Serie: UFO Baby
Genere: Romantico/Drammatico/Comico
Pairings: MiyuXKanata, MomokaXLou, AkiraXNozomu
Rating: NC17
AVVISI: Angst, Lime.
- Da quanto Lou è andato via, Kanata e Miyu non si sono più rivisti. Un giorno, quattordici anni dopo, Cris organizza una rimpatriata fra i vecchi compagni. Miyu perde l'aereo per il ritorno a casa, e decide di rimanere a casa Sayonji. Però, durante la notte, i due riceveranno la visita di uno strano quattordicenne biondo. Chi è? E cosa nasconde?
Commento dell'autrice: La mia prima fanfiction su UFO Baby! La mia prima fanfiction divisa SERIAMENTE in capitoli! La mia prima fanfiction NC17! La mia prima scena lemon!!! Orgoooooglio! A detta di molti, "Back to home" è il mio capolavoro sommo. Fermo restando che secondo me questa ff (sempre con la scarsa modestia che mi contraddistingue) è bellissima (^_^), non me la sento però di dire che sia la mia migliore (insomma... e "Brothers...?"???). Però mi piace. Mi è piaciuto soprattutto il modo in cui sono nate le coppie, in maniera del tutto casuale ^_^ All'inizio questa doveva essere una ff esclusivamente MiyuXKanata, ma ad un certo punto mi sono accorta che Momoka+Lou ed Akira+Nozomu erano nate così, senza che me ne accorgessi, crescendo e diventando bellissime ^_^ Ed è così che due delle coppie arrivano al matrimonio ed una lo salta per un pelo...^.^
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4° capitolo
Giornata tipo di un disoccupato giapponese


- Sayonji, allora, cosa hai intenzione di fare?
- E lo chiedi a me? Dannazione, Cris mi ci hai trascinato tu in questa assurdità... e poi io non sono pratico di queste cose...
- Si, si, certo...
Stavano girando in quel supermercato da quasi due ore, ed ovviamente non avevano trovato la benché minima idea per quello che avrebbero dovuto preparare quel giorno. Cris aveva dichiarato con autorevolezza che non sarebbe dovuta essere né una cena troppo semplice, né troppo complessa, anche perché poi ognuno se ne doveva tornare a casa propria in macchina, ed una cena molto pesante avrebbe potuto causare improvvisi e pericolosi colpi di sonno. Troppo semplice non poteva essere nemmeno. Cosa avrebbero dovuto preparare? Cotoletta e purè di patate per tutti gli invitati? No... che figura ci avrebbero fatto? Soprattutto con Miyu che tornava dall'America... Ovviamente questo era il ragionamento di Cris. Per quando riguardava Kanata, secondo lui si sarebbe potuto mangiare anche un uovo alla coque per ciascuno. Detto in confidenza, tutto il fatto di dovere organizzare, ripulire, preparare, addobbare, gli dava sui nervi come poche cose. Non era abituato a tutto questo casino, la sua vita era sempre così piatta e monotona! Alle dieci circa, sveglia. Colazione con caffellatte e fette biscottate, poi lunga passeggiata in bicicletta, per tenersi in allenamento. All'una si va a prendere Santa alla carnezzeria (perché è qui che l'ho fatto lavorare, in carnezzeria, al povero Santa... d'altronde non è che possono essere tutti avvocati, fisici e banchieri, no? NdLisa) e poi Cris all'istituto, e si va a pranzo. Di pomeriggio si pulisce l'esterno del santuario e si accolgono i fedeli (di una religione di cui Kanata sembra fregarsene... NdLisa), e poi ci si gratta la pancia per il resto del tempo. Di sera, per cena una pizza o un panino, o ramen precotti, a scelta, un film e poi a nanna, che si è gia stanchi. Era questa la sua giornata! Come pretendevano gli altri di sconvolgerla a proprio piacimento? Certe cose dovrebbero essere illegali... Ed in più l'euforia di Cris ci metteva il carico da undici! Ogni volta che Cris esternava quanto fosse felice all'idea di dare questa festa, lui si sentiva un pochino più stanco e stufo.
-A h! Ho trovato! Ascolta il menu...: per antipasto hiya-yakko e onigiri. Primo tonjiru, che cosi ci fa anche da secondo, e poi un po' di kohii zeri, cosi ci prendiamo anche il caffe nello stesso tempo. Ti va bene?
- Fai tu Cris, a me va bene tutto...
- Ok! E' deciso allora! Perfetto!!! Faccio così, preparo tutto a casa mia e poi te lo porto, ok?
- Va bene...
- Ah, come sono felice!!! Bè se hai da fare puoi anche andare, basto io per fare la spesa! Anzi, fai cosi, vatti a cercare un lavoro! Non vorrai mica fare brutta figura davanti a Miyu! Lo sai che lei lavora come fisica alla NASA? Kanata! Kanata! Mi vuoi ascoltare??? Ah! Che rabbia che mi fa!
Cris si voltò, facendo ondeggiare la gonna del vestito azzurro che indossava ed i suoi biondi capelli, dopodichè si dedicò a recuperare i vari prodotti che le sarebbero serviti per la cena. Kanata, per conto suo, se ne stava tornando a casa sua. Tutti i discorsi di Cris gli avevano fatto venire il mal di testa. Uscito dal supermercato, inspirò a fondo e fece mente locale. Dunque, casa sua era... di là. Cominciò ad avviarsi in quella direzione. Ed accidenti! La cosa che più detestava era camminare a piedi. Perché? Era costretto a pensare e riflettere. Sulla bicicletta si prendeva il vento in faccia e non pensava a nulla. Invece così... camminando... Miyu... Kanata sgranò gli occhi. Come mai gli era venuto in mente proprio quel nome? Stavano succedendo troppe cose, troppo in fretta! Kanata dubitava di riuscire a gestire la situazione. Il ritorno di Miyu, la festa, il BISOGNO di trovarsi un lavoro... non bisogno economico, ovviamente... per i soldi non c'erano problemi... ma la sua vita era troppo vuota! Effettivamente temeva un po' il confronto. Con Miyu, intendo. Non crediate che non gli interessasse... Tse, Kanata poteva capire quanto fosse incoerente, e falso e si sarebbe preso a schiaffi più volte, per molte frasi dette quasi inconsapevolmente. Non l'aveva fatto solo perché pensava fosse una cosa stupida, prendersi a schiaffi da soli. Quando vivevano insieme ci pensava Miyu, di tanto in tanto, a dargli dei bei ceffoni terapeutici, che gli facevano sempre capire se aveva esagerato o no. Ovviamente, Kanata si rendeva perfettamente conto di quanto facesse imbestialire Cris, col suo atteggiamento. Ma non poteva farci assolutamente niente. Un po' perché era questo il suo carattere, un po' perché si divertiva come un idiota a farla arrabbiare in quella maniera, ed un po' perché farsi odiare era l'unico modo per tenerle lontane. Tutte. In generale. L'aveva fatto sempre. Cercare di essere il piu sfuggente possibile, il piu sgarbato, il piu odioso e menefreghista possibile era un modo per tenere lontane donne che non voleva affatto. Si era sempre comportato cosi. Con Miyu particolarmente, e da quando lei era andata via aveva preso a tagliare definitivamente i rapporti con donne che non fossero Cris o Momoka, che comunque rimaneva una "ragazzina" diciottenne, quindi non avrebbe mai potuto concludere niente con lei. Certo, Momoka... Kanata penso che, col senno di poi, se lui avesse avuto la stessa età di Momoka sicuramente con lei ci avrebbe provato. Erano tutti cresciuti e cambiati, ma la piccola Momoka lo era particolarmente... I capelli castani adesso erano lunghi alla vita, e mantenevano sempre quell'arricciatura naturale alle punte. I grandi occhi marroni erano ancora uno specchio in cui ci si poteva guardare, ed il fisico era abbastanza sviluppato, piantato su un corpo snello. Anche il suo atteggiamento era molto maturato (Ovviamente... che credevate che avesse ancora l'atteggiamento di una bimbetta di quattro anni? Sono passati BEN quattordici anni da quando finisce la prima serie di UFO Baby! NdLisa), ed anzi sarebbe stato preoccupante il contrario... Ma Kanata non voleva pensare a Momoka, che diavolo stava facendo? Si guardò intorno. Così immerso come era nei suoi pensieri era arrivato in un posto per lui praticamente sconosciuto.
- Serve aiuto?
Kanata conosceva quella voce... accidenti... ma...? Si voltò velocemente. Davanti a lui si parava una ventiseienne dai lunghi capelli scuri, bellissima. Un volto inconfondibile.
- AKIRA!!!
Il ragazzo si sentì preso dall'entusiasmo come non lo era da molto, moltissimo tempo.
- Che diavolo ci fai qui? Sei tornata dall'America?
- Si! Esattamente stamattina! Ma dimmi, come stai tu? E Miyu?
Akira non mancò di notare la momentanea nube oscura che passò sugli occhi di Kanata.
- Miyu è partita... da molto, molto tempo...
- Ah, già scusami! Sono un'idiota, devo aver letto qualche articolo su di lei in America, oltre ad averla vista in tv di tanto in tanto... adesso lavora alla NASA! Ne ha fatta di strada la ragazza!
- Eccome...
Kanata non si sentì di risponderle in nessun altra maniera.
- Ascoltami, tu che fai per vivere?
- Io? Momentaneamente sono disoccupato per scelta...
- Ma davvero? E quando conti di trovarti un lavoro? Ti sei poi laureato oppure no?
- Si, in medicina...
- E allora? Ci sono concorsi per posti di lavoro negli ospedali anche in questo momento!
- Si lo so... è che ogni volta che penso al lavoro mi viene una tale stanchezza...
- Al solo pensarci?
- Esatto...
Akira scoppio in una grossa risata divertita.
- Sei diventato proprio un nullafacente, eh?
- Che ci vuoi fare... tu invece? Di che ti occupi?
- Non ci crederai...
- Avanti, dimmelo!
- Sono una modella.
- Bè, era facile immaginarlo, con un corpo ed un viso come i tuoi...
Lei arrossì un poco.
- Non mi adulare...
- Ma no... senti, rimani per molto?
- Purtroppo no, solo per il tempo di un servizio fotografico che devo fare qui con un altro modello. Secondo un sondaggio io e lui siamo i piu amati modelli del Giappone, e ci vogliono far fare un calendario insieme...
- Ma dai! Un calendario in coppia! E chi è il fortunato?
- Tale Nozomu Hikarigaoka... ho visto qualche foto, ma non lo conosco...
Kanata sentì nascere dentro di sè una forte ondata, di una strana sensazione... l'onda sali dal suo stomaco al suo cuore, al suo collo, quasi soffocandolo e poi alla sua bocca, per poi essere espressa a voce dalle sue labbra.
- HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA! Quell'Hikarigaoka? Non ci posso credere! Hahahahahaha! Era in classe con me alle medie! Poi ne ho perso le tracce! Ecco perché! Era andato a fare il modello!!! Hahahahahahaha!
- Kanata, non è certo da te ridere a questa maniera!
- Scusami, e che è proprio assurdo! Ti avverto ti regalerà un sacco di rose.
- Davvero? Allora è gentile!
- No, soffre di una specie di complesso secondo il quale lui deve essere amato da tutti, se no non è soddisfatto... devi perdonarlo, è pazzo...
Anche Akira rise di gusto. Poi a Kanata arrivò il lampo di genio.
- Ascoltami, domani sera Cris da una festa a casa mia, vuoi venire?
- Davvero? Fantastico! Chi ci sarà?
- Dunque, io, Cris con suo cugino e la sorella di lui, Santa e pare che Miyu torni dall'America per partecipare... se verrai anche tu mi sentirò meglio!
- Ma davvero? Non vorresti rimanere solo con Miyu?
Disse lei maliziosamente. Kanata arrossì leggermente.
- M-Ma cosa stai dicendo? Non ci tengo proprio a rimanere in intimità con quella!
- Ma io non parlavo mica di "intimità"... sei tu che ci hai pensato subito... cosa dovrei pensare io adesso?
- Assolutamente nulla. Basta parlare di queste sciocchezze, voglio tornare a casa mia!
Kanata si voltò, per non doverla più guardare in faccia mentre il suo viso diventava di un altro colore.
- Bè, allora ti saluto! Io vado agli studi!
- Ok ciao!
Disse lui salutandola con la mano mentre già si avviava verso casa.
- Ciao!
Lei sorrise e si voltò. Ma lo richiamò subito.
- Kanata! Aspetta!
Lui si voltò preoccupato.
- Cosa?
- Domani... ci sarò!
Kanata sorrise e se ne andò. Anche lei, ormai si stava facendo tardi.

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