Genere: Introspettivo.
Pairing: Kaworu/Shinji, Shinji/Asuka.
Rating: PG-13.
AVVERTIMENTI: What If?, Angst, Het, Slash, Flashfic.
- "La prima volta, Shinji non è nemmeno riuscito a salire sull’Eva."
Note: Dunque, questa storia - che volevo scrivere già da più di una settimana e che la Notte Bianca mi ha dato la possibilità di portare a termine - prende spunto da una serie di speculazioni della quale la Caska mi ha resa partecipe mentre rewatchavo tutta la serie di Evangelion e tutti i film ad essa collegati, compresi i due del Rebuild. Di base, si ispira alla possibilità che in realtà il Rebuild non sia una riscrittura, ma un seguito, dal momento che l'ipotesi di base sarebbe che, dopo il Third Impact in EoE, il tempo si sia "resettato" e sia tornato indietro, ricominciando tutto da capo, perché tale è il patto che Gendo e gli uomini della Seele hanno stipulato con Lilith nel tentativo di riuscire, prima o poi, a portare a termine il Progetto per il Perfezionamento dell'Uomo. Va da sé che, se non avete visto con attenzione tutto ciò che riguarda Evangelion, probabilmente questa storia vi prenderà appena un peletto alla sprovvista XD
Il prompt al quale mi sono ispirata, come già detto, appartiene alla VI Notte Bianca, ed è: "Some people are like violins, their whole song is beautiful but the music will always be sad."
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TIME IS ON MY SIDE

La prima volta non è nemmeno riuscito a incontrarlo. Non riesce a superare questa consapevolezza, è qualcosa che non sapeva di essere in grado di provare, e che per questo lo confonde, e che per questo lo irrita. È anche qualcosa di cui non riesce a sbarazzarsi. Anche per questo, la odia.
La prima volta non è nemmeno riuscito a incontrarlo. Anche Gendo Ikari, sebbene preferisca non pensare a se stesso come ad un comune essere umano, è soggetto agli stessi errori di tutti gli altri Lilim. Sbaglia costantemente a prendere le misure, e per questo motivo, ogni volta, fallisce.
La prima volta non è nemmeno riuscito a incontrarlo, perché Gendo Ikari ha sbagliato troppo.
La prima volta, Shinji non è nemmeno riuscito a salire sull’Eva.
*
È un errore che non si ripete, la seconda volta. Shinji sale sull’Eva, sconfigge il terzo angelo, e poi il quarto, e poi il quinto. Dalla Luna, Kaworu lo osserva. Lo ha osservato fin da quando era un bambino, lo ha osservato da prima che nascesse, lo osserva da sempre. Lo vuole da sempre.
Non sa spiegarsi il perché. Comprende bene il significato della propria missione, ma la spinta irrazionale, magnetica, che lo conduce a Shinji, è troppo forte, e proviene da troppo lontano. Per il suo spirito è una missione molto più importante, anche se non ne comprende altrettanto bene il significato.
Qualcosa va storto anche stavolta, però. Un altro dettaglio da calibrare. Ancora qualcosa da sistemare.
Asuka Soryu Langley ha i capelli rossi e gli occhi azzurri. Parla ad alta voce. C’è un pozzo nero nella sua anima. Risucchia emozioni e non ne è mai sazia. Esplode con ogni singolo movimento. Quando arriva, Shinji ne viene spazzato via. È preso in pieno dalla detonazione, stordito si aggira fra le macerie di quella che era stata la sua vita prima di lei, e si ritrova ad odiarla, si ritrova a desiderare di più.
Quando Arael la attacca, Shinji ignora gli ordini di suo padre, spezza i sigilli che trattengono l’Unità 01 e combatte per lei.
Vince.
*
Il problema va ridimensionato. Gendo Ikari prende le contromisure adeguate. I dettagli che modifica, ogni volta che il calendario torna indietro, sono talmente insignificanti che per Kaworu è un gioco divertente osservare la situazione dalla propria postazione privilegiata e cercare di individuare le differenze. Riesce sempre a trovarle, anche se spesso non abbastanza in tempo da goderne appieno, mentre osserva gli avvenimenti dipanarsi in modo radicalmente diverso a partire da modifiche tanto minuscole.
Qualcosa va storto anche questa volta. Qualcosa non funziona, nella testa di Shinji. Qualcosa che gli è stato tolto – capelli rossi, occhi azzurri, le urla e le botte e la prepotenza e la violenza con la quale Asuka rivendicava ogni centimetro del suo corpo perché fosse di propria esclusiva proprietà –, qualcosa che gli manca troppo, anche se lui non ne è nemmeno consapevole.
Kaworu lo vuole per sé. Cerca di allontanare dalla mente il pensiero che potrebbe non averlo mai.
Distoglie lo sguardo quando Leliel getta un’ombra oscura sullo 01 e lo inghiotte. Versa una lacrima quando Shinji decide che non vale la pena tornare.
*
Gendo Ikari lavora come un alchimista. Invece di aggiungere e sottrarre elementi fisici o chimici, però, aggiunge e sottrae elementi propri dell’animo umano. Affetto, disagio, allegria, paura, empatia, dissonanza, solitudine, forza d’animo.
Alla quarta volta, nel corpo di Asuka c’è molta meno Asuka di quanta non ce ne fosse all’inizio. Ce n’è un po’ di più rispetto all’ultima volta, però.
Non è ancora la quota giusta.
Quando lo 01 reclama il corpo di Shinji, durante la battaglia contro Zeruel, c’è ancora qualcosa che manca, ed anche stavolta Shinji sceglie di non tornare.
Kaworu non è ancora riuscito a incontrarlo.
*
Ci riesce, la volta successiva, ed è un’esplosione tale da riuscire a stento a mantenere le emozioni sotto controllo. Shinji è indifeso, ma c’è di più dentro di lui. È testardo, ma c’è qualcosa anche in più di questo. Qualcosa che forse solo Kaworu riesce a vedere, qualcosa che ai suoi occhi brilla con la stessa intensità di un’esplosione, qualcosa di molto simile al modo in cui deve aver brillato anche Asuka la prima volta che Shinji l’ha incontrata.
Shinji dovrebbe essere suo, Kaworu lo sa. Ma lo vuole per sé. Lo vuole per sé e non riesce a non avvicinarsi, non riesce a non toccarlo, non riesce a non cercare di annullare qualsiasi barriera che li separa, per provare a conquistarlo.
Non riesce a impedirsi di sbagliare, ed anche questa volta fallisce.
Anche questa volta, Shinji torna da lei. Kaworu, almeno, non è più lì per osservarlo mentre, seduto con lei in riva, osserva il mare tingersi di rosso e la luna sanguinare.
*
Inspira ed espira profondamente, nello sfiorare con affetto fraterno l’interno dell’entry plug del Mark.06. Non riesce a trattenere uno stupido sorriso mentre osserva la Terra girare pigramente sul proprio asse e poi, all’improvviso, fiorire in un bocciolo rosso sangue. È il segnale, finalmente il tempo è giunto.
Si solleva in volo, la Luna alle sue spalle si fa sempre più piccola, la Terra sempre più grande. Shinji sempre più vicino.
Arriva appena in tempo. Come da copione. Gendo Ikari sarà soddisfatto.
Ma stavolta a cambiare i piani di quell’uomo sarà Kaworu, e nessun altro.
Stavolta, Shinji non avrà nessun altro da cui tornare. Nessuno dentro cui scomparire. Nessuno dentro il quale perdersi.
Stavolta, finalmente, Kaworu riuscirà a renderlo felice.
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