praticamente dovuto fare tutto io!!! Comunque... di questa fic sono fiera anche per la coppia principale^_^ I miei adorati Ayako e Kaede!!!^_^
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United Stars
7° capitolo
Perché le cose non vanno mai come dovrebbero?
Ovvero: non pensare di farla franca quando vuoi nascondere qualcosa a Ryota ed Haruko...


- Bene! Facciamo una corsa intorno alla palestra.
Sentenziò Akagi. Dietro di lui partiva la coda dei giocatori dello Shohoku.
Naiko rimaneva seduta al suo posto,crogiolandosi nell’assenza simultanea di Ayako e Rukawa. Un buon segno.
Un OTTIMO segno. La trovata della saponetta doveva aver funzionato. Lanciò un’occhiata orgogliosa ad Hanamichi, che rispose facendole il segno della vittoria con le dita.
Stava andando tutto fin troppo bene...
- Oh, Mai! Che sorpresa trovarti qui!
... appunto...
- Akagi... vieni ad assistere agli allenamenti ogni giorno?
- No, non sempre... solo quando non ho niente da fare.
- Sicura di non avere nulla da fare?
- S-Si... sono sicura... c’è qualche problema?
- No, no... figurati...
- Ah, volevo dirti... è inutile che continuiamo a chiamarci per cognome, non trovi? Visto che permetti a tutti di chiamarti per nome...
Lei la guardò con molta durezza. Ma dava davvero tanta impressione? Consentiva di chiamarla per nome solo le persone che stimava... quindi non lei.
- A dire la verità preferirei che continuassi a chiamarmi per cognome.
Haruko arrossì per la cattiva figura ed abbassò lo sguardo.
- E... scusa... perché?
- Perché? Santo cielo...
Ad interrompere la scenata furono i più inopportuni.
Ayako e Kaede entrarono in palestra cercando di non dare nell’occhio. Ottenendo l’effetto diametralmente opposto.
Rimasero immobili di fronte alla porta con tutti gli occhi puntati addosso. Era già la seconda volta che arrivavano insieme... in ritardo.
Ryota fece finta di non vedere, abbassando lo sguardo. Haruko invece continuava a fissarli entrambi, apparentemente senza capire.
Kaede si defilò nello spogliatoio per cambiarsi, ed Ayako affrontò coraggiosamente gli sguardi dirigendosi al suo posto e sedendosi.
Naiko, vedendo che continuavano a guardarla, si alzò in piedi.
- ALLORA??? VI MUOVETE O NO?
Akagi urlò di ricominciare a correre e tutti seguirono l’ordine senza commentare oltre.
- Dunque...
Disse Naiko sedendosi.
- Devo dirti una cosa...
- Anch’io.
Rispose la mora. Parlarono insieme.
- Ieri è stata una serata fantastica!!!
Ayako aveva già dimenticato il momento di imbarazzo di poco prima.
- Una curiosità, la saponetta...
- Ce l’avevo messa io...
Disse lei sorridendo e tirando fuori la lingua.
- Come te ne sei accorta?
- Kaede è imbranato... ma non così tanto da scivolare da solo...
- Kaede? Ma bene...
Ayako arrossì.
- E tu, invece, che mi racconti?
- Oooh...
- Ehi! Ehi, non svenire! Ti sei divertita?
- Mentre Akira mi riaccompagnava a casa... abbiamo parlato così tanto... e mi ha invitata ad uscire! Siamo andati in una tavola calda, ed abbiamo parlato di un sacco di cose!
Ayako abbassò lo sguardo perplessa. Parlare... non sapeva niente di Naiko. O almeno, sapeva quello che lei aveva voluto lasciarle capire. Che poi era davvero poco. Sapeva che viveva sola con suo padre... che era una grande appassionata di basket... che era cresciuta nel Kainan... che il suo migliore amico era Jin... che provava una profonda ammirazione per Hanamichi... che si era fissata in testa l’idea di lei e Kaede insieme... e che era follemente innamorata di Sendo.
Ma... per il resto? Da dove veniva, cosa l’aveva portata ad “assumere quell’aspetto”, dove era sua madre? A tutti questi interrogativi Ayako rispose con un bel boh, e si mise il cuore in pace. Pochi minuti dopo arrivarono gli altri membri della squadra di stelle e cominciò l’allenamento.
**

Quello che era avvenuto poco prima... non era normale.
E non soltanto perché quei due erano arrivati insieme, in ritardo, o chissà che... ma... per i loro sguardi.
Erano troppo imbarazzati, non era assolutamente normale.
Sembrava avessero capito il pensiero comune, ovvero che fossero stati insieme prima di venire in palestra, ma se questo non fosse stato vero Ayako si sarebbe imbestialita e Rukawa avrebbe fatto l’indifferente.
Come al solito, insomma.
Invece quegli occhi colpevoli, puntati verso il basso... quella punta di imbarazzo sulle loro guance... si chiama coda di paglia.
Haruko si fece forza ed alzò un braccio verso Ryota, che beveva una coca cola seduto in panchina.
- M-Miyagi!
Lui si voltò controvoglia.
- Mh?
- Possiamo parlare?
La guardò a lungo senza rispondere. Poi posò la lattina.
- Dipende dall’argomento...
- Penso che tu lo immagini già...
- Allora no, non possiamo parlare.
- Ah... Miyagi...
- Senti!
Disse lui guardandola imbestialito.
- Non so niente, non voglio neanche saperne niente, dato che il solo pensiero mi fa venire il voltastomaco, ok?
Haruko fece un passo indietro, spaventata.
- S-Scusa...
Lui la osservò un secondo, poi addolcì lo sguardo.
- Uff... scusa tu... solo... è un argomento delicato per me, cerca di capire...
- Si, bè... lo è anche per me, ma proprio per questo non posso stare qui senza avere nessuna certezza.
- ...
Lui non rispose.
- Ascolta, Miyagi... io... non riesco a parlare normalmente con Rukawa... ma tu puoi, siete compagni di squadra! Io potrei provare a capire qualcosa con Ayako, ci stai? Nel giro di un giorno verremmo a sapere se stanno insieme o meno!
- Ti ostini a non capire, vero? Io non ne voglio sapere niente, di questa storia! Fino a quando non saranno loro stessi a dire qualcosa, io...
- Continuerai a vivere di illusioni?
Entrambi si voltarono verso chi aveva parlato, Soichiro Jin.
Si era staccato un attimo dall’allenamento, per asciugare il sudore e bere qualcosa.
- Scusatemi, ma non ho potuto fare a meno di ascoltare il vostro discorso. Senza offesa, Miyagi, ma non penso che il tuo sia un atteggiamento giusto... Haruko ha ragione, dovreste cercare di saperne di più.
- Tsè! Che buffonata!
Ryota si alzò, ed andò in bagno. Haruko rimase sola con Soichiro, ed abbassò lo sguardo.
- Accidenti... speravo di cavarne qualcosa...
- Lui ti piace realmente?
La domanda di Soichiro la colse stranamente alla sprovvista. Si era mai fermata a riflettere su cosa provasse davvero per Rukawa?
Lo guardò un attimo correre. No... non ne aveva mai avuto bisogno. Quel ragazzo la stregava, la affascinava a tal punto che non poteva neanche dirsi innamorata, semmai... dipendente. Ecco, dipendente era la parola giusta.
Annuì con un cenno del capo.
- Capisco...
Disse lui asciugandosi i capelli con una tovaglia di spugna.
- Dunque è una cosa seria...
La ragazza sorrise tristemente scuotendo il capo.
- Mi sa di si...
Bè, che dire...
- Se vuoi posso aiutarti io a sapere qualcosa!
Lei alzò lo sguardo come se avesse sentito la voce di Dio.
- Tu... lo faresti davvero? Neanche mi conosci, lo faresti per me?
D’altronde ormai l’aveva capito... la sua vita votata al martirio. Ne aveva già avuto prova con Naiko. Lui aiutava... sempre e comunque, l’impulso di aiutare le persone in difficoltà lo portava sempre in un mare di guai.
- Ma si, certo! Potrei parlare io con Rukawa! E magari anche con Nai, lei sembra molto in confidenza con Ayako...
Lo sguardo della sorella di Akagi si oscurò un po’.
- Ah, bè... se parli con lei, potresti anche provare a capire perché ce l’ha con me?
Lui annuì tranquillo. L’aveva notato, che Naiko non ne sopportava neanche la vista.
Arrivava Naiko, improvvisamente Ayako e Kaede si mettevano insieme, senza dire nulla a nessuno... per di più sussisteva il fatto che Naiko odiava Haruko... le cose dovevano essere collegate. Se conosceva bene quel diavolo, avrebbe scoperto qualcosa entro sera.
**

Stava appoggiato al muro immobile già da parecchi minuti, forse un quarto d’ora. Non era più stanco, non era più sudato, non aveva neanche sete. Beveva la Coca-cola solo perché gli sarebbe dispiaciuto sprecare i soldi così.
Improvvisamente, qualcuno gli si avvicinò. Lui capì perfettamente chi era, pur senza alzare lo sguardo.
- Ryota...
- Aya...
Il silenzio cadde imbarazzante sui due. Poi fu di nuovo lei a parlare.
- Bè... spero che voi dello Shohoku non vi stiate annoiando troppo in questo periodo di allenamenti...
- Mah... in effetti non lavoriamo più come prima, ma è uno spettacolo osservare tutti questi campioni all’opera, sebbene solo in allenamento. È un’ottima palestra teorica.
- Giusto, bisogna sapere sfruttare ogni occasione! È così che devi essere, Ryota!
Lui le sorrise debolmente. Per un attimo fu tentato di chiederle se fosse vero quello che pensava Haruko. Fu davvero tentato.
Ma lasciò perdere. Avrebbe semplicemente aspettato. La aspettava da così tanto tempo che ormai ci aveva preso l’abitudine.
Poco lontano, dopo aver passato la palla a Sendo, Kaede guardava la scena vigile ed attento.
**

- Oggi siete stati davvero fantastici, ragazzi! Non vorrei fare previsioni azzardate, ma secondo me possiamo farcela! Siete bravi quasi a livello agonistico, e bè... dunque...
- Nai, intendi dirci che i liceali americani sono bravi quanto i professionisti giapponesi???
Disse Hanamichi spalancando gli occhi.
- O-Ovviamente no!!! Per quanto bravi non arrivano a tanto! Ma... bè... sarebbe bene diventare ancora un po’ più bravi... così, per avere la certezza che vada tutto bene... per cui, da domani voi giocherete contro Akagi, Miyagi, Mitsui, Nobunaga e Uozumi. Così magari farete progressi...
Tutti annuirono approvando. Erano le otto e mezzo di sera, e tutti i giocatori erano esausti.
Naiko tirò un sospiro.
- Bene... l’allenamento è finito, potete andare a casa...
I ragazzi salutarono, sorrisero e si diressero verso lo spogliatoio per farsi la doccia e cambiarsi.
- Nai...
- Ehi, Aya! Oggi non abbiamo avuto molto tempo per parlare, mi dispiace... dimmi, cosa avete deciso ieri sera?
- Uhm... abbiamo deciso di seguire il tuo consiglio...
- Ovvero non dire niente a nessuno?
- Mh...
La mora annuì abbassando lo sguardo. Naiko si accorse che c’era qualcosa che non andava.
- Bè?
- Ho parlato con Ryota...
La bionda roteò gli occhi.
- Non ti staranno cominciando a venire i sensi di colpa!?!?
- N-No... non credo... o forse si, insomma, non riesco a capire!
- No! Sono io che non riesco a capire? Insomma, Ryota non ti piace, vero? O forse è il contrario? E Rukawa ti piace o no? Hai mai provato ad essere chiara, nella tua vita???
Ayako indietreggiò per lo scatto di rabbia di Naiko.
- I-Io...
La ragazza cercò di calmarsi inspirando ed espirando. Pochi secondi dopo era di nuovo a posto.
- Scusa... sbaglio mio...
- No, non preoccuparti…
Ayako la abbracciò.
- Cosa è successo, Nai? Di cosa avete parlato tu e Sendo ieri sera?
- Io...
Naiko si morse il labbro inferiore e si liberò dall’abbraccio.
- Nulla di importante, non preoccuparti.
- Si da il caso che io non la pensi così.
- Ma davvero?
- DAVVERO! NAIKO, SMETTILA DI FARE LA BAMBINA! Hai un’età, ormai, ed io pensavo di essere una persona di cui ti fidavi.
L’improvvisa calma di Ayako la colpì fortemente.
- A-Aya... non devi pensare che io non mi fidi di te... solo...
- Naiko. Non posso aiutarti se non mi dici tutto.
- Do l’impressione di una che ha bisogno di aiuto?
Ayako sorrise comprensiva.
- Ogni fibra del tuo essere grida aiuto, ogni minuto che vivi.
Naiko rise.
- E’ meglio se ci sediamo...
**

- Merda... ho scordato il sapone...
- Se vuoi te lo presto io!
Dall’altro lato del separè di legno, Hanamichi Sakuragi offrì a Soichiro Jin il suo sapone. Il moro accettò e ringraziò.
- Ascolta, Sakuragi... hai notato anche tu il cambiamento dell’atteggiamento di Rukawa ed Ayako?
- C-Cosa?
Hanamichi fece il vago. Complice il rumore battente dell’acqua delle docce, fece finta di non aver sentito.
- Dai che hai capito... sai niente di loro due?
- I-Io non so assolutamente niente, né so che cosa tu voglia dire, né minimamente sospetto qualcosa! Hai finito col sapone?
- Si, si...
Glielo ripassò, lanciandoglielo sopra le stecche di legno.
- Comunque non è necessario che tu faccia finta di niente con me... Nai mi ha già detto tutto...
Hanamichi rimase un po’ in silenzio. Aveva toccato il tasto giusto, allora, Naiko c’entrava qualcosa...
- Nai non può averti detto niente...
- E perché? Non sai che sono il suo migliore amico?
- Lei non può averti detto niente, semplicemente perché non c’è assolutamente NULLA da dire!
Un osso duro, il ragazzo...
La doccia accanto quella di Soichiro si spense, e chiunque vi fosse dentro ne uscì. Poco dopo, il ragazzo si sentì bussare alla porta. Non aprì.
- Vedi di farti i fatti tuoi.
Hanamichi si mise a ridere di gusto, alla sinistra di Soichiro. Aveva ipotizzato che alla sua destra potesse esserci Kaede...
**

- Naiko...
- Ah! A-Akira!!!
Ayako si dileguò dietro le spalle dell’amica, lasciandola relativamente sola con Sendo.
- Che fai stasera?
Chiese lui divertito dal comportamento della mora.
- S-Stasera... bè...
- Stasera te la rubo io, caro Sendo...
Soichiro spuntò da dietro le spalle di Akira, si portò dietro Naiko e la abbracciò stringendola per il bacino.
- Chiro!
Akira notò che Naiko non provava nessun imbarazzo a stare così abbracciata con Jin... probabilmente dovevano essere molto in confidenza.
Bene. Così Soichiro Jin era passato all’attacco. Non sarebbe stato facile, pensò, avere Naiko tutta per sé. Sorrise, accettando la sfida.
- E come mai? Perché dovrebbe stare con te?
- Semplice, le devo parlare! Nai, è una cosa urgente, andiamo... ti accompagno a casa.
- Bè...
Lei riflettè un secondo. Poi sorrise e salutò Akira con un gesto della mano.
- Sarà per un’altra volta...
Akira sorrise nel guardarli andare via: uno a zero per lui...
**

- Bè, di cosa volevi parlarmi, allora?
- Hai fretta?
- Ti ricordo che per venire con te ho abbandonato Akira Sendo, capisci cosa sto dicendo? Quindi vedi di non farmene pentire!
- Uhm... vedo che il ragazzo suscita i tuoi consensi...
Lei arrossì d’improvviso.
- SENTI!!! Di cosa è che volevi parlarmi...?
- Oggi ti ho vista parlare qualche secondo con Haruko...
L’espressione disgustata di Naiko fu uno spettacolo.
- Allora avevo ragione, non riesci a sopportarla!
- E’ evidente, vero?
Lui annuì divertito.
- Fai quella faccia disgustata... storci un po’ la bocca, è divertente!
- Oh, si... immagino!
- Posso sapere perché?
- Perché mi fa schifo?
- Addirittura...
- Non lo so... dalla prima volta che l’ho vista ho avuto questa sensazione... insomma... mi sta antipatica!
- Sarà perché Sakuragi le corre dietro?
- Si, credo sia uno dei motivi... la prima volta che Aya mi ha parlato delle relazioni interpersonali dello Shohoku la prima sensazione che ho avuto è stata di... uno spreco generale, non so se rendo.
Ah-ha... la situazione stava cominciando a muoversi... uno spreco generale...
- Uno spreco riguardo a cosa?
- Ma si... Hanamichi perso dietro ad un’oca... Ayako assillata da un pigmeo... Rukawa insensibile a qualsiasi persona... mi ha fatto una rabbia!!! Non pensi anche tu che fossero sprecati?
- E’ possibile, non me ne sono mai reso conto... perciò? Hai intenzione di fare niente, riguardo a tutto questo spreco.
- Bah... veramente sto già facendo qualcosa... e direi che due degli sprechi sono già meno sprecati di prima...
- Ti riferisci a Rukawa ed Ayako, vero?
Lei sorrise insospettita.
- Soichiro Jin... pensi che io sia una stupida?
- Mai pensata una cosa simile...
La bionda rise sonoramente.
- Che credi? So perfettamente che sei una spia nemica! Ti ho visto parlare con Akagi e Miyagi...
Lui si fermò spalancando occhi e bocca.
- Ma... allora perché mi hai detto tutto questo? Sai che ho abbastanza materiale per capire ben più di quanto tu voglia lasciarmi credere, e che potrei andare da Haruko a spifferarle tutto! Allora perché?
Ancora, lei sorrise. Lui si sentì abbandonato dalle ginocchia.
- Tu sei il mio migliore amico, Chiro...
Rispose semplicemente così. E proseguì verso casa. Lui la seguì, sguardo basso.
**

15.30, palestra dello Shohoku.
- Allora, Jin... hai capito niente parlando con Mai?
Ryota fingeva disinteresse, ma ascoltava attento, poco distante da Soichiro ed Haruko.
Il moro riflettè un attimo.
- Bè, le ho parlato ieri sera...
Haruko levò verso di lui uno sguardo luccicante da shoujo manga.
- Ed allora???
- No... non sa niente.
Ryota abbassò lo sguardo, pensieroso.
Soichiro si voltò a guardare Naiko, e lei gli sorrise di rimando.

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