Genere: Introspettivo, Drammatico, Romantico.
Pairing: Arya/Gendry.
Rating: R.
AVVERTIMENTI: Het, Underage, Angst, What If?, Raccolta.
- Dopo essere riuscito a portare via Arya da King's Landing travestendola da ragazzino, Yoren riesce a portare a termine la propria missione, conducendo la ragazzina al sicuro alla Barriera, dove troverà la protezione di cui ha bisogno. Ma le mura di Castle Black diventeranno presto una prigione, e la vita di Arya un ergastolo continuo dal quale solo la presenza di Gendry sarà in grado di farla evadere. Se non nella realtà, almeno per pochi istanti rubati al destino.
Note: *si mette a piangere copiosamente* Ah, questa storia ;_; Prima di tutto, mi sembra ovvio specificare che si tratta di un what if che non prende minimamente in considerazione i fatti successivi alla 2x03, in cui originariamente il gruppo di reclute guidate da Yoren veniva attaccato dai soldati dei Lannister e riportato a King's Landing. Affrontare l'ipotesi per cui Arya potesse diventare un Guardiano della Notte mi ha affascinata fin da quando lei ha cominciato a fingersi Arry <3 Mi piaceva l'idea di affrontare la sua crescita negli anni, e dopo aver superato le varie inibizioni che venivano dal fatto che mi sembrava di farla fuori dal vaso nel lanciarmi in un what if simile, devo dire che a scrivere questa storia mi sono divertita immensamente XD Cosa probabilmente dimostrata dal fatto che è enorme. *cough*
La storia partecipa al sesto round della Zodiaco!Challenge @ fiumidiparole, è ispirata ai dodici temi del set 12 Storie - Buio @ diecielode e partecipa alla challenge di 500themes_ita per il prompt #30 (Una vita di menzogne).
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WINTER WINDS

Spezzato;

Quando Gendry apre gli occhi, qualche ora più tardi, Arya è già sveglia da un pezzo. Girata su un fianco, il gomito piantato nel cuscino ed il viso appoggiato al palmo della mano aperta, lo osserva, studiando il suo profilo nella pallida luce del sole che filtra attraverso le pesanti imposte chiuse della finestra.
Gendry si schiarisce la gola, cercando di nascondere uno sbadiglio mentre si solleva sui gomiti.
- Quanto hai dormito? – le chiede.
- Abbastanza. – risponde lei con un sorriso stanco, - Anche troppo.
Gendry vorrebbe dirle molte cose, in risposta, ma in definitiva si rende conto che è ancora troppo presto, che non sono passate che poche ore da quando Arya ha osservato il corpo di suo fratello diventare cenere tra le fiamme, e che è autorizzata a gestire il dolore come vuole, anche se ciò la porterà a non dormire più per settimane terrorizzata dall’idea della brevità della vita e del tempo che perdi e non ritorna mai.
- Devo tornare di là. – sospira Gendry, nel sentire Castle Black animarsi delle solite voci e dei soliti rumori che accompagnano una giornata di lavoro. Se già la reazione di Arya alla notizia della morte di Lord Snow ha destato sospetti nei confratelli, Gendry immagina che restare più a lungo del necessario nella sua stanza, specie se qualcuno li ha visti entrare insieme, non possa che peggiorare ulteriormente la loro situazione.
Il sorriso di Arya, però, non si scompone minimamente. Solleva una mano e la appoggia sul braccio di Gendry, trattenendolo a letto senza la minima difficoltà.
- No, non devi. – dice, scuotendo lievemente il capo. Poi il suo sorriso si allarga appena, ed assume una sfumatura più tenera. – Quante volte te l’ha detto? – domanda.
- Chi? Cosa? – chiede Gendry, un po’ genuinamente confuso ed un po’ spaventato dalla possibilità di sapere esattamente a cosa Arya si riferisca.
- Jon. – risponde lei in una mezza risata incerta, - Quante volte ti ha detto di starmi lontano?
Gendry abbassa precipitosamente lo sguardo, arrossendo con violenza in una vampata di calore tanto forte da fargli girare la testa.
- Non so di cosa stai parlando. – borbotta imbarazzato. La voce di Arya si spezza in una risata carica di così tanti sentimenti da rendere difficoltoso decifrarli tutti. C’è tristezza, e nostalgia. C’è abbandono, rassegnazione, c’è forza e coraggio, c’è molto amore, soprattutto. C’è così tanto amore da riempire tutto.
- Finisce tutto troppo presto, Gendry. – dice quindi, avvicinandosi un po’ e posandogli un bacio solo lievemente umido sulla spalla nuda, - Finisce tutto troppo presto e io sono stanca di rinunciare a tutto. Ho detto addio a troppe cose per dire addio anche a te.
Gendry si volta a guardarla, si perde nei suoi occhi limpidi, nel suo sguardo sincero, deciso, da donna. Deglutisce faticosamente e pensa a Lord Snow, alla promessa che gli ha fatto, al voto pronunciato assieme a tutte le altre reclute il giorno in cui è stato investito Guardiano della Notte, e di fronte al sorriso debole e sottile di Arya sembra tutto così incredibilmente irrilevante, che Gendry può benissimo lasciarselo alle spalle senza ripensamenti.
La bacia sapendo di averla desiderata da sempre, sapendo che la desidererà per sempre, sapendo che questo è l’unico modo in cui può farla sua, l’unico modo in cui può essere suo, da oggi e fino a quando il sangue continuerà a pulsare nelle loro vene al ritmo incessante dei battiti del loro cuore. Scioglie le bende che le costringono il petto, libera i seni dalla loro prigione di stoffa, libera Arya dalla sua prigione di bugie, e lei per ringraziarlo gli si scioglie in punta di dita, sospirando piano, stringendoglisi addosso, aprendosi per lui e dandogli tutto, tutto quello che le resta da dargli, fino all’ultima goccia.
Spettro fa loro la guardia, fuori dalla porta.

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