Genere: Romantico/Azione
Pairing: NaomiXSnake
Rating: PG13
AVVISI: Niente da segnalare.
- La vita di Snake, in Alaska, è tornata quella di prima. Vive in pace, fino a quando non trova una vecchia conoscenza svenuta fuori dalla sua porta. E' Naomi Hunter, che riporterà il nostro eroe in un'avventura intrigante.
Commento dell'autrice: Di questa fanfiction sono molto fiera, perché sono riuscita (con grande sforzo e confondendomi anche, qualche volta) a creare proprio quello che avevo in mente: una storia principalmente di mistero ed azione (soprattutto di mistero) in cui i momenti di introspezione dei personaggi e quelli romantici fossero bene integrati, e fungessero da presa d'aria fra una complicazione e l'altra. Ho prestato attenzione a tutto, in questa fanfiction. E' stato complicato scriverla, ma ne sono così soddisfatta... penso sia abbastanza come premio ^_^
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Signor Presidente…
4° capitolo
Piano di guerra


Naomi si sedette sconsolata su una sedia.
- Non è possibile passare sotto la base per entrare. Ci abbiamo provato, abbiamo speso tempo e fatica per riuscirci. Risultato? Stavo per morire...
Otacon si alzò in piedi e si rivolse a Snake.
- Snake, se ti abbiamo chiamato è stato anche perché pensavamo che il tuo parere potesse esserci utile per entrare là dentro. Sei un esperto, è da molto tempo che sei un soldato.
Snake abbassò lo sguardo, inspirò e poi fisso Otacon.
- Tutti vi siete fatti un’idea sbagliata riguardo alla mia presenza qui. Io non sono il vostro soldato, non sono il vostro consulente di guerra e non ho alcuna voglia di andare a recuperare il presidente.
Otacon fece un’espressione tra lo stupito e l’inquieto. Campbell aggrottò le sopracciglia.
- Ancora con quella storia della guardia del corpo? Snake, sei infantile!
Nastasha guardò l’uomo in divisa.
- Che significa “guardia del corpo”? Snake, a che si riferisce?
Snake era scocciato di dover ripetere nuovamente la stessa storia, ma lo fece, augurandosi che fosse l’ultima.
- Io sono qui in carica di guardia del corpo di Naomi. Non mi staccherò dal suo fianco nemmeno per un secondo durante quest’operazione. Sono ai suoi ordini, non ai vostri. Ho giurato... ho giurato di proteggerla.
La donna bionda (Credo che Nastasha sia bionda, ma non ne sono sicura-_-“... Avvertitemi se sbaglio! NdLisa) spalancò un attimo gli occhi. Poi annuì. Mei Ling, fino ad ora non aveva parlato.
- Snake... hai messo la tua vita al... suo servizio?
- Una specie...
La ragazza alzò lo sguardo. Sembrava infuriata.
- Ma come hai potuto? Dopo quello che ti ha fatto! Ti ha iniettato il virus del Fox Die!
- E’ vero. E mi ha anche somministrato l’antidoto.
- Ma ciò non cambia che ti abbia messo in pericolo di vita!
- Non posso serbare rancore in eterno...
- Ma... ma...
- Mei Ling, cerca di capirmi...
- Non ci riesco!
Otacon la interruppe.
- Silenzio, Mei Ling. Se non riesci a capire è solo perché non hai vissuto ciò che ha vissuto Snake. Un anno fa la vita di Meryl, una novizia in questo campo, era stata messa nelle sue mani. E lei è morta. Dovresti saperlo.
- Lo so! Ma lui non ha avuto colpa!
- E’ quello che credo anch’io. Ma se proteggere Naomi e farla uscire viva da quest’operazione lo fa stare meglio non vedo perché dovremmo impedirglielo...
- Ma è una questione di principio! Lui deve vivere per se stesso, non per gli altri!
Naomi la guardò con uno sguardo di ghiaccio.
- Sei una ragazzina. Si capisce da come parli. Sei immatura e non hai ancora capito che devi lasciare fare agli altri ciò che vogliono. Indipendentemente da ciò che tu pensi senza avere un briciolo di diritto a parlare. Non puoi imporre agli altri il tuo modo di vedere le cose.
Mei Ling corse veloce verso Naomi. Le si fermò davanti. Aveva già alzato una mano per darle uno schiaffo. Snake si mosse per cercare di fermarla, ma Naomi lo immobilizzò con un cenno della mano. Ancora la donna dai capelli castani fissò dritto negli occhi la giovane ragazza cinese di fronte a lei.
- Ho forse detto qualcosa che non corrisponde a verità, Mei Ling?
La ragazza spalancò gli occhi e rimase ferma per qualche secondo. Dopodichè abbandonò la mano lungo il fianco e si accasciò a terra. Mentre Otacon si avvicinava per aiutarla a rialzarsi guardò Snake con le lacrime agli occhi.
- Sappi che se tu muori io ucciderò lei.
E poi sparì in un’altra tenda scortata da Otacon. Naomi si appoggiò ad un muro sospirando.
- Non sopporto le ragazzine piagnucolose. Soprattutto se sono fuori luogo come in una missione pericolosa come questa.
Snake le si sedette accanto.
- Tu non morirai, e nemmeno io.
Lei guardò dritta davanti a se, anche se gli occhi non erano particolarmente attenti.
- Pensi davvero che io abbia bisogno di una guardia del corpo?
- A giudicare da come sei arrivata a casa mia si...
Si voltò a guardarlo con aria di sufficienza.
- Non ho bisogno di qualcuno che si metta ai miei ordini!
Poi si alzò in piedi e gli si mise davanti. Lui alzò lo sguardo per fissarla negli occhi.
- Ho bisogno di un collega.
- Allora saremo colleghi.
Rispose Snake con naturalezza. Sembravano essersi dimenticati del colonnello Campbell, che tossì allo scopo di riportare l’attenzione dei presenti su di lui. Otacon ricomparvi in quel momento.
- Era molto scossa, ed arrabbiata. Le ho dato un calmante e l’ho messa a letto. Naomi ti pregherei di non trattarla più così.
- Che ci posso fare?
Disse lei con un sorrisetto ironico.
- A prescindere dal fatto che è stata lei a provocarmi, mi sa che non la posso sopportare quella mocciosa saccente...
Otacon guardò la donna male.
- Ti stai dimostrando più infantile di lei...
Naomi fece spallucce e si andò a sedere per terra in un angolo.
- Dunque, signori... abbiamo perso fin troppo tempo...
Riprese Campbell.
- Escludendo quindi il fatto di poter entrare dal basso e quello di poter entrare dall’alto, ci rimane solo poter entrare dall’ingresso principale. Probabilmente non se l’aspettano...
- Mi stupisco di lei, colonnello...
Lo interruppe Snake.
- Pensare ad una soluzione così banale?
- Purtroppo non c’è alternativa.
- Perché avete escluso la possibilità di entrare dall’alto? Ci avete già provato ed avete fallito?
- No, la escludiamo a priori. Dovremmo utilizzare un elicottero, ed è sicuro che ci individuerebbero...
- Mh... un elicottero... è indubbio che si accorgerebbero di noi, se l’elicottero fosse nostro...
- Esatto.
- Ma... se l’elicottero non lo fosse?
- Impossibile. Prendere un loro elicottero ed usarlo per entrare è improponibile come piano. Perché parli di cose impossibili, Snake?
- Ah, mi faccia finire, colonnello! Otacon, ho bisogno di te.
- Si, come posso esserti utile, Snake?
- Puoi intercettare le chiamate e le comunicazioni dei sovversivi?
- Certo, io posso tutto, ma devi spiegarmi il perché...
- Ebbene... non credo che coloro che sono arrivati persino a rapire il presidente siano quattro gatti isolati...
- E’ vero!
Disse Nastasha entusiasmata.
- Devono avere qualche contatto esterno.
- Esatto...
Riprese Snake.
- E sicuramente hanno anche qualcuno che li rifornisce di viveri, o no?
Un attimo di silenzio. Poi Otacon si picchiò una mano sulla fronte.
- COME HO FATTO A NON PENSARCI IO???
Disse Otacon al colmo dello stupore.
- Io, col mio genio...
Snake lo guardò male.
- Cosa gli è successo mentre ero via? Prima non era così...
Fu Nastasha a rispondergli.
- Ha vinto un premio di costruzione robotica e si è montato un po’ la testa...
Disse sorridendo divertita. Otacon stava già strimpellando sul suo computer.
- Ha! Non è stato semplice, ma pare che la NA.WO. srl li rifornisca di viveri e di armi, oltretutto...
- NA.WO. srl?
Chiese Snake. Naomi alzò la voce per farsi sentire.
- National Working. È strano, Otacon. Non è una ditta produttrice di mobili?
- Lo era all’inizio. Adesso è più una multinazionale, che altro. Si occupa di mobili, cibo ed ha anche una catena di librerie, oltre ad avere comprato una famosa ditta di produzioni sportive. Ovviamente, il fatto che produca armi è segreto...
- Ma tu ne eri a conoscenza?
Interferì Snake.
- Ovvio. Però mi sembra strano che la ditta che rifornisce di armi l’esercito americano le produca anche per i ribelli che hanno rapito il presidente... è alquanto sospetto, non trovate?
- Accidenti se lo è!
Irruppe Campbell.
- Questa storia non mi piace per niente, voglio vederci chiaro. Perciò, Naomi e Snake, la vostra missione comincia ora. Vi scorteremo in America, e lì provvederete a requisire un elicottero della NAWO. Cercherete anche qualche informazione riservata, non si sa mai... dopodichè, con lo stesso aeroplano ci raggiungerete di nuovo qui ed avrà inizio la seconda parte del piano. Tutto chiaro?
- Si.
Risposero all’unisono Naomi e Snake. Vennero scortati fuori da alcuni ufficiali e dal colonnello. Mezz’ora dopo erano già in viaggio per l’America.

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