Serie: UFO Baby
Genere: Romantico/Drammatico/Comico
Pairings: MiyuXKanata, MomokaXLou, AkiraXNozomu
Rating: NC17
AVVISI: Angst, Lime.
- Da quanto Lou è andato via, Kanata e Miyu non si sono più rivisti. Un giorno, quattordici anni dopo, Cris organizza una rimpatriata fra i vecchi compagni. Miyu perde l'aereo per il ritorno a casa, e decide di rimanere a casa Sayonji. Però, durante la notte, i due riceveranno la visita di uno strano quattordicenne biondo. Chi è? E cosa nasconde?
Commento dell'autrice: La mia prima fanfiction su UFO Baby! La mia prima fanfiction divisa SERIAMENTE in capitoli! La mia prima fanfiction NC17! La mia prima scena lemon!!! Orgoooooglio! A detta di molti, "Back to home" è il mio capolavoro sommo. Fermo restando che secondo me questa ff (sempre con la scarsa modestia che mi contraddistingue) è bellissima (^_^), non me la sento però di dire che sia la mia migliore (insomma... e "Brothers...?"???). Però mi piace. Mi è piaciuto soprattutto il modo in cui sono nate le coppie, in maniera del tutto casuale ^_^ All'inizio questa doveva essere una ff esclusivamente MiyuXKanata, ma ad un certo punto mi sono accorta che Momoka+Lou ed Akira+Nozomu erano nate così, senza che me ne accorgessi, crescendo e diventando bellissime ^_^ Ed è così che due delle coppie arrivano al matrimonio ed una lo salta per un pelo...^.^
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2° capitolo
LUI, ovvero Il raduno- parte seconda


- Ciao Sayonji, come stai oggi?
- Mi annoio, come al solito.
Cris fece una faccia imbronciata.
- Ma perché non ti cerchi un lavoro? Anche se ti sei laureato in medicina non è mica necessario che tu faccia il medico! Puoi fare qualunque cosa tu voglia! L'importante è che tu non stia qui a grattarti la pancia tutto il tempo!
- Sei venuta fin qui solo per farmi la predica? Guarda che non ho più tredici anni...
- La mentalità è ancora quella però, mi pare...
- Ne hai di tempo da perdere tu, vero?
Il sorriso ironico di Kanata le dava sui nervi adesso come non aveva mai fatto. Col tempo, Cris aveva cominciato ad accorgersi che il mondo era pieno di bei ragazzi, e più che passare la vita dietro uno che non la filava, aveva deciso di lasciarlo perdere. Anzi, gli stessi atteggiamenti, lo stesso modo di fare che in fanciullezza la affascinava tanto di lui, adesso glielo faceva quasi odiare. E lei stava davvero cominciando ad irritarsi.
- Guarda che io all'istituto sono molto occupata! Ho sacrificato del tempo per venire a parlarti, quindi ho perso soldi, che mi verranno detratti dallo stipendio perché ho fatto ore in meno, capito? Ma mi sembra uno spreco anche questo...
Cris cominciò ad alzarsi. L'istituto di bellezza non andava avanti senza di lei, che era l'unica parrucchiera. A proposito dei suoi capelli anche lei aveva apportato a se stessa qualche modifica. Per prima cosa si era fatta bionda. Aveva sempre detto di odiare i suoi capelli rossi. Non lo sopportava come colore. Perciò appena finiti gli studi di apprendistato al Fashion Hair, istituto dove lavorava tutt'ora, per prima cosa aveva tinto i capelli di biondo. Che non le stava per niente male. Poi aveva eliminato quella frangetta infantile ed aveva lasciato la fronte libera. I capelli poi erano sempre lunghi e mossi, e li portava sempre appuntati dietro, come quando era una ragazzina. Era sempre stata una bella ragazza, ed il suo fascino non si era certo esaurito!
- No, avanti, non fare così!
La fermò lui.
- Io stavo scherzando... su... pace?
Quando sorrideva in quel modo... si, era vero, non avrebbe dato più tutto per averlo come quando era una ragazzina, ma ogni volta che non era insopportabile Cris si ricordava perché l'aveva amato, al tempo.
- E sia...
Si sedette di nuovo sulla poltrona nel salotto.
- Allora, volevi dirmi che...?
- Ah, si!
Cominciò lei entusiasmandosi all'istante.
- Ti ricordi dell'ultimo discorso che abbiamo fatto per telefono?
- Ah, Cris! Hai ancora in testa quell'idea assurda?
- No, non è assurda!!! Dai, sarà divertente! E poi saremo solo noi vecchi amici!
Appunto, era questo che lo preoccupava... ma questo non ebbe il coraggio di dirlo alla raggiante Cris che gli si parava davanti. Eppure Kanata aveva un'ombra nel cuore. Sapeva che LEI se n'era andata, probabilmente non sarebbe venuta... ripensò all'ultima discussione che aveva avuto con Miyu. Improvvisamente, si dovette massaggiare la guancia destra... il ricordo di quello schiaffo gli aveva fatto riaffiorare il dolore. E non parlo solo di quello fisico.
- Lei verrà?
Avevano smesso di chiamarla per nome già da un po' di tempo. Chissà poi per quale motivo... Adesso quando c'era da parlare di Miyu la si chiamava sempre con un distaccato lei. E quando fra loro si diceva "lei" era certo che stessero parlando proprio di LEI. Ogni tanto Momoka la chiamava ancora per nome, ma solo raramente. Più Kurita la chiamava Miyu. Molto spesso. Evitava di chiamarla solo "lei". Bè, ognuno ha le sue fissazioni. "Ah, sai ho letto un articolo che parla di LEI sul giornale", oppure "LEI non ha ancora chiamato...". avevano aspettato una sua chiamata per quattordici anni. Per quattordici, lunghissimi anni LUI aveva aspettato una sua chiamata, che non era mai arrivata, logicamente.
- Si, MIYU verrà.
- Abbiamo ricominciato a chiamarla col suo nome, vedo...
Il sorriso che risalì alle labbra di Kanata innervosì parecchio Cris.
- SI. La cosa ti dà fastidio?
Anche lui si innervosì.
- ASSOLUTAMENTE no...
Disse cercando di mantenere un'aria strafottente. La cosa gli riusciva malissimo, tra l'altro. Cris si alzò in piedi.
- Ok... ho promesso a Sugita (Che sarebbe il suo capo al Fashion Hair NdLisa) che sarei tornata lì alle cinque... ti saluto...
Lo guardò in viso e poi si guardò intorno, come a cercare un punto preciso, che finalmente poi trovò.
- E vedi di togliere quella cosa, prima della festa... non vorrai risvegliare ricordi commoventi a tutti, vero? Deve essere una festa allegra, non all'insegna del piagnisteo...
Kanata le sorrise imbarazzato, e poi si volse a guardare nel punto in cui Cris aveva guardato andandosene. Un enorme fotografia in cornice stava appesa al muro. Raffigurati al suo interno, su quel foglio che poteva solo lasciare immaginare il calore e la felicità che in quel momento si provava, una ragazza bionda, un ragazzo castano, una ragazza dai capelli rossi, un bimbo biondo ed uno strano incrocio fra un cane ed un gatto. Miyu, Kanata, Cris, Lou e Baumiao. Kanata sorrise mentalmente, mentre all'apparenza manteneva la solita espressione indifferente, che con gli anni non era passata. Era rimasto uguale a come era all'epoca della foto. Ovviamente più alto, e con un fisico più maturo. E gli occhi più profondi anche. Erano diversi. In quegli occhi era racchiusa tutta la sua maturità ed il suo senso di responsabilità. Cercò di immaginare come sarebbe potuta essere LEI. Accidenti... ancora non riusciva a chiamarla per nome... forza dell'abitudine, immaginò. Lasciò perdere l'immaginazione, in cui non era mai stato bravo. Pensò invece a cosa avrebbe dovuto fare vedendola. Abbracciarla? Essere affettuoso? Oppure distaccato? Bah... ci avrebbe pensato durante la notte... tolse la foto dal muro dove era appesa e la sostituì con un quadro astratto, andandola poi a nascondere in camerino.
- Ho bisogno di un bagno...
Disse. Quella notte, Kanata non riuscì a dormire.

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