Genere: Generale.
Rating: R.
AVVISI: Het, Slash, Threesome, Angst. (In continua evoluzione.)
- "Nonostante gli sforzi congiunti dei più eminenti scienziati e dei governi della Terra riuniti in assemblea, nonostante gli svariati tentativi operati nei più disparati modi, attingendo a piene mani alle più varie risorse dell'intelletto umano, mettendo a punto le più sofisticate tecnologie che consentissero di risparmiare la maggior percentuale di risorse naturali e artificiali fornite dal pianeta, non è stato possibile evitare il collasso dell'ecosistema. [...] Oggi, primo gennaio 2161, il primo contingente militare terrestre, guidato dal generale Robert Carnival, muove i primi passi sul suolo di Minthe.
E qui comincia la nostra storia."
Note: Raccolta delle varie entry che ho scritto per le Chronicles of Minthe. Ogni capitolo è dedicato a un personaggio diverso, ed i capitoli (corrispondenti ognuno ad un'entry) sono ordinati cronologicamente.
Rating: R.
AVVISI: Het, Slash, Threesome, Angst. (In continua evoluzione.)
- "Nonostante gli sforzi congiunti dei più eminenti scienziati e dei governi della Terra riuniti in assemblea, nonostante gli svariati tentativi operati nei più disparati modi, attingendo a piene mani alle più varie risorse dell'intelletto umano, mettendo a punto le più sofisticate tecnologie che consentissero di risparmiare la maggior percentuale di risorse naturali e artificiali fornite dal pianeta, non è stato possibile evitare il collasso dell'ecosistema. [...] Oggi, primo gennaio 2161, il primo contingente militare terrestre, guidato dal generale Robert Carnival, muove i primi passi sul suolo di Minthe.
E qui comincia la nostra storia."
Note: Raccolta delle varie entry che ho scritto per le Chronicles of Minthe. Ogni capitolo è dedicato a un personaggio diverso, ed i capitoli (corrispondenti ognuno ad un'entry) sono ordinati cronologicamente.
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THE CHRONICLES OF MINTHE
GIORNO 10: DANIEL PORTMAN
HDR #535AS35B, in dotazione al soldato semplice Portman, D. N° matricola: 594726.
Registrazione #2.
Data: 10/01/2161
Ora: 20.22.36
Condizioni fisiche: CODICE VERDE.
Coordinate geografiche: 48°50'N, 2°10'E.
Quando stavo sulla Freema, prima dell'attacco, e guardavo in basso attraversando il ponte panoramico, attraverso il vetro vedevo questa città da chilometri e chilometri di distanza, ed immaginando la spaventosa quantità di persone che viveva fra le sue strade pensavo che era molto simile alle fotografie di New York che avevo trovato in uno dei libri di geografia che mio padre conservava gelosamente in quella sua polverosa libreria, a casa.
C'era tutto: i grattacieli, le ampie strade piene di gente a passeggio in carrozza o a piedi, i negozi aperti, le bancarelle dai banchi delle quali i negozianti elencavano urlando tutti i pregi della loro merce per attirare clienti, gli uomini di fretta, le donne in gruppi di tre o quattro, la loro risata cristallina perfettamente udibile tramite l'interfono satellitare che usavamo per spiare la vita su questo pianeta, i nugoli di bambini che correvano da una parte all'altra delle aree pedonali, rincorrendosi, giocando a nascondino o ad acchiapparello o tirando calci ad un pallone di cuoio.
Non so se New York fosse davvero così prima della chiusura, così a misura d'uomo, intendo, così perfetta per accogliere i propri cittadini, per renderli felici. L'idea che mi dava Miloto però era questa. Come di una grande New York pulita e piena di vita, come la descrivono i libri, com'era prima che la maggior parte delle metropoli del mondo venissero chiuse, e la loro frequentazione venisse inibita ai cittadini a causa dei livelli troppo alti di inquinamento.
Ora che perlustro le strade spente e cariche di macerie di Miloto dopo il bombardamento, invece, penso che è proprio identica a com'è New York adesso, o almeno, com'era l'ultima volta che sono stato lì. Se ci ripenso, mi viene da sorridere. Avevo sedici anni, e tutto quello che volevo era fare colpo su Trish. Lei, con quegli occhi così azzurri e furbi, con quel sorriso pieno e ironico, incrociava le braccia bianche sotto il seno, al di sopra della camicetta grigia della divisa scolastica, e mi sfidava. Se volevo fare colpo, non dovevo fare altro che passare tutte le sue prove. Passeggiare per le vie ingombre di macerie e spazzatura di New York, mentre lei mi aspettava ridendo seduta sotto ad un albero, in cima ad una collina poco fuori dal confine cittadino, la gonna a pieghe che svolazzava nel vento fresco nonostante portasse con sé tutto l'odore di morte e decadenza che la città emanava come il cadavere in decomposizione di un uomo, non è stata la prima e nemmeno l'ultima, solo una delle tante. Eppure mi è rimasta impressa.
L'odore. Le immagini. Il silenzio. L'eco dei miei passi.
Non potrò mai dimenticarlo.
HDR #535AS35B, in dotazione al soldato semplice Portman, D. N° matricola: 594726.
Registrazione #3.
Data: 10/01/2161
Ora: 22.10.02
Condizioni fisiche: CODICE VERDE.
Coordinate geografiche: 48°50'N, 2°10'E.
Sono solo, adesso. Il colonnello Campbell ha ordinato a tutti di disperderci in gruppi di tre o quattro persone, perlustrare i quartieri, entrare in ogni vicolo, ogni casa. Sparare ad ogni superstite. Sparare a qualsiasi cosa si muova intorno al nostro raggio d'azione.
"Sono già quasi tutti morti per le esplosioni o sotto le macerie," ci ha detto con quel sorriso stanco e protettivo così tipico di lui, "Non avete niente da temere."
Non lo conosco quasi per niente, il colonnello Campbell, ma è sempre stato gentile con tutti noi. Pete dice che aveva un figlio della nostra età morto nel corso di un'operazione militare segreta. Dice che è per questo che prende sempre tanto a cuore la sorte dei soldati più giovani. Non so se sia davvero così, ma non mi stupirebbe. L'esercito è pieno di queste storie strappalacrime, sentono tutti il bisogno di motivare questo o quell'atteggiamento di questo o quel superiore, così se qualche colonnello è gentile è sicuramente perché ha perso un figlio e ciò l'ha reso dolce, mentre se qualche tenente è uno stronzo è sicuramente perché ha perso un figlio anche lui e ciò ha reso il suo cuore di pietra.
Non lo so. Molto più probabilmente, semplicemente esistono gli stronzi e i cuori d'oro da ogni parte, e non c'è proprio niente di speciale, nessuna storia misteriosa che ci renda quello che siamo. Siamo semplicemente così. Tutti quanti. Non siamo meglio né peggio della gente che stiamo sterminando. Forse siamo solo più determinati. O più disperati.
HDR #535AS35B, in dotazione al soldato semplice Portman, D. N° matricola: 594726.
Registrazione #4.
Data: 10/01/2161
Ora: 23.59.12
Condizioni fisiche: CODICE GIALLO, livelli di acetilcolinesterasi nel sangue superiori alla norma. Diagnosi: stato d'ansia.
Coordinate geografiche: 48°50'N, 2°10'E.
Volto l'angolo. Il mitra era basso. Colpa mia. Non faccio mai caso a tenerlo nella posizione corretta mentre cammino. Il tenente Bogger mi bacchettava sempre, durante il corso di preparazione all'accademia.
Volto l'angolo e il ragazzino è lì. Sollevo il mitra con un gesto frettoloso, rischia di cadermi, lo stringo forte fra le dita, rischio di schiacciare il grilletto, riesco a fermarmi solo per miracolo.
E lo guardo.