Genere: Romantico/Azione
Pairing: NaomiXSnake
Rating: PG13
AVVISI: Niente da segnalare.
- La vita di Snake, in Alaska, è tornata quella di prima. Vive in pace, fino a quando non trova una vecchia conoscenza svenuta fuori dalla sua porta. E' Naomi Hunter, che riporterà il nostro eroe in un'avventura intrigante.
Commento dell'autrice: Di questa fanfiction sono molto fiera, perché sono riuscita (con grande sforzo e confondendomi anche, qualche volta) a creare proprio quello che avevo in mente: una storia principalmente di mistero ed azione (soprattutto di mistero) in cui i momenti di introspezione dei personaggi e quelli romantici fossero bene integrati, e fungessero da presa d'aria fra una complicazione e l'altra. Ho prestato attenzione a tutto, in questa fanfiction. E' stato complicato scriverla, ma ne sono così soddisfatta... penso sia abbastanza come premio ^_^
Pairing: NaomiXSnake
Rating: PG13
AVVISI: Niente da segnalare.
- La vita di Snake, in Alaska, è tornata quella di prima. Vive in pace, fino a quando non trova una vecchia conoscenza svenuta fuori dalla sua porta. E' Naomi Hunter, che riporterà il nostro eroe in un'avventura intrigante.
Commento dell'autrice: Di questa fanfiction sono molto fiera, perché sono riuscita (con grande sforzo e confondendomi anche, qualche volta) a creare proprio quello che avevo in mente: una storia principalmente di mistero ed azione (soprattutto di mistero) in cui i momenti di introspezione dei personaggi e quelli romantici fossero bene integrati, e fungessero da presa d'aria fra una complicazione e l'altra. Ho prestato attenzione a tutto, in questa fanfiction. E' stato complicato scriverla, ma ne sono così soddisfatta... penso sia abbastanza come premio ^_^
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Signor Presidente…
2° capitolo
Le ragioni di un uomo
- Non male davvero... non sapevo che ti intendessi di cucina...
- Bè, non ti sei chiesta come ho mangiato in un anno?
- Si, ma non ti avrei mai immaginato davanti ai fornelli, davvero... mi sembravi più tipo da cibi precotti, che so...
Lui la guardò un attimo in silenzio.
- Naomi...
- Si?
- Pensi seriamente che un uomo possa sopravvivere un anno intero della sua vita mangiando SOLO ED ESCLUSIVAMENTE cibi precotti?
Di nuovo silenzio.
- ... Hai ragione tu. Comunque la cotoletta è buonissima.
- Grazie...
Il silenzio ripiombò pesante sopra al tavolo attorno al quale i due stavano cenando. Una domanda girava nella testa di Naomi già da un bel po’, ma non aveva avuto il coraggio di chiederlo all’uomo di fronte a lei. Quel silenzio fu l’occasione inaspettata che la spinse a domandarglielo.
- Snake, perché l’hai fatto?
Lui alzò lo sguardo dal piatto.
- Fatto cosa?
Disse ingoiando un pezzo di carne. Lei mise uno sguardo imbronciato.
- Non fare il finto tonto, avanti!
- Intendi perché ti ho curata? Bè, sinceramente non mi sembrava giusto lasciarti al freddo ed al gelo e per di più ferita là fuori...
- Non parlo di questo, Snake!
Lui abbassò lo sguardo come a non volere incontrare quello della donna.
- Perché hai detto a Campbell che saresti stato al mio fianco? Perché hai detto che mi avresti protetta?
Gli occhi di Snake si rabbuiarono per qualche istante.
- Non voglio veder morire un’altra donna...
[Sua Maestà Rumiko Takahashi mi perdonerà per avere usato una sua (storica) frase di Inuyasha, ma ci stava troppo bene ^O^ NdLisa]
Lei abbassò di nuovo lo sguardo.
- Mi spiace Snake, ma io non sono Meryl...
- Lo so. Ma difendere te mi farà sembrare meno fallito come uomo...
Naomi si rizzò subito sulla sedia.
- Non è vero, tu non sei fallito come uomo!
- Ah, no?
Lei si rimise a sedere. Non c’era nulla da fare contro quello sguardo rassegnato e stanco. Ingoiò un altro pezzo di carne.
- Sei molto cambiato, Snake...
Lui annuì.
- E’ vero... io... amavo davvero Meryl...
- Lo posso immaginare... ma non puoi lasciarti andare così! Devi ritrovare la tua voglia di vivere!
Già... adesso non era più in pericolo di vita. Anche se in maniera bizzarra, Naomi gli aveva somministrato l’antidoto per il Fox Die.
- Naomi, pensi che dovrei ringraziarti per avermi dato l’antidoto?
- Come scusa...?
Non stava fingendo. Davvero non capiva PERCHE’ AVEVA DETTO QUELLA COSA!
- Hai capito benissimo...
- NO DAVVERO! Che significa ‘credi che dovrei ringraziarti’? OVVIO che dovresti. Ti ho salvato da morte certa!
- E’ vero. Ma prima o poi morirò... come pensi che potrò scusarmi con Meryl?
- Ma cosa stai blaterando? Che significa scusarti con Meryl? Hai bevuto?
- No, sono lucidissimo! Come potrò scusarmi con lei? Lei ha saputo morire con coraggio quando è arrivato il suo momento, ed io invece di compiere il mio destino mi sono lasciato curare! Che razza di uomo sono, eh? Come potrò riscattarmi, eh?
Lo schiaffo di Naomi gli fece male più moralmente che fisicamente. Soprattutto per quello che lei gli disse poi.
- Possibile che tu la pensi ancora come allora? Puoi solo pensare che Meryl sia felice di come vivi? In attesa della morte come un vegetale? Se la pensi così non sei degno nemmeno la metà di lei, né di chiunque altro! Grazie per la cena, ma davvero mi è passato l’appetito.
Corse nell’ingresso e poi fuori dalla porta. Tutto quello che Snake potè fare fu rimanere a guardare l’uscio semiaperto imbambolato. Gli ci vollero una decina di minuti per realizzare che Naomi era VERMENTE scappata fuori, e per capire che DOVEVA uscire per cercarla. Si mise un giaccone pesante, perché fuori faceva ancora molto freddo, nonostante la tempesta fosse finita da un po’. Solo allora si rese conto che Naomi era uscita con un semplice paio di pantaloni ed una camicia, ovviamente suoi, e non adatti a proteggerla dal freddo polare che c’era all’esterno dell’abitazione. Si preoccupò seriamente ed uscì fuori di casa. Fortunatamente non dovette cercarla per troppo tempo, dato che la trovò sotto un piccolo albero poco lontano da casa. Evidentemente il freddo e la ferita non le avevano permesso di andare più lontano. Quando lei si accorse che Snake si stava dirigendo verso di lei, voltò il capo dall’altro lato, facendo un’espressione imbronciata. Lui le si sedette accanto.
- Ancora arrabbiata?
Naomi annuì senza parlare.
- Avanti, non ho mica detto che voglio andarmi a suicidare!
- Si, ma non mi piace comunque come ragioni!
Lui rise piano.
- Dai, non dicevo mica sul serio... davvero, non lo pensavo...
Lei lo guardò scettica.
- Mi hai anche detto che eri lucidissimo...
- Dettagli... il fatto che io abbia vissuto da solo per un anno e che mi senta in colpa per la morte di Meryl non vuol dire che desideri morire...
La donna abbassò lo sguardo.
- E’ proprio questo il punto! Come puoi vivere sereno se ti senti in colpa per la morte di quella ragazza? Insomma, non l’hai mica uccisa tu!
- Esatto... non l’ho uccisa io, ma avrei potuto impedire che loro la uccidessero...
- Non potevi, eri prigioniero.
- Mi sarei potuto liberare più in fretta...
- E, però se continui a fare così non potrai consolarti mai!
Lui la guardò stranamente.
- Non cerco consolazione, Naomi. Difendere te, impedire a chiunque di farti del male servirà a convincermi che posso ancora proteggere qualcuno. Che sono in grado di preservare una vita umana. E potrà anche lenire il mio senso di colpa, si...
A guardarlo in quel momento, molte donne si sarebbero potute innamorare di lui. Naomi non capiva cosa stesse provando. D’altronde non era mai stata veramente innamorata in vita sua, per cui... Naomi capiva solo che in quel preciso istante era follemente attratta da quell’uomo. Gli posò una mano sulla guancia, e lui si voltò a guardarla. L’effetto calamita si impossessò dei loro occhi quando si fissarono. Lei avvicinò le labbra alle sue, e poi si unirono. Stavolta non c’erano pillole da ingoiare, per cui il bacio potè essere più dolce. Dopo poco meno di un minuto si separarono. Si fissarono nuovamente negli occhi e poi Naomi arrossì, si alzò in piedi e corse verso casa. Snake rimase a fissarla correre via, incantato. Era il secondo bacio che si scambiavano in un giorno. Ed a lui era stranamente piaciuto.