Fanfiction a cui è ispirata: "Al sapore di limone" di Caska Langley.
Genere: Comico
Personaggi: Shinji, Toji, Kensuke.
Rating: R
AVVISI: Language, Spin-Off.
- Estate, casa Ikari, tre poveri sfigati e Marco Ferradini è_é
Commento dell'autrice: Dio mi salvi XD E’ il regalo di Natale (in ritardo, eh? O.o) per la Caska. Alla fine, è solo un piccolo omaggio a quel dannato capolavoro che è “Al sapore di limone” ù_ù Ok, lo so che è una cazzata XD Ma spero sia divertente :) Scriverlo lo è stato XD
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Teorema


Estate, pomeriggio inoltrato, caldo bestiale, tre ragazzi, una playstation e casa Ikari.
- Sei una sega, Shinji, ma neanche Aki Hinagiku riesci a conquistare?!
“Season of the Sakura” è il dating-game le cui immagini scorrono lente sullo schermo.
- Ma Aki è difficile! – si lamenta un ragazzo dai corti capelli bruni ed i grandi occhi azzurri.
- Aki te la dà senza neanche chiederglielo, è la più facile di tutte! – risponde furiosamente un ragazzo alto, dai cortissimi capelli castani ed i lineamenti duri.
- Non è vero, non è vero!
- Sì che lo è! E poi guardala, l’hai vista?, è uguale a Soryu, in tutto e per tutto, tette comprese!
- Smettila, Toji!
- Bè, ma è vero… e poi le assomiglia anche perché nemmeno da lei riesci a fartela dare…
Shinji, il ragazzo che si lamenta, si ritira in un angolo spegnendo di scatto la consolle. Toji lo segue con uno sguardo liberamente definibile come “crudele”.
Un terzo ragazzo, con gli occhiali e le lentiggini, sta in disparte, le gambe incrociate, sfoglia una rivista.
- Perché hai spento?! Erano appena finiti i tuoi venti minuti, toccava a me!
- Perché come al solito tu te ne saresti andato da qualche altra ragazza vanificando tutti i miei sforzi per conquistare Aki!
Toji si siede per terra con uno scatto, gambe e braccia incrociate.
- Sai, Shinji? Sei ridicolo! Invece di stare qui a giocare ad un dating game dovresti essere con la tua ragazza!
- Asuka era impegnata.
- Oh, immagino!
- Era impegnata, ti dico! E poi, Toji, non è vero che io e lei non facciamo niente! – dice seguendo un improvviso moto d’orgoglio e stizza.
- Ah, no?
- No!
- Ma è così che sembra. Non è vero, Kensuke, che sembra così? – chiede Toji chiamando in causa l’altro ragazzo, che annuisce mormorando “mh” senza staccare gli occhi dalla rivista che legge.
- Kensuke, non ti ci mettere anche tu, adesso!
- Hai visto, Shinji? Ho ragione io!
- Ha parlato l’esperto, adesso… non mi pare che tu con la capoclasse sia andato parecchio più avanti di me…
- S-Scherzi…? Io sono molto più avanti di te!
Shinji non risponde, volta le spalle all’amico afferrando un volumetto di Berserk dalla libreria e ficcandoci gli occhi dentro, imbronciato.
Toji resta ignorato.
- Sai cos’è, amico? Dovresti seguire i miei consigli. Soryu non resisterebbe un secondo, se seguissi me.
Shinji continua ad ignorarlo, sporgendosi verso il ventilatore per terra a pochi centimetri da lui, ed accendendolo.
- Ascolta, ascolta.
Controvoglia, Shinji ascolta.
- Tu sei un tipo molto zerbino, di tuo. Non negarlo.
Shinji stringe i pugni attorno al volumetto. Poi si ricorda che potrebbe rovinarlo, ed allenta la presa. Continua a fingere disinteresse.
- Certo, non fai nulla per farti grande e desiderabile agli occhi della tua ragazza, ma sei sempre lì pronto ad accondiscendere ad ogni suo minimo capriccio. Lei è liberissima di spogliarsi completamente nuda, agitartela a due centimetri dalla faccia e poi voltarsi e dire “va bè, per oggi non se ne fa niente”.
- A-Asuka non è così!!! – grida, impossibilitato a trattenersi oltre.
- Va bene, facciamo che non è così. Ma il risultato finale resta quello, no?, tu rimani a bocca asciutta. Eggià.
- Alla… alla fine non mi sembra che non averlo ancora fatto a quindici anni sia poi un grave problema…
- Sì, non lo è se si è ancora dei santarellini che non si sono spinti oltre il bacio, ma Shinji…
- …
Shinji trema.
- Shinji, quattro anni…!
- LO SO! LO SO, CAZZO, CHE RIPETI, DEMENTE?! – grida alzandosi in piedi e tirandogli addosso il volumetto che fino a poco prima custodiva attentamente fra le mani, - TOJI, SEI UN COGLIONE!
Senza dignità, senza freno.
Così l’ha ridotto Asuka. E non ha bisogno che glielo si ricordi una volta ogni due giorni.
A fare questo è già abbastanza brava la sua ragazza.
Giorno, dopo giorno, dopo giorno.
- Adesso calmati, amico, eh? Non è vero, Kensuke, che si deve calmare?
- Mh. – risponde lui, e continua a leggere.
- Ma che calmarmi e calmarmi! – ha le lacrime agli occhi dalla rabbia e dal fastidio, povero Shinji-kun, - Non puoi neanche lontanamente immaginare!
Crolla a terra in ginocchio.
Il povero – pff – il povero Shinji-kun.
- Dai, dai… - lo consola Toji con qualche pacca sulla spalla, - Adesso ci pensa il tuo Suzuhara-sensei ad aiutarti…
- Il mio Suzuhara-cosa? Vattene! Ho già sofferto abbastanza!
- Ma io posso aiutarti sul serio… non è vero che posso, Kensuke?
- Mh.
- Ecco, vedi? Dunque, ascoltami.
Shinji si siede per terra, raccogliendosi tutto e facendosi piccino.
Povero, piccolo, Shinji-kun.
- Il fatto è che tu la devi smettere con questo atteggiamento da servo che hai, capito? Sarebbe tutto molto più naturale se semplicemente la prendessi di peso, la gettassi sul futon e te la facessi lì, senza riguardi!
- Ma che dici, Toji?! Sarebbe capace di uccidermi, prima, durante e dopo!
- Naah, non lo farebbe, perché poi secondo me lei non aspetta altro… è vero che non aspetta altro, Kensuke?
- Mh.
- Appunto! E poi smettila di trattarla così bene! Sei troppo succube, ti dico. Mica glielo devi, di chiamarla, farle le tenerezze, invitarla ad uscire. Prova un po’ a fregartene!
- Stiamo parlando di Asuka, la conosco da quando ho memoria! Mi dici come cavolo potrei fare a… anche solo a fingere di fregarmene! Io mi stupisco ancora di come possa non avere le chiavi del mio cassetto privato ed il codice del mio conto in banca, e tu mi dici di fregarmene!
- Ma tu devi trovare il modo di farle capire chi è che comanda!
- Toji.
- Dimmi.
- Forse non te ne sei accorto, ma qui COMANDA LEI!
- Bè, ribalta la situazione, no? Sii rude e maschio! Non potrò mai dimenticare quel fatto del magazzino degli attrezzi a scuola…
- AVETE SCOMMESSO, QUELLA VOLTA! Non potrò mai perdonarvi, né tu né lui!
- Ma noi lo facevamo in buona fede! Speravamo che tu riuscissi! Vero, Kensuke?
- Mh.
- Toji, volevi scommettermi mille yen contro! Ed ora mi vieni a dare i consigli?! Lasciami solo nel mio dolore!
- Oh, adesso non fare così, dai… in fondo, ricordavo quell’episodio solo per farti capire quanto male stai messo…
- PIANTALA, SAI?! Ci sono arrivato A TANTO COSI’, quella volta, A TANTO COSI’!!!
- Sì, ma poi…
Shinji sospira, vorrebbe gettarsi giù da un ponte, ma si accontenta di sdraiarsi per terra, la testa fra le mani, guarda in basso.
- …non parliamone più, ti prego… mi sento ancora male…
Altre due pacche sulla schiena.
- Dai, Shinji! Sono sicuro che da oggi in poi, se seguirai i miei consigli, andrà tutto molto meglio. Fai come quei bravi padri di famiglia tipicamente giapponesi… tipo, entra nella sua stanza, rovesciale addosso il tavolino su cui ha posato la cena…
- …? Ma di che parli?!
- …poi dalle un bel ceffone, spogliala nuda e fattela. E non se ne parli più!
- …Toji, mi demoralizzi e basta…
- Oh, Toji. – s’intromette l’altro ragazzo, - Ma tutta questa rabbia non verrà mica dal fatto che la capoclasse continua a non dartela malgrado i tuoi ripetuti tentativi di prendertela?
Kensuke ha parlato. Soprapensiero, senza neanche alzare gli occhi dalla rivista.
Shinji, lentamente, si volta a guardare il ragazzo che, freddato, trema di paura.
- Cos’è questa storia, Toji…?
- Ma niente…! Kensuke si sbaglia! Non è vero, Kensuke, che ti sbagli?!
- Mh.
- E dunque tutto quel discorso era soltanto per una tua stupida vendetta personale contro Horaki, eh…?
- Ma… ehr… sono saggi consigli, no…? Lo sono, Kensuke?
- Mh.
- Oh, certo… dall’alto dell’esperienza… di uno… che seguendoli non è ancora riuscito a scopare neanche per scherzo!!! T’ammazzo! Vieni qui!
- N-No, aspetta, ti dico… c’è un fraintendimento…!
- IL FRAINTENDIMENTO DELL’IDIOTA CHE SEI! FATTI PRENDERE!
- Aspetta, Shinji! Ken, aiutami, cazzo!
- Mh… senti, Shinji, è interessante questa rivista… me la presti?
- Kensuke, sei un bastardo! Se esco vivo da questa stanza ti ucciderò!
- NON PARLARE E FATTI PRENDERE, BASTARDO TRADITORE!
- Lo prendo per un sì, ok Shinji? Bè, io vado, ci vediamo…
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