United Stars

4° capitolo
Una bella gatta da pelare...

Naiko stava disperatamente cercando Ayako da almeno venti minuti, dopo la fine della scuola.
Come al solito era andata in palestra, ma appena aveva chiesto di Ayako le era stato detto che non era ancora arrivata. Aveva chiesto a Ryota se a scuola fosse venuta, e lui aveva risposto di si, ma niente di più.
In compenso, trovò Hanamichi.
- Hana! Che ci fai ancora qui??? In palestra gli allenamenti sono già cominciati da un sacco di tempo!
- Si, lo so! È tutta colpa di quei quattro idioti!
- I tuoi amici?
- Si! per festeggiare il fatto che mi hai preso in squadra mi hanno portato a bere per forza! Sono scappato...
- Vedo, sei tutto sudato... a proposito, non è che hai visto Ayako?
- No... ma non è in palestra?
- AAAAAAAAAAAAAAARGH! Sono preoccupata! In palestra non c’è e non sono ancora riuscita a trovarla!!!
- Va bè, ma quella è lei...
- Cosa?
Naiko si voltò di scatto per vedere un’Ayako che correva verso di lei salutandola.
- AYA!!!
La abbracciò con forza.
- Mi hai fatto preoccupare, dove diavolo eri finita???
- Aaaaah! Non te l’avevo detto ieri? Sono andata a farmi il giro dei licei per portare le convocazioni!
Disse sorridendo in segno di scusa.
Hanamichi e Naiko spalancarono gli occhi.
- Da sola??? A PIEDI??? Come hai fatto a metterci appena venti minuti???
Chiese la bionda.
- Ah...
Disse Ayako agitando la mano.
- Mi ha accompagnato lui...
Da dietro di lei apparve, come per magia, Kaede, che nel frattempo aveva legato la bici ad una ringhiera.
- Adesso è tardi, andiamo!
Sia Ayako che Kaede si diressero verso la palestra uno di fianco all’altra. Hanamichi e Naiko rimasero a guardarli, in silenzio, fino a quando non fu una voce dietro Hanamichi a parlare.
- Certo che sono proprio una bella coppia, eh?
Entrambi si voltarono.
- Yohei!
Esclamò Hanamichi.
- Eh, già... credevate che non avrei scoperto quello che avete in mente?
Naiko rise ed Hanamichi gli diede una testata.
- Hana, calma! Almeno così abbiamo un alleato in più...
- Alleato? Io non ci voglio entrare nelle vostre macchinazioni!
- Ti prego, Yocchaaaaan!!!
Non seppe resistere allo sguardo piagnucoloso di Naiko.
- Va bene...
La ragazza fece i salti di gioia, dopodichè trascinò Hanamichi verso la palestra. Si stava facendo tardi.
**
- Ma dove diavolo è finito quell’idiotaaaaaaaaaa?!?!?!?!?!?!?!?!
- Allenatore, si calmi...
Palestra dell’istituto superiore Ryonan. L’allenatore Taoka stava aspettando Akira da una quantità infinita di minuti, che sembravano ore per via dell’importante notizia che aveva da dargli. Improvvisamente, lui apparve, in tuta.
- Buongiorno a tutti... scusate il ritardo.
Disse sorridendo come al solito.
Taoka gli corse incontro e gli diede un pugno dritto sulla testa.
- Sendo!!! Non devi arrivare in ritardo! Quante altre volte dovrò dirtelo prima che tu lo capisca???
- Mi dispiace...
Si scusò di nuovo il ragazzo allargando il sorriso.
- Comunque ho una notizia importante da darti... sei stato scelto per fare parte di una rappresentanza di giocatori di basket che si misurerà contro una rappresentanza di giocatori americani... capito?
Si rivolse al ragazzo che, noncurante, beveva una limonata.
- Si, si, ho capito... gli altri?
- Kaede Rukawa, Shinichi Maki, Hanamichi Sakuragi e Soichiro Jin.
Akira annuiva soddisfatto.
- Bene! Ne ha fatta di strada Sakuragi, se è stato convocato per una cosa del genere! Sono contento di partecipare!
- Allora ti farà piacere sapere che il primo incontro di allenamento sarà dopodomani alle 14.50 allo Shohoku.
- Perché proprio allo Shohoku?
- La manager della squadra, nonché figlia dell’imprenditore Takeshi Mai, và lì. È lei che ha scelto la rosa. Comportati bene, non ci fare sfigurare e soprattutto SII PUNTUALE!!!
Ma già lui non lo sentiva più.
**
Per tutta la durata dell’allenamento Naiko non fece altro che pensare a questo famigerato Akira Sendo. Ayako aveva detto di fidarsi, ma qui si trattava dei soldi di suo padre... cominciava ad avere qualche ripensamento. Forse non era adatta per una cosa del genere... forse avrebbe dovuto lasciare fare tutto ad Ayako, che era molto più esperta di lei in questo senso...
- Nai, tutto ok?
- No... sono preoccupata.
- E per cosa?
- Per la partita... sono sempre trecentomila dollari...
- Io non riesco neanche ad immaginarmeli trecentomila dollari...
- Io sì, invece!
- Nai, non sei affatto carina...
- Scusa Aya, mi è venuto spontaneo...
- Ma che fanno quei due???
Kaede ed Hanamichi stavano fermi in mezzo al campo. Sembrava stessero per litigare.
- Ho detto solo che ti voglio parlare! Non mi sembra di avere chiesto la luna!
- Umpf...
Si limitava a rispondere il moretto.
- Oh, no...
Naiko si mise una mano sulla fronte. Che diavolo stava combinando Hanamichi?
In quel momento entrò Haruko.
- Che sta succedendo?
Naiko si voltò da un altro lato. Che ci poteva fare se non riusciva neanche a sopportarne la vista? Il solo pensiero che ad Hanamichi piacesse una simile la mandava in bestia. Aveva, invece, potuto approfondire la conoscenza di Fuji, una delle due amiche della sorella del capitano Akagi: lei si che era una ragazza adorabile! L’avrebbe vista bene con il suo idolo.
In ogni caso fu Ayako a risponderle.
- Quei due stanno avendo uno dei loro soliti battibecchi...
Hanamichi continuava ad urlare.
- Vieni fuori, dobbiamo parlare!!!
Quando si accorse che tutti li guardavano, decise di porre fine alla discussione: arpionò Rukawa dietro la maglietta e lo trascinò fuori nello stupore generale.
Naiko sorrise un po’ incredula un po’ soddisfatta: forse la pensata di Hanamichi non era stata così malvagia.
**
- Idiota... perché mi hai portato qua fuori?
- Te l’ho già detto: ti devo parlare.
- E sono qui! Parla!
Hanamichi respirò profondamente e poi lo guardò fisso negli occhi.
- Ti piace Ayako, vero?
In un primo momento Kaede fece un passo indietro. Poi mise le mani in avanti, quindi impallidì e poi, per la prima volta davanti ad Hanamichi, arrossì vivamente.
- AAH! Avevo ragione!!!
Appena ebbe ristabilito il controllo di sé stesso, gli rivolse la parola.
- C-Come hai fatto a saperlo???
- Come ho fatto a saperlo??? E me lo chiedi??? Sarebbe stato meno evidente se glielo avessi detto in faccia!
Lui scosse la testa.
- No... intendo, come te ne sei accorto. Da cosa l’hai capito.
Hanamichi gli mimò il gesto di lui che fa canestro e poi si volta a guardare indietro. E poi gli parlò di quando l’aveva visto offrirle il suo aiuto per pulire la palestra.
Nuovamente lui arrossì.
- Bè? È l’unica cosa che sai fare? Guardare ed arrossire... ma bene...
Kaede lo guardò malissimo.
- Senti chi parla... non è che tu con Akagi abbia di meglio da fare...
- M-Ma... come osi comparare il mio caso al tuo? Brutta volpe...
- Non sei degno di consigliarmi nulla.
- Non scappare!
Kaede si stava già dirigendo verso la palestra, ma lui lo fermò.
- Ascoltami...
Abbassò lo sguardo.
- So bene di non essere un’istituzione nel campo della conquista delle ragazze, ma... credo che tu abbia delle possibilità con Ayako.
Rukawa continuava a guardarlo poco convinto.
- E mi spieghi da quando tutto questo interessamento?
Hanamichi ritrovò la grinta subito.
- Ho i miei motivi, citrullo! Solo, segui il mio consiglio, ok? Ho visto che ieri ce la stavi quasi per fare...
Ancora Kaede arrossì, ma si voltò prima che Hanamichi lo potesse vedere.
- Allora, mi hai capito?
- Si, si, certo...
Si avviarono entrambi verso la palestra ed affossarono il discorso.
**
- Chissà di cosa vuole parlare Hanamichi con Rukawa...
Chiese Haruko con la solita faccia innocente.
Naiko so voltò verso di lei guardandola in cagnesco.
- Eh, già... chissà...
Pensava che se la ragazzina avesse saputo di cosa sarebbe stato molto divertente... ma decise di lasciare perdere, perché Ayako disse una cosa che non si sarebbe mai aspettata.
- Magari sono fuori a litigare per te, che ne dici Haruko?
Lei subito arrossì.
- Ma che dici, Ayako!?
Esatto! Ma che dici!? Glielo avrebbe voluto dire, ma si trattenne. Voleva evitare complicazioni, e se Ayako avesse saputo che, molto probabilmente, Hanamichi e Kaede erano fuori per parlare di lei probabilmente sarebbe scoppiato il finimondo.
I due rientrarono cinque minuti dopo.
- Strano...
Commentò ancora la mora.
- Non ci sono segni di escoriazioni su di loro... magari non si sono picchiati...
- E perché avrebbero dovuto picchiarsi?
Naiko non era riuscita a trattenersi. Ayako cominciò a spiegare la sua teoria. Tanto più che Haruko se n’era andata perché aveva fretta.
- Allora, dato che ad Hanamichi piace Haruko, che però è cotta di Rukawa, pensavo che il rossino sarebbe andato a cantargliene quattro. Ed invece sono così tranquilli...
- Magari perché non parlavano di Haruko?
- Ma che stai dicendo? E di chi avrebbero dovuto parlare, allora?
Naiko sospirò.
- Di niente, non preoccuparti...
Lei rimase ad osservarla incuriosita. La bionda pensò che probabilmente per farlo capire ad Ayako ci sarebbe voluto uno sforzo maggiore...
**
- E’ fatta.
- Come scusa?
- Ma si, oggi ho parlato con Rukawa di Ayako!
Erano le sei del pomeriggio, Naiko aveva invitato Hanamichi e la sua banda a mangiare qualcosa in una pasticceria. Soprattutto perché voleva avere il tempo di parlare con lui e Yohei.
- Ah, già! Dimmi, cosa vi siete detti?
- Gli ho detto subito che sapevo che gli piaceva, così mi sono risparmiato tutta la fase della negazione... e poi gli ho consigliato di dichiararsi perché secondo me aveva qualche possibilità.
- Come? E basta???
Intervenne Yohei.
- Si, cos’altro avrei dovuto dirgli?
- Hai ragione Hana, meglio essere concisi... invece io oggi ho scoperto che Ayako tende a rifiutare l’idea.
Tutti la guardarono incuriositi.
- In che senso?
Chiese Hanamichi.
- Nel senso che quando oggi ho avanzato l’ipotesi che poteste essere usciti per parlare di qualcun’altra che non fosse Ayako mi è sembrata scettica... insomma, secondo me crede di non piacergli. O almeno fa di tutto per convincersene.
- Bè, è una bella gatta da pelare...
- Davvero... almeno con Rukawa io sapevo di andare sul sicuro... ma su Ayako non possiamo avere garanzie... magari le piace Ryochan...
- No, questo me l’ha negato...
Dopo qualche minuto di silenzio i tre sospirarono. E poi non ci pensarono più.