Genere: Romantico/Comico
Pairing: AyakoXKaede, OCXAkira
Rating: PG
AVVISI: OC.
- Al liceo Shohoku arriva una nuova ragazza, Naiko, e cosa succede? Gli indirizzi di amore, affetto, amicizia e gelosia vengono completamente rivoluzionati...
Commento dell'autrice: Questa è anche abbastanza vecchiotta... ma ci sono affezionatissima, in primis per gli OC! Li adoro tutti! Naiko, Takeshi e Sui, il trio delle meraviglie^_^. No dai... che poi, non so se ve ne siete resi conto, ma ho fatto un lavoro di caratterizzazione non indifferente! Nulla da eccepire all'operato di Inoue sensei, ma su Soichiro ho praticamente dovuto fare tutto io!!! Comunque... di questa fic sono fiera anche per la coppia principale^_^ I miei adorati Ayako e Kaede!!!^_^
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United Stars
3° capitolo
La stagione dei fiori...


- Non lo so, a me la nuova ragazza ha fatto una strana impressione...
- Eccola, è lei! Fa finta di niente...
- Certo che è proprio bella...
- Ma scherzi? Guardala, è una svergognata... va in giro più nuda che vestita, si tinge i capelli, si fa la lampada, cammina in maniera provocante... e poi ieri l’hanno vista andare in giro con ben cinque ragazzi contemporaneamente...
- Ma tu pensi che...
- E chi può dirlo, ma conoscendo il tipo...
- Sarà la tipica kogal sempre alla moda e con la testa vuota...
- Già... secondo me è solo una stupidotta...
Naiko camminava verso l’entrata della scuola, fingeva indifferenza ai commenti della gente. Sentendo lo “svergognata” gli occhi le bruciarono. Strano... ormai avrebbe dovuto farci l’abitudine a sentire cose del genere... finiva sempre così, ogni scuola in cui mettesse piede, veniva subito etichettata: stupida e kogal. Come fosse un’offesa essere attente al proprio look. Se lei si divertiva ad occupare il suo tempo in questa maniera, visto che se lo poteva permettere, qual era il problema? Cosa diavolo doveva interessare agli altri se lei tingeva i capelli o meno?Erano fatti suoi, dopotutto!
Quasi come una salvatrice dal cielo, intravide Ayako e le corse dietro.
- Ayako! Aspettami!
La bruna si voltò e sorrise fermandosi.
- Ciao Naiko! Che piacere vederti!
Lei si limitò a sorridere. Se avesse parlato Ayako si sarebbe accorta dei singhiozzi repressi.
Dopo aver camminato un po’ e riacquistato la calma, finalmente aprì bocca.
- Ascolta... ti devo parlare...
- Prima io devo parlare con te. Ok, va bene qui...
Si sedettero su una panchina; erano appena le otto meno un quarto, avevano tempo.
Ayako si sistemò una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
- Nai... è tutto a posto?
La bionda spalancò gli occhi castani rimanendo lì a fissarla come una stupida. Poi sfoggiò un sorriso di circostanza e rispose.
- Ma si, certo! Cosa ti fa pensare che ci sia qualcosa che non va?
- Il fatto che vengo in questa scuola da un anno in più di te... quando io divenni manager della squadra di basket non fu un momento facile...
Naiko rimase a guardarla esterrefatta.
- Perché?
- Qui le ragazze, ma anche i ragazzi, sono molto maliziosi... una ragazza in mezzo a tanti ragazzi tutti i pomeriggi chiusi in palestra fa esultare le malelingue... E siccome il modo in cui ti vesti e come vai in giro in generale è uno di quei modi che fa scattare i pettegolezzi, volevo assicurarmi che, anche in mezzo alla bufera, te la saprai cavare...
Quella ragazza era decisamente fantastica. Si conoscevano appena da due giorni e già si preoccupava tanto... doveva essere una manager coi fiocchi...
Sorrise.
- Grazie Aya... me la caverò...
Poi si alzò in piedi e fece il segno della vittoria con le dita.
- Non mi ferma né la pioggia né il vento!*
Ayako si mise a ridere e poi si alzò in piedi per seguirla.
- Allora, di che mi volevi parlare tu?
Naiko sembrò cadere dalle nuvole.
- Ah! Già! Con tutti i tuoi discorsi commoventi stavi quasi per farmene dimenticare!!!
Le prese le mani.
- Abbiamo la possibilità di vincere trecentomila dollari!
In un primo momento Ayako si sentì svenire. Poi riacquisì il controllo di sé stessa.
- S-Scusa?
- Ti spiego... ieri mio padre ha visto un suo vecchio amico ed hanno fatto una scommessa: una squadra di basket giovanile giapponese contro una squadra di basket giovanile americana. Il vincitore vincerà la posta. Semplice, no?
- E tu che ruolo hai in tutto questo?
Naiko sorrise gioiosa.
- Sono la manager!
La bruna per un momento rimase in silenzio, ma poi esultò con l’amica.
- Ma è fantastico, Nai! Sarà difficile ma so che ce la farai!
- Già, e questo soprattutto perché ad aiutarmi ci sarai tu.
Ayako la guardò interdetta. Poi si indicò.
- Io?
- Certo! Chi meglio di te può aiutarmi? Ti prego dì di si!
- Ma certo, stai scherzando? Come potrei mai rifiutare?
Insieme si avviarono verso l’entrata, finalmente.
**

- Hana... ti devo parlare!
Incredibile... era passata dal chiamarlo per cognome a chiamarlo semplicemente Hana. E la cosa non gli dava per niente fastidio. Si avvicinò alla bionda.
- Che c’è Nai?
Bè, almeno era una cosa reciproca...
- Ascolta, tu sei innamorato di Haruko, no?
Hanamichi sentì campanelli in testa e poi arrossì velocemente.
- S-Si... è vero... come lo sai?
- Ho le mie fonti...
Disse lei con fare sbrigativo.
- Mi chiedevo se saresti disposto ad aiutarmi in un paio di cosette...
- In che senso aiutarti?
- Allora...
Naiko respirò profondamente.
- Sii sincero, ti sarai accorto che Haruko sbava dietro a Rukawa, no?
Pugnali! Mille pugnali lo stavano trafiggendo!
- S-Si...
Rispose piano. Naiko sembrava incurante di tutto. Forse lo faceva apposta.
- Lasciando da parte il fatto che io penso che lei non ti meriti e che potresti mirare a ben altro... se Rukawa si fidanzasse tu avresti campo libero, no?
Stavolta Hanamichi non arrossì né balbettò. Si limitò a guardare Naiko come una traditrice.
- Non dirmi che anche a te piace quel volpino...
Naiko si corresse in fretta.
- A-Assolutamente no, hai capito male! Senti, ho intenzione di fare mettere Rukawa con Ayako.
Ancora lui la guardò come un extraterrestre.
- Aiutami, ti prego!
Aggiunse lei. Poi rimase in attesa.
Hanamichi girò la testa, pensò un poco e poi rispose.
- No.
Naiko alzò gli occhi sconvolta.
- Cosa???
- No. Non potrei mai fare questo a Ryochan... noi siamo amici da tanto tempo, il suo amore per Ayako è molto forte... sarebbe come tradirlo, capisci?
Lei cercò di replicare.
- Ma... ed Ayako? A lei non ci pensi? Lei non è innamorata di Miyagi! Non ha il diritto di farsi una vita sua?
Il rossino sospirò.
- Ma non è la stessa cosa... una cosa è lasciare che tutto vada come deve andare, un’altra è forzare gli avvenimenti perché tutto vada come noi vogliamo...
Naiko rimase immobile a guardarlo.
Quello sguardo serio, quei ragionamenti profondi... sentì la sua stima crescere sempre di più: non solo un ottimo giocatore di basket, ma una persona splendida!
Sorrise.
- Aaaah... ora capisco perché sei il mio idolo...
Hanamichi arrossì senza guardarla. Non era mica abituato a tutti questi complimenti.
- Solo ti chiedo una cosa: oggi, durante l’allenamento... guardali. Guarda sia Ayako che Rukawa e ti accorgerai che se noi non facciamo qualcosa la situazione non si smuoverà mai. Vedrai se ho ragione.
Il professore entrò ed il discorso si concluse così.
**

- Buongiorno capitano Akagi!
- Mai... sei ancora qui???
- Ma che c’è, ti sto antipatica? Ascoltate tutti, ho un annuncio da fare: io e mio padre stiamo organizzando un progetto che coinvolgerà i migliori giocatori di basket della prefettura in una sola, grandiosa squadra, che poi si scontrerà con una squadra americana per il premio in palio di trecentomila dollari.
- TRECENTOMILA DOLLARI!?!?!?!?!?!
L’urlo si alzò omogeneo dai giocatori sul parquet da gioco. Naiko sorrise allegramente.
- Esatto! Io sarò la manager, ed Ayako mi aiuterà.
Ci furono dei mormorii di approvazione. Dopodiché si cominciò l’allenamento, ed Ayako e Naiko si sedettero al solito posto per riflettere.
- Nai, tu pensa ad una formazione di base, poi fammela vedere.
- Ok!
Disse lei. E cominciò a scrivere su un foglietto.
Rukawa
Akagi
Sakuragi
Miyagi
Mitsui.
Quando lo porse ad Ayako lei rabbrividì.
- Scusa, ma non avevi detto che dovevi coinvolgere tutti i migliori della prefettura?
- Ma sono loro i migliori! Tutto lo Shohoku!
- Non dire stupidaggini! Includi anche altre squadre!
- Ok...
Disse Naiko stavolta meno convinta.
Rukawa
Maki
Sakuragi
Fujima
Jin.
La ripresentò ad Ayako. Stavolta la ragazza sembrava più tranquilla.
- Direi che è una buona formazione... ma ci manca ancora qualcuno per essere perfetta...
- Chi?
Chiese la bionda che ormai non riusciva a trovare più nessuno migliore di questi.
- Ma è ovvio, Akira Sendo, del Ryonan!
Silenzio.
Ayako non capiva il perché di questo silenzio da parte di Naiko.
- E chi è scusa?
La bruna cadde dalla panchina.
- COME CHI E’ SENDO??? MA SCHERZI!? ROBA DA MATTI!
- Non urlare, Aya! Ti prego, dimmi... chi è?
- E’ il pivot e playmaker del Ryonan! Non conosci questa squadra?
- Pochissimo, in casa mia si parla solo di Kainan e Shohoku...
- Ma stai scherzando??? Senti, facciamo così...
Prese il foglio dalle mani della ragazza, cancellò Fujima ed al suo posto scrisse Sendo.
- ... tu convocalo. Capirai in loco se ho ragione o meno...
Naiko continuava a guardarla stupita, ma Ayako non ci fece caso.
- Fidati di me.
- Se lo dici tu...
**

Gli allenamenti procedevano senza intoppi da una mezz’oretta quando Hanamichi si ricordò del discorso avuto poche ore prima con Naiko. Possibile che quella ragazza fosse così meschina da voler fare mettere insieme due persone per il suo piacere personale? Oh, mondo ingiusto, perché proprio l’unica che aveva riconosciuto il suo genio doveva essere una persona così orribile?
- Ok, tiri liberi!
Urlò il capitano. Lui si mise in fila.
Quando venne il turno di Rukawa, quasi senza volerlo, si ritrovò a guardarlo come gli aveva chiesto di fare Naiko.
Ecco che tirava... si, sarebbe entrata sicuramente... ed adesso che faceva? Ah! L’aveva visto chiaramente!
Rukawa non aveva guardato la palla, ma aveva gettato lo sguardo in direzione di Ayako! Ma come era possibile... sicuramente doveva essere stato uno sbaglio... Tsè, Rukawa ed Ayako... veniva difficile immaginarlo anche alla sua fervida fantasia...
Fece il suo tiro ed era così distratto che mancò il cesto di almeno venti centimetri.
- Che diavolo stai facendo Hanamichi! Ti spedisco ad allenarti sui fondamentali, guarda!
Hanamichi neanche gli rispose. Quasi non si accorse del rimprovero, ma si accodò in fretta dietro la fila, voleva ridare un’occhiata a Rukawa. Ecco, il suo turno... ACCIDENTI! L’aveva fatto di nuovo! Aveva guardato verso Ayako! Stavolta Hanamichi non poteva essersi sbagliato. Una volta ok, ma due... possibile che gli piacesse davvero? La guardava ogni volta che faceva canestro? Ma che idiota, avrebbe dovuto provarci, altro che restare a guardare...
Improvvisamente capì. Ecco cosa intendeva dire Naiko quella mattina! Intendeva dire che chiaramente a Rukawa piaceva Ayako, ma che non aveva il coraggio né il carattere per dirglielo!
Allora i suoi ragionamenti avevano un nesso logico... non era per suo piacere che li voleva insieme...
Tirò e sbagliò di nuovo. Ma stavolta l’aveva fatto apposta.
- Hanamichi! I fondamentali del palleggio, corri!
- Sissignore...
Disse simulando delusione, ma non era vero. Si andò a mettere in ginocchio accanto ad Ayako e cominciò a palleggiare. Voleva vedere il fenomeno della “guardata” dal punto di vista della ragazza. Ecco il turno di Rukawa ecco che tirava, ecco che guardava la bruna. Hanamichi alzò tempestivo gli occhi. Quello che vide lo lasciò basito.
Ayako si era accorta del fatto che Rukawa l’aveva guardata... ed era arrossita!
Hanamichi guardò Naiko che a sua volta lo fissava, sorridendo soddisfatta, come a voler dire “hai visto che avevo ragione?”. Ed effettivamente... tra l’altro a lui avrebbe fatto pure comodo...
Finì la giornata senza smettere un secondo di guardare sempre la stessa scena e senza mai annoiarsi. Attorno a lui succedevano un mucchio di cose... e non se n’era mai accorto...
Naiko lo chiamò alla fine, prima di andarsene.
- Allora?
- Dovevi spiegarmi meglio la situazione! Avresti dovuto dirmi: guarda che quei due si piacciono, ma se non ci mettiamo lo zampino noi non si dichiareranno mai... avrei accettato subito.
- Meglio!
Disse lei sorridendo.
- Così hai avuto l’opportunità di rendertene conto con i tuoi occhi e non avrai motivo per dubitare. Ah, a proposito, ti volevo dire che ti ho convocato per la squadra.
- A me?
- No, a quello che passa... certo, a te!
- Davvero? Grazie Nai! Ma era scontato, poiché sono un genio...
- Infatti... ma stavolta la tua genialità vale trecentomila dollari... mi raccomando...
Lo sguardo di Hanamichi divenne serio.
- Fidati. A proposito... perché siamo ancora qui?
Naiko si diede una pacca sulla fronte.
- Ah, certo! Niente, volevo solo farti osservare la parte più curiosa della serata. Avvicinati.
Insieme sbirciarono dalla porta della palestra socchiusa.
- Nai, non è bene spiare...
- Zitto e guarda.
Disse lei tassativa.
- Nel caso ti fossero rimasti ancora dubbi...
**

- Sempai Ayako...
Si voltò quasi spaventata. Era Rukawa. Di nuovo. Era almeno una settimana che le offriva il suo aiuto per pulire la palestra, e lei non si era ancora abituata alla situazione.
- Si, che c’è Rukawa?
Disse cercando di tornare normale. Era anche arrossita, accidenti... Questo perché si era accorta che durante gli allenamenti lui la guardava sempre. Averlo solo nella stessa stanza la metteva a disagio.
- Posso aiutarti qui?
- Ah, ok... stavo pensando di assumerti, ormai mi aiuti talmente spesso...
Aveva... sorriso??? Kaede Rukawa aveva sorriso a lei!?!?! Si sentì improvvisamente svenire: era proprio bello.
C’era poco da fare. Quando uno è bello è bello. E poi era una persona particolare... non l’aveva mai visto sorridere a nessuno, ma a lei... a lei aveva sorriso.
Rimasero a lavorare per un po’ in silenzio, poi Rukawa parlò, indurendo la sua espressione e voltandosi a guardarla.
- Ascolta, Ayako, io...
Gli morirono le parole in bocca quando la vide arrossire.
- Niente...
E continuò a lucidare le palle.
Niente? NIENTE??? Ma l’aveva presa per scema? Sembrava che si stesse per... altroché niente! Arrabbiata, chissà poi per quale motivo, continuò a pulire il pavimento.
**

Naiko sorrideva, ed Hanamichi non fece altro che ripetersi in mente quanto fosse strano il mondo. Un giorno lo lasciavi in una certa maniera ed il giorno dopo lo ritrovavi completamente scombussolato.
Da quando quella biondina era arrivata allo Shohoku era successo davvero di tutto... ed ancora ne sarebbero dovute succedere...
La salutò e si avviò verso casa sua osservando il cielo.
**

Quando Rukawa uscì dalla palestra, una volta pulito tutto, trovò Naiko ad attenderlo.
- Mai?
Era stupito, ma, complice il buio, non lo diede a vedere.
- In persona! Che ci facevi ancora qui?
- E tu allora?
Ok, l’aveva presa alla sprovvista.
- Aspettavo te, per dirti che ti ho convocato per la squadra.
- Era ovvio.
Rispose seccamente lui. Lei gli diede una sventagliata di carta in testa.
- Ma come osi? Guarda che ti metto a riserva!
Stranamente, Kaede sembrava pensare a tutto tranne al fatto della riserva, e rimaneva a fissare il ventaglio di carta come un tesoro. Naiko ghignò.
- Me l’ha regalato Aya...
Non avrebbe potuto giurarci, ma l’aveva visto arrossire un po’.
- Lo vuoi tu?
Lui si limitò a guardarla. Dopodichè lo prese direttamente dalle mani che glielo porgevano e se ne andò via.
Naiko sbirciò ancora una volta dentro la palestra. Ayako si teneva una mano sul petto ed era ancora rossa.
Si avviò verso casa guardando gli alberi che cominciavano a fiorire. Fra poco sarebbe stata primavera. In tutti i sensi.

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