SHARDS

Non sai quando sia successo, e non sai dire neanche quando te ne accorgi. Probabilmente, un momento vale l’altro, e quindi tanto vale credere che stia succedendo adesso, proprio in questo momento, e che pertanto non avresti mai potuto accorgertene prima, neanche se avessi voluto.
La guardi negli occhi, e sai che lei ha smesso di crederci, o forse capisci che in realtà non ci ha mai creduto. Non ne sei stupito come vorresti, vorresti poter dire di avere il cuore spezzato, di aver visto tutti i tuoi sogni crollare a terra e infrangersi in un angolo. Vorresti, sarebbe bello, sarebbe molto poetico. Quasi ti vedi attraversare questo enorme salone immaginario, con giganteschi lampadari di cristallo che si illuminano a intermittenza, e i cocci di vetro che rimandano lampi di futuri possibili. Tu e lei e un bambino in groppa ad un enorme cane peloso, tu e lei a Natale, che riempite una piccola calza celeste di regali e cioccolatini, tu e lei a Parigi, o ad Amsterdam, o in una delle mille capitali europee che hai sempre avuto voglia di visitare e nelle quali non sei mai riuscito a mettere piede, sarebbe così bello poter dire di aver visto tutte queste fantasie spezzarsi tutte assieme in questo momento.
Ma non è così. La rassegnazione nei suoi occhi parla alla parte profonda di te che l’ha sempre saputo. La parte che non vi ha mai dato una chance. La parte che in fondo non faceva che aspettare questo momento, sì, proprio questo istante, in cui sarebbe stato facile guardarsi negli occhi ed ammettere “è finita”.
La verità è che non è facile per niente. In questo, come in qualunque altro momento.