Brothers...?

8° capitolo
Non ti lascio

Dall’autrice... Prima di tutto vorrei esprimere il mio sgomento verso quella... donna che si fa chiamare Istrid e che spero non avrà la faccia tosta di rispondere a ciò che io ed Asuchan le abbiamo detto... Fatto ciò, vi auguro buona lettura con questo capitoluccio nuovo tutto AyaXTsuyoshiDevoted.
 
Casa Sasaki, ore 14,50.
- Tua sorella Aono oggi ha scuola fino alle cinque?
- Si... bè siamo soli a casa se non ti dà fastidio...
Lei gli circondò il collo con le braccia, lasciandogli un bacio leggero sulle labbra.
- Fastidio? Questa poi me la spieghi... poi, però...
Il bacio si fece presto più profondo. Insieme, senza capire né come né perché, finirono sul letto di lui. A fermare la cosa fu Aya.
- Urgh... devo andare in bagno...
Si fiondò fuori dalla porta, scostando violentemente Tsuyoshi. Pochi secondi dopo si udirono alcuni gemiti strozzati ed il tipico suono del vomito.
- Hai bisogno di aiuto?
- No grazie...
Sibilò lei con un filo di voce. Ma il tono di Tsuyoshi non era di quello che voleva aiutare. Stava seduto sul letto, fissando un punto imprecisato della coperta, ed appoggiandosi su un braccio. Lei tornò pochi secondi dopo, tossicchiando un po’.
- Scusa...
- Di niente!
Disse lui cambiando espressione e sorridendo tristemente.
- Piuttosto, va meglio?
Lei annuì e si sedette accanto a lui. Lui però si alzò, andandosi a sedere sulla sedia davanti alla sua scrivania.
- Ehm... cambiando argomento... cosa succede ultimamente fra Sana ed Akito?
Tsuyoshi si voltò a guardarla stupito.
- C-Cosa succede?
- Si...
- Ma assolutamente nulla, cosa vai a pensare???
Lei lo guardò diffidente.
- Credi che io sia stupida, Tsuyoshi Sasaki?
- Non l’ho mai pensato, Aya!
- Allora perché non vuoi dirmi niente?
- Ma niente di cosa???
Rimasero in silenzio.
- Tsuyoshi... questi segreti... non mi piacciono...
- Io... non ti sto tenendo segreti...
- ... mi fanno sentire... distante da te...
Lui rimase in silenzio. Amava quella ragazza. L’amava, da morire. Ed il figlio che lei portava in grembo, seppur all’insaputa di tutti, non faceva altro che renderlo immensamente felice. La prospettiva di diventare padre non lo spaventava. Non si pentiva neanche un minuto per averla messa incinta. Ma... non poteva dirle di Akito. Non senza il suo permesso, e comunque non in un momento così delicato. Non era sicuro che avrebbe capito. Ed anche se avesse capito non era sicuro che Akito fosse d’accordo. Non era più sicuro di niente.
Si alzò in piedi e la raggiunse sul letto. Lei si distese, stendendo le braccia indietro.
- Ho paura... che con tutti questi segreti un giorno tra noi non potrebbe più funzionare come adesso... penso sarebbe un bel problema...
- Lo sarebbe davvero...
Le si distese accanto, poggiandole una mano sul ventre e cominciando a carezzarglielo dolcemente. La cosa la stupì, tanto che lei si voltò a guardarlo.
- ... ma non te ne devi preoccupare. Non c’è neanche la minima probabilità che io ti lasci sola. Né ora né mai.
Si guardarono un istante negli occhi. Gli stessi occhi che poi vennero chiusi, per lasciarsi trasportare meglio da un bacio dolce, che sanciva legame eterno ed indissolubile. Il vincolo di un figlio, non perché frutto dell’errore. Il vincolo di un figlio perché frutto dell’amore condiviso.
Fu una piccola speranza, solo una, piccola luce in fondo alla mente di Tsuyoshi mentre baciava la donna che amava; ma per un solo istante, per il bene che voleva ad Akito e Sana, sperò che anche loro, un giorno, potessero essere legati da un nodo così stretto e così piacevole.
 
Dall’autrice... Oh, bè, direi un capitolo lampo... però è dolcissimo, non trovate anche voi? Soprattutto perché adesso si torna alle atmosfere cupe ed opprimenti degli scorsi capitoli... a cominciare direttamente dal prossimo, che sarà uno che secondo me scatenerà pareri discordanti... scatena conflitti perfino in me^__________^.