Fandom: Originali
Genere: Generale.
Rating: R.
AVVISI: Het, Slash, Threesome, Angst. (In continua evoluzione.)
- "Nonostante gli sforzi congiunti dei più eminenti scienziati e dei governi della Terra riuniti in assemblea, nonostante gli svariati tentativi operati nei più disparati modi, attingendo a piene mani alle più varie risorse dell'intelletto umano, mettendo a punto le più sofisticate tecnologie che consentissero di risparmiare la maggior percentuale di risorse naturali e artificiali fornite dal pianeta, non è stato possibile evitare il collasso dell'ecosistema. [...] Oggi, primo gennaio 2161, il primo contingente militare terrestre, guidato dal generale Robert Carnival, muove i primi passi sul suolo di Minthe.
E qui comincia la nostra storia."

Note: Raccolta delle varie entry che ho scritto per le Chronicles of Minthe. Ogni capitolo è dedicato a un personaggio diverso, ed i capitoli (corrispondenti ognuno ad un'entry) sono ordinati cronologicamente.
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THE CHRONICLES OF MINTHE
GIORNO 8: SABAN

Sono sveglio già da qualche ora, ma le notizie che giungono all'ospedale da campo che è stato allestito in una radura al riparo dietro il Colle Ben-hai, a qualche chilometro dalle porte di Selecta, sono ancora frammentarie e confuse. L'unica cosa veramente chiara è che ogni via di comunicazione è stata chiusa. Le bombe hanno spazzato via tutto, ogni punto di riferimento per i morsen viaggiatori, tutte le linee di comunicazione a distanza... ho provato a contattare Rohin via pad, ma la linea è interrotta, ed è così apparentemente per tutti gli altri apparecchi.
Sono preoccupato. Tutto intorno a me, la gente muore. Sono circondato da sconosciuti in agonia. Le bombe sono state clementi, con me e con alcuni altri, ma non con tutti. Distesa sulla branda al mio fianco c'è una bambina di non più di dieci anni. E' una phade, il complicato disegno geometrico che le scorre sottopelle è ancora più evidente adesso che, a causa della perdita di sangue, sta diventando sempre più pallida.
Ha perso entrambe le gambe. Ho sentito uno dei dottori dire prima ad un infermiere che dubita di poterla vedere sopravvivere alla notte.
Ho bisogno di parlare con Rohin, ed ho bisogno che qualcuno mi dica cos'è successo, ma nessuno sembra avere tempo per fermarsi, ed io non oso interrompere né i medici, né gli infermieri mentre si affaccendano attorno ai loro pazienti.
Aspetterò.
~
L'infermiera che mi ha aiutato a nutrirmi è appena andata via. Mi ha spiegato che sono stato trovato al di sotto della parete di una casa crollatami addosso durante il bombardamento. Ricordo di essermi nascosto in un vicolo, di aver visto la parete venire contro di me. L'infermiera mi ha detto che ho entrambe le braccia fratturate perché le ho sollevate istintivamente per proteggermi dai massi che mi sono precipitati sulla testa. Ho dovuto fare mente locale per qualche minuto, ma alla fine ho ricordato anche questo.
Il bombardamento è durato per delle ore. Ci sono state delle pause, qua e là. Chi è sopravvissuto indenne alla prima ondata di esplosioni è fuggito dalla città mentre ancora le bombe cadevano, rendendo la città un inferno di fuoco e fiamme. Selecta era così bella, fino a ieri. Ora, da questa radura, affacciandosi appena oltre la collina, si vedono solo incendi e rovine fumanti.
Poco fa, uno dei numerosi feriti poco gravi, di quelli che sono stati immediatamente arruolati per tornare presto in città e cercare altri sopravvissuti, è tornato trafelato, il terrore evidente negli occhi. Il personale medico l'ha aiutato a calmarsi, l'ha dissetato e poi gli ha chiesto cosa avesse visto. E' stato difficile per lui descriverlo. "Uomini," ha detto, "con strane armature, ed armi all'avanguardia."
E' vero, dunque. Siamo sotto attacco. Non avrei mai pensato che si sarebbe arrivato a questo punto, non così in fretta. Fino a ieri le navi spaziali erano in orbita attorno a Leuce, ed i bombardamenti erano sporadici, sparsi. Stavamo appena cominciando ad organizzare una spedizione diplomatica per cercare di risolvere la questione senza arrivare a tanto. Ma è evidente che nessuna spedizione diplomatica avrebbe mai potuto fermare questi invasori. Non vogliono la guerra, mirano allo sterminio.
~
E' quasi sera, adesso. L'ospedale non è stato scoperto -- per fortuna. Il personale medico non si aggira più nervosamente affaticandosi da una branda all'altra contro ogni speranza. Chi doveva morire, è già morto. Siamo sopravvissuti in duecento circa -- in città, al momento dell'esplosione, erano presenti quasi settecentomila persone. Ho i brividi se solo ci penso, ma mi sento fortunato quando realizzo che sono ancora qui.
Ho chiesto ad una delle infermiere se la linea fosse stata ripristinata, e mi ha confermato ciò che già il mio pad mi aveva anticipato -- le linee sono ancora tutte interrotte. Un giovane crest come me è riuscito a rimediare un cavallo, ha appena finito di fare il giro delle brande per informarci che partirà alla volta della costa per raggiungere Cesarine e, da lì, cercare di portare messaggi a tutti i nostri familiari. Partirà domani, un paio d'ore dopo il sorgere del sole. Intendo svegliarmi all'alba per scrivere un breve messaggio a Rohin, assicurargli che sto bene, spiegargli dove mi trovo e chiedergli notizie di Asan ed Ethan. Vorrei provare a scrivere qualcos'altro adesso, ma, sebbene non abbia perso la mobilità nelle dita, spalle e braccia cominciano a dolere in maniera insopportabile. Chiederò un sonnifero, e spero di dormire almeno un po', stanotte.
Spero che a casa stiano tutti bene.

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