THE BEST WAY TO REACH A BOY’S HEART
(IS THROUGH HIS BOYFRIEND’S ASS)

atipico manuale di istruzioni in dodici punti

iii.
Non è ben chiaro come riescano a raggiungere la camera da letto – non è ben chiaro neanche di chi sia, la camera da letto – ma la verità è che, anche se non lo ammetterebbero mai ad alta voce, entrambi sanno benissimo con chi quella camera da letto sia stata raggiunta. Blaine sa che c’è Dave Karofsky dietro ai vestiti che sta artigliando e cercando di strappargli di dosso in quel momento, e Dave sa che sono di Blaine Anderson le labbra che continua a baciare e mordere come se non riuscisse ad allontanarsene neanche obbligandosi.
C’è qualcosa di estremamente contorto e sbagliato in quello che stanno facendo, qualcosa di ben più grave e sporco di un semplice tradimento, perché anche se non hanno proprio voluto trovarsi insieme in questa situazione sono entrambi convinti che debba esserci un motivo, a livello di ordine cosmico delle cose, per cui invece ci sono finiti proprio loro, e non Puck e Finn, e non Rachel e Quinn, e non Santana ed Artie e via così. Sono loro, loro due, ed ha senso, ed è spaventoso che ne abbia.
Blaine geme, inarcandosi sul materasso mentre le mani di Dave esplorano il suo corpo con la goffaggine e la curiosità tipiche di chi non ha mai toccato niente di simile al di fuori di se stesso, e Dave ringhia di gola, confuso ed estasiato, quando Blaine solleva il bacino e si sospinge velocemente contro di lui. La frizione lo manda fuori di testa, la voglia di sentirlo stringersi attorno a sé è talmente sconosciuta e misteriosa da sembrare quasi una pulsione inconscia, e Dave la segue, chiudendo gli occhi e fingendo di essere ubriaco a sufficienza da potersi svegliare l’indomani mattina senza ricordare più niente.
Non è fortunato abbastanza.