Genere: Romantico
Pairing: SanXAshitaka, KayaXAshitaka
Rating: PG13
AVVISI: Spoiler, Incompleta.
- Sono passati due anni dal termine dell'avventura che ha coinvolto tutti i protagonisti, Ashitaka vive poco lontano dalla città del ferro. Lui e San non si sono più visti, finchè un giorno lui non cade in una misteriosa malattia. Cosa lo aiuterà a guarire?
Commento dell'autrice: Inserirò un mio commento quando avrò concluso la storia è_é
All publicly recognizable characters, settings, etc. are the property of their respective owners. Original characters and plots are the property of the author. The author is in no way associated with the owners, creators, or producers of any previously copyrighted material. No copyright infringement is intended.
The Power Of Love
7° capitolo
Per Ashitaka


Si guardarono a lungo negli occhi, dopo che San ebbe finito di parlare. Aveva esposto la situazione con dovizia di particolari – almeno, di tutti quelli che conosceva – e Kaya era rimasta ad ascoltare in religioso silenzio senza interromperla mai, limitandosi a far brillare gli occhi – involontariamente? – ogni volta che Ashitaka veniva nominato.
- Così tu mi stai chiedendo di venire con te in un luogo sconosciuto per salvare la vita di mio fratello.
San si mostrò stupita.
- Non sapevo che lo fosse.
- Non lo è, infatti.
Un attimo di smarrimento e comprese.
- Allora non avrai nulla in contrario a venire.
- Dipende. Tu chi sei per lui?
San spalancò gli occhi.
- Che vuol dire questa domanda?
Kaya le fece correre gli occhi addosso per molti minuti, prima di soffermarsi definitivamente sul medaglione di cristallo scuro che lei stessa aveva donato ad Ashitaka il giorno della sua partenza, e che ora si ritrovava inspiegabilmente al collo della giovane di fronte a lei.
- Vuol dire che prima che lui fosse colpito dalla maledizione e se ne andasse, io tenevo molto ad Ashitaka.
- E adesso non tieni più a lui?
- Ero la sua promessa sposa. Quello… - disse indicando il gioiello, - è un regalo mio.
San sostenne lo sguardo duro della sacerdotessa. Poi, lentamente, portò le mani sulla nuca e sciolse il nodo che teneva legata la collana, sfilandola poi e lasciando che il freddo cristallo le scivolasse sulle clavicole, nel silenzioso tentativo di mantenere più a lungo possibile il contatto con l’oggetto.
Separarsene le stava facendo più male del previsto. Non se l’era mai tolto, in tutti quegli anni lontana da Ashitaka e, per quanto potesse sembrare una cosa stupida, le era sempre sembrato che contenesse tutto l’amore del ragazzo nei suoi confronti, e che col tempo si fosse riempito anche dell’amore suo verso di lui.
E adesso veniva a sapere che altro non era che un regalo della sua antica promessa?
Il cristallo le bruciò addosso e lei lo allontanò definitivamente da sé, porgendolo con gesto deciso alla miko.
- Allora questo è tuo.
- Tienilo pure. Ti è stato addosso per troppo tempo, ormai non significa più niente di ciò che era.
San lo guardò con attenzione. Già non lo sentiva più tanto suo.
- No, vuol dire ancora tutto. Tienilo.
**

Per Ashitaka, e solo per Ashitaka, adesso doveva andare.
Si recò frettolosamente dall’anziano capovillaggio, che la accolse senza farla attendere un minuto.
- Giovane Kaya, ditemi pure.
- Anziano, chiedo il permesso di allontanarmi dal villaggio.
I lineamenti dell’uomo trasmutarono, trasformandosi da dolci a spaventati ed ansiosi.
- Ma… perché?
- La ragazza che abbiamo accolto ieri notte ha portato notizie meravigliose e sconfortanti allo stesso tempo. Anziano, il principe Ashitaka è ancora vivo, ma bisognoso d’aiuto. Pare sia affetto da una misteriosa malattia che lo sta portando alla denutrizione. Ma sono convinta di poterlo salvare, se…
- Come potete, in cuor vostro, prestare fede alle parole di una vagabonda qualsiasi venuta da chissà dove? – protestò agitato il capo villaggio, gesticolando, mentre il viso si faceva rosso dalla rabbia.
- Avete ragione, forse è una mossa avventata. Ma sapete bene anche voi… - e lo sguardo si fece severo e penetrante, nell’affondare in quello dell’anziano, - che nessuna miko e nessun capovillaggio possono sostituire, in una comunità, la presenza del suo principe. E quindi… se una possibilità c’è di trovare Ashitaka…
L’uomo fissò a lungo il pavimento, gli occhi semichiusi, a ponderare la situazione.
- D’accordo. – concluse infine, - Ma a patto che al vostro ritorno portiate con voi anche lui. O il viaggio sarà stato vano.
Kaya annuì, e dopo un breve inchino lasciò la capanna.
**

Le due ragazze a cavallo viaggiavano già da qualche ora, ed il sole moriva dietro le montagne all’orizzonte, quando Kaya ruppe il silenzio.
- Esattamente quanto dista questo villaggio?
- Non è un villaggio.
- …come?
- Effettivamente quando abbiamo parlato non ti ho detto tutto. Diciamo che ho… tralasciato dei particolari.
- Spiegati.
- Ashitaka vive in una capanna vicino alla città del ferro.
La giovane sacerdotessa ebbe un sussulto, e guardò San.
- Eboshi…?
- La conosci?
- Ne ho sentito parlare. È lei, no?, la Signora del Ferro.
San annuì silenziosamente, prima di procedere.
- Lì vicino vive Ashitaka. Ai margini… della Foresta Sacra.
Il secondo sussulto quasi la costrinse a fermare la cavalcatura.
- Ti prendi gioco di me.
- No.
- Quello è un luogo sacro. Ashitaka non potrebbe averne accesso impunemente, a meno che non sia protetto da una qualche divinità, o da qualcuno alla divinità caro…
San esitò un po’ prima di proseguire il racconto.
- La maledizione di Ashitaka è guarita. È stato il Dio Cervo a salvarlo.
- Il Dio Cervo…
Adesso capiva molte cose. Era proprio vero, Ashitaka era stato destinato ad andare lì e rimanerci. Destinato dal Dio stesso.
- Dunque, - concluse San per rispondere alla domanda iniziale, - ci vorranno circa quattro giorni di viaggio.
Kaya assentì lentamente, spronando il suo stambecco ad accelerare l’andatura. Quando fu qualche metro avanti a lei, San seguì il suo esempio.

back to poly

Vuoi commentare? »





ALLOWED TAGS
^bold text^bold text
_italic text_italic text
%struck text%struck text



Nota: Devi visualizzare l'anteprima del tuo commento prima di poterlo inviare. Note: You have to preview your comment (Anteprima) before sending it (Invia).