Genere: Introspettivo, Commedia.
Pairing: Nessuno.
Rating: PG-13.
AVVISI: OC, What If?.
- I Muse sono persi nelle campagne del Devon e stanno registrando il loro nuovo album di studio. Il problema è che nessuno può esserne davvero sicuro, ed ecco perché Edgar Bronfman Jr., CEO della Warner, invia il proprio figlio in Inghilterra perché possa accertarsene al di là di ogni ragionevole dubbio...
Commento dell'autrice:
Ovvero: parto plurigemellare di una fanfiction travestita da originale travestita da fanfiction, in cui nulla è ciò che sembra, tutto è storicamente documentato ma slittato avanti o indietro nel tempo in favore dei bisogni dell’autrice e c’è un unico OC, e non si tratta del protagonista.
Vorrei poter dire poco, di questa storia, e non annoiare i poveri lettori che hanno già fatto un considerevole sforzo ad arrivare fin quaggiù senza demordere nonostante i copiosi sbadigli, ma il giorno in cui mi riuscirà di essere breve e sintetica probabilmente cadranno le stelle ed avrà inizio la fine del mondo, perciò tolleratemi e continuate a volermi bene anche se mi preferireste maggiormente grafo stitica.
Dunque, l’idea per questa storia nasce nel momento in cui i Muse decidono di condividere parte del loro processo di registrazione. Se vi siete chiesti se le pecore, le mucche, le galline e gli schiocchi di dita nel cesso fossero finti o veri, ecco, un buon 50% di ciò che ho scritto (
pecore e
schiocchi) sono assolutamente reali. Per il resto ho inventato, ma voi capite bene che, se possono essere veri i primi, hanno buone probabilità d’essere veri anche i secondi, pure se i Muse non li hanno condivisi con noi XD
Poi. Benjamin. Dunque, Benjamin Bronfman, conosciuto dai più come Ben Brewer (che poi è il cognome della madre), voce/chitarra dei The Exit ed attuale fidanzato di M.I.A. nonché padre di suo figlio (Ikhyd Edgar Arular Bronfman <- ripetete dopo di me, tutte in coro: WTF?), esiste, naturalmente, sul serio. È il più grande fra i figli di Edgar Bronfman Jr., CEO della Warner. I miei piani iniziali non comprendevano l’utilizzo di quest’uomo, nel senso che volevo un OC che fosse il figlio di qualche pezzo grosso della Warner e che andasse a monitorare i Muse, tutto qui XD Poi, mentre mi perdevo nelle solite ricerche con le quali porto avanti le RPF, e che mi portano sempre a scoprire cose assurde, mi sono affezionata a quest’uomo dai millemila figli (parlo di Edgar) ed ho voluto fosse lui il mio pezzo grosso. Ben, poi, aveva l’età perfetta per essere il manager di produzione che mi serviva, e quindi, senza pensarci nemmeno due volte, ho finito per usarlo XD Vanessa ed Hannah sono davvero le sue sorelle e tutti e tre sono figli dell’ex-moglie di Edgar, Sherry. Non so nemmeno perché vi sto dicendo tutto questo, sono quasi sicura che non ve ne freghi un accidenti XD Ma io mi diverto moltissimo quando posso pucciare roba vera al 100% nelle fanfiction, quindi volevo condividere. Anche se poi qui non è proprio tutto vero al 100%, perché al momento in cui scrivo Ben è già frontman dei The Exit dal 2000, mentre qui viene ritratto come un nerd sfigatissimo che comincia a cantare solo in seguito all’esperienza coi Muse =P L’unico OC della storia è Stephanie. Ed io le voglio intimamente bene XD
Inizialmente non doveva essere una fanfiction epistolare, ma durante la stesura mi sono resa conto dell’inoppugnabile evidenza per la quale potevo continuare con la narrazione normale e scrivere sessanta pagine di storia nel tentativo di renderla credibile a livello crono-narrativo (se ciò che sto dicendo ha un senso), oppure potevo ripiegare sulle mail allo “scricciolo” e sperare che il buon Dio (del fangirling) me la mandasse buona. Spero l’abbia fatto XD
No, non sono mai stata né a Teignmouth né a Como, me ne strafrego e per tutto ciò che ho detto delle due cittadine mi sono basata sulle foto che ho visto e sulle sensazioni che le immagini mi hanno comunicato. Punto. Non intendo farvi vedere le foto che ho usato, googlate le due cittadine e verranno fuori da loro XD Oh.
Il cappellino di Matt
esiste davvero. Nessun animale è stato maltrattato per la realizzazione di questa fan fiction :D Qualche autrice sì, però XD (La sottoscritta, nel caso sorgesse il dubbio).
PS. Scritta per lo Spring Party ’09 di
Fidelity, secondo il regolamento del quale la fanfiction doveva rifarsi alla quote di Kitchen di Banana Yoshimoto “
Nel flusso indefinito degli eventi e degli stati d'animo, gran parte della storia è incisa nei sensi.”, e che qui è presente all’interno della storia sulle labbra di Stephanie.
Scritta altresì per la challenge Temporal-mente di
Criticoni. Il tema di riferimento ("
It´s like a multicoloured snapshot stuck in my brain”, tratto dalla splendida It Takes A Fool To Remain Sane dei The Ark), è qui presente nel momento in cui Ben descrive ad Hannah il lungomare di Teignmouth, utilizzando le parole “
È un fotogramma multicolore che mi porterò dietro a lungo”.