LOVEGAME

a game with no name

A volte, il sesso è frenetico, brusco, perfino violento. Ritorna quello che era quando per la prima volta Davide e Mario hanno posato gli occhi su Mattia ed hanno capito di desiderarlo entrambi. Prima che ci si mettessero di mezzo i sentimenti, il tempo e la distanza a complicare tutto, c’era solo desiderio, puro, concentrato, al quale era facile abbandonarsi e dare sfogo.
Ogni tanto, il sesso fra loro torna quella cosa lì. Non sempre, ma ogni tanto, solo a volte, ecco, vogliono semplicemente toccarsi, prendersi, ed in quelle occasioni si limitano semplicemente a spegnere il cervello e lasciare che la marea li porti dove preferisce.
Davide stringe le mani attorno ai fianchi forti di Mattia, che nasconde il viso contro il cuscino in un disperato tentativo di arginare il fiume di gemiti che gli scorre indomabile fra le labbra mentre Davide si spinge sempre più velocemente dentro di lui. L’aria si riempie del suono osceno che le loro pelli producono collidendo con forza ogni volta che si muovono, e poi la tensione accumulata nel bassoventre di Davide esonda, e lui si lascia andare ad un gemito gutturale mentre viene dentro il corpo di Mattia, che ha appena il tempo di sollevare il viso dal cuscino prima che Mario lo afferri per le spalle e lo stenda sul letto, sollevandogli le gambe fino ad issarle sulle proprie spalle.
Entra dentro di lui in un colpo netto, e Mattia getta indietro il capo in un grido quando sente le dita forti di Mario chiudersi attorno alla sua erezione e masturbarlo fino all’orgasmo.
Rintontito, resta lì disteso, gli occhi fissi sulle linee tesissime dei muscoli di Mario fin quando anche lui non viene, abbattendosi sul materasso al suo fianco, esausto.
– Minchia. – si limita a commentare, sconvolto. E non c’è altro da dire.

continua...