Genere: Romantico/Comico
Pairing: AyakoXKaede, OCXAkira
Rating: PG
AVVISI: OC.
- Al liceo Shohoku arriva una nuova ragazza, Naiko, e cosa succede? Gli indirizzi di amore, affetto, amicizia e gelosia vengono completamente rivoluzionati...
Commento dell'autrice: Questa è anche abbastanza vecchiotta... ma ci sono affezionatissima, in primis per gli OC! Li adoro tutti! Naiko, Takeshi e Sui, il trio delle meraviglie^_^. No dai... che poi, non so se ve ne siete resi conto, ma ho fatto un lavoro di caratterizzazione non indifferente! Nulla da eccepire all'operato di Inoue sensei, ma su Soichiro ho praticamente dovuto fare tutto io!!! Comunque... di questa fic sono fiera anche per la coppia principale^_^ I miei adorati Ayako e Kaede!!!^_^
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United Stars
10° capitolo
E nonostante tutto...


- Pronto?
- Takeshi...
- Sui, che succede? È la prima volta che mi chiami a quest’ora della notte!
- Possiamo vederci?
L’uomo sentì la voce della donna rotta dal pianto. Avrebbe voluto urlarle no con tutto il cuore, avrebbe voluto davvero farlo. Sadismo puro. Ma non ne ebbe la forza.
- Dove? Qui a casa?
- No... no... c’è un locale, qui vicino a dove mi trovo... il... Mix Coffee... Mex Coffee... qualcosa del genere.
- Ho presente, il Maxy Café. Sarò lì in mezz’ora, aspettami.
Chiuse il telefono. Mezz’ora? Ci volevano quaranta minuti per arrivare in quel posto, e lui doveva lavarsi e vestirsi, prima.
Ma per lei ci avrebbe messo mezz’ora.
Si alzò dal letto e corse in bagno. Poco dopo era pronto. Passò davanti alla camera da letto di Naiko e socchiuse la porta, per vedere se dormisse. Dormiva profondamente.
Uscì di casa col cuore leggero e pesante al tempo stesso.
**

- Ciao...
Splendida. Come sempre.
Cioè, non che fosse una bellissima donna, ma aveva un fascino tutto suo... un’aura particolare che la avvolgeva completamente e che lo aveva fatto innamorare di lei... che tutt’ora lo legava a lei...
- Ciao...
Rispose al saluto con la stessa tonalità della donna, tenera e triste.
- Cosa...
- Aspetta.
Gli mise le braccia attorno alle spalle e lo strinse a sé con forza. Lui si lasciò abbracciare senza però ricambiare.
- Cos’era quello, un ricordo dei vecchi tempi?
- Direi... una consolazione, più che altro...
Gli occhi le si riempivano di lacrime. Già poteva sentire il suo cuore stringersi.
La guidò senza parlare all’interno del bar, la fece accomodare per poi sedersi lui stesso ed ordinò due caffè.
- Allora... perché mi hai chiamato?
- Ho... un problema.
- L’avevo immaginato.
Freddo al punto giusto. Poteva comportarsi solo così con lei, perché in caso contrario sarebbe nuovamente riuscita ad accalappiarlo.
- Con Otohiko.
Gli venne quasi da ridere.
CAZZO, lui era il suo ex marito e lei gli veniva a raccontare delle sua disavventure sentimentali con l’uomo con il quale l’aveva tradito e per il quale l’aveva mollato?!?!?
Non rise, ma gli scappò un sorrisetto, che per fortuna lei non notò.
- Ti tradisce?
Le chiese a bruciapelo per curiosità. Lei mise le mani avanti.
- No, Otohiko non lo farebbe mai!
Già, non lo farebbe mai... nemmeno lui l’aveva mai fatto. Non gli era mai neanche passato lontanamente per l’anticamera del cervello. Mai. Neanche una volta.
In fondo non ce l’aveva neanche con quel pover’uomo: sapeva perfettamente cosa volesse dire rimanere stregati da Sui Minowa.
Sapeva perfettamente cosa significasse pendere dalle sue labbra, seguire ogni suo gesto, imparare a memoria ogni espressione del suo viso, a forza di guardarla... ed adorarla...
- Piuttosto, il problema deriva da... una divergenza ideologica.
Ideologica?
- In che senso?
- E’... una lunga storia...
- In poche parole?
- Mi ha chiesto di sposarlo.
Se l’aspettava, un pochino.
Ma quell’affermazione l’aveva comunque lasciato sconvolto. E l’aveva distrutto dentro.
In quel momento fu tentato più che mai di mandarla a fanculo. Ma non ci riuscì.
- Tu... hai accettato?
- No!!! Non mi sento pronta per il matrimonio! E poi c’è ancora Naiko, come la prenderebbe?
Adesso. Adesso era davvero incazzato. Furioso.
- Naiko? È Naiko il tuo problema?
Lei fece uno sguardo semi-spaventato.
- B-Bè... anche...
Lui sorrise crudelmente.
- In questo caso non hai di che preoccuparti. Naiko non ti sente da quattro anni ed è molto felice così. Inoltre non te n’è mai importato niente, fino ad ora; perché a sentire “matrimonio” tutti questi scrupoli?
- Ma... come puoi dire che non me n’è interessato niente? Ti ho sempre chiamato, per sapere...
- Hai chiamato ME, Sui... non hai chiamato tua figlia! Non hai mai avuto il desiderio di vederla, di abbracciarla! Che razza di madre sei? Io non potrei vivere stando lontano da Naiko, e tu prima te ne freghi e poi la metti in mezzo!
Non ebbe la forza di controbattere. Rimase con le mani in grembo, fissando il vuoto.
E lui capì che non c’era più nulla da fare.
Se una possibilità minima di tornare... insieme c’era ancora, prima di quell’incontro, adesso era completamente sfumata.
Lasciò sul tavolo i soldi per pagare il conto e si alzò, lasciandola lì.
**

Rientrò a casa che erano quasi le cinque.
Aveva un sonno della madonna, si sentiva così stanco...
Passò nuovamente dalla camera di Naiko, prima di tornare nella sua, per assicurarsi che dormisse ancora. Era serena, la sua ragazza...
Sorrise debolmente, ed una volta in camera si appoggiò alla porta.
- Coraggio...
Si disse ad alta voce, come cercando di farsi forza.
- E’ finita.

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