Genere: Introspettivo, Romantico.
Pairing: Rosalia/Adriano.
Rating: PG-14
AVVERTIMENTI: Flashfic, Het, Spin-Off.
- Storia di una storia d'amore.
Commento dell'autrice: Svariati secoli fa, in occasione dell’OTWMeme, Def promptò: RP: POALS, Rosy/Adri, "La prima volta è stata l'inizio del casino. Alla seconda nessuno dei due si è più posto il problema. La terza, infine, è stata quella con tutti i crismi, in una casa vera." Abbondanti mesi dopo (aiutatemi a dire tre), comincio a sfoltire la lista di indecenze che ho da scrivere a partire da un’indecenza che tale non è (il Rodriano è praticamente il mio terzo OTP di POALS XD), approfittando del compleanno del maschio di casa =P Regalino, regalino. Spero ti sia piaciuta, piaga sociale. Passami il doc. (autocit.)
Ps. Titolo rubato a un verso di Black Gold Blues di Laura Veirs.
Pairing: Rosalia/Adriano.
Rating: PG-14
AVVERTIMENTI: Flashfic, Het, Spin-Off.
- Storia di una storia d'amore.
Commento dell'autrice: Svariati secoli fa, in occasione dell’OTWMeme, Def promptò: RP: POALS, Rosy/Adri, "La prima volta è stata l'inizio del casino. Alla seconda nessuno dei due si è più posto il problema. La terza, infine, è stata quella con tutti i crismi, in una casa vera." Abbondanti mesi dopo (aiutatemi a dire tre), comincio a sfoltire la lista di indecenze che ho da scrivere a partire da un’indecenza che tale non è (il Rodriano è praticamente il mio terzo OTP di POALS XD), approfittando del compleanno del maschio di casa =P Regalino, regalino. Spero ti sia piaciuta, piaga sociale. Passami il doc. (autocit.)
Ps. Titolo rubato a un verso di Black Gold Blues di Laura Veirs.
All publicly recognizable characters, settings, etc. are the property of their respective owners. Original characters and plots are the property of the author. The author is in no way associated with the owners, creators, or producers of any previously copyrighted material. No copyright infringement is intended.
Attenzione: questa breve storia è uno spin-off della long Puppet On A Lonely String, scritta da me medesima a quattro mani con il Def. Per quanto la stessa sia ambientata parecchio tempo prima dell’inizio della storia principale, ciò che viene narrato all’interno:
a) è spoiler;
b) non è comprensibile da chi non abbia letto la storia XD
Per tali motivi, se proprio volete dare un’occhiata qui, vi consiglio di darla prima lì. O evitare del tutto, visto quanto avreste da leggere in caso XD
La prima volta è stata l'inizio del casino. Alla seconda nessuno dei due si è più posto il problema. La terza, infine, è stata quella con tutti i crismi, in una casa vera.
Quando Adri è passato a prenderla da casa, naturalmente in ritardo, Rosalia non s’è stupita. La cosa l’ha sconvolta in modi che ancora non le sono del tutto chiari, perché per una come lei dovrebbe essere assolutamente vero il contrario – incazzarsi come una biscia se solo la si fa aspettare, visto il caratterino che si ritrova, e infatti, per dire, quando a farla aspettare è Filippo, lei per poco non lo mangia vivo – ma quando Adri l’ha chiamata al cellulare – citofono mai, meglio evitare presentazioni troppo compromettenti – avvertendola di essere per strada ma c’è traffico e comunque il mister mi ha trattenuto insomma sono lì fra una ventina di minuti fatti trovare pronta, Rosalia non ha fatto altro che sorridere, dargli giocosamente del coglione soffiando appena l’epiteto contro la cornetta del telefono e poi terminare di truccarsi sempre con quel ridicolo sorriso sulle labbra.
Mentre scende le scale di corsa, dopo lo squillo che l’ha avvisata dell’arrivo di Adri, non può che ringraziare per l’assenza di Filippo e il benedetto turno di notte che Mourinho gli ha affibbiato la settimana scorsa, su chissà che ispirazione divina. Il problema è che non saprebbe come spiegarlo, al suo coinquilino, che è innamorata. In verità non saprebbe spiegarlo nemmeno a se stessa. E dire che Mourinho l’aveva comunque avvertita – i brasiliani sono inaffidabili, tenente, sono difficili e indisciplinati – e Mourinho è una persona della quale, per motivi che non saprebbe identificare nemmeno lei stessa, si fida.
E però non c’è stato niente che tenesse, e la prima volta che ha messo gli occhi addosso ad Adri ha saputo che prima o poi sarebbe stata sua. Che probabilmente lo era già dal momento in cui i loro occhi s’erano incrociati e lui s’era inumidito il labbro inferiore, scrutandola con un misto di ammirazione e curiosità quasi analitiche, neanche stesse cercando di indovinare le forme morbide del suo corpo sotto la divisa. È stata una cosa così, una cosa di un attimo, ed ancora quando ci pensa Rosy ha i brividi ovunque.
Alla fine, tutto ciò che resta fra i pensieri un po’ confusi della ragazza, quando esce in strada ed Adri suona un paio di volte il clacson per attirare la sua attenzione dalla Mercedes parcheggiata di fianco al marciapiede di fronte, è che forse da spiegare non c’è davvero niente. C’è solo da dire.
Che la prima volta è stata l’inizio del casino, perché Adri l’ha schiacciata senza grazia contro la parete, pressando le labbra contro le sue ed insinuandosi nella sua bocca di prepotenza, senza chiedere il permesso, forse perché sapeva già di averlo, forse perché averlo non gli interessava, e a Rosalia è andata bene così.
Che alla seconda nessuno dei due si è più posto il problema, perché il sapore della lingua dell’altro e la consistenza della sua pelle sotto i polpastrelli stava diventando più di una distrazione, più di un hobby, anche più che semplicemente piacevole, ed a Rosalia è andata più che bene così.
Che la terza, infine, è stata quella con tutti i crismi, in una casa vera, e non perché Rosy l’abbia preteso in dimostrazione di qualcosa che non è nemmeno certa esista, ma perché Adri l’ha invitata ad entrare, a salire le scale, a mettersi comoda, a bere una birra, a mangiare un panino, e solo dopo, col sapore un po’ salato del prosciutto cotto ancora sulle labbra, solo dopo l’aveva baciata e accarezzata e stesa sul letto, e poco prima di entrare dentro di lei le aveva sussurrato “è assurdo, sai? Ci sto bene, con te”, e questo ha avuto un valore molto più importante di qualsiasi altro tipo di sdolcinatezza lui potesse propinarle in un momento come quello, ed a Rosalia è andata benissimo così.
Il punto è quello, alla fine dei giochi, e Rosy lo pensa con forza mentre si sporge oltre il finestrino a baciarlo sulle labbra, prima di fare il giro della macchina. Il punto è che va bene così. Va più che bene così. Va benissimo così.
a) è spoiler;
b) non è comprensibile da chi non abbia letto la storia XD
Per tali motivi, se proprio volete dare un’occhiata qui, vi consiglio di darla prima lì. O evitare del tutto, visto quanto avreste da leggere in caso XD
Romance The Spark And You'll Shine Shine Shine
La prima volta è stata l'inizio del casino. Alla seconda nessuno dei due si è più posto il problema. La terza, infine, è stata quella con tutti i crismi, in una casa vera.
Quando Adri è passato a prenderla da casa, naturalmente in ritardo, Rosalia non s’è stupita. La cosa l’ha sconvolta in modi che ancora non le sono del tutto chiari, perché per una come lei dovrebbe essere assolutamente vero il contrario – incazzarsi come una biscia se solo la si fa aspettare, visto il caratterino che si ritrova, e infatti, per dire, quando a farla aspettare è Filippo, lei per poco non lo mangia vivo – ma quando Adri l’ha chiamata al cellulare – citofono mai, meglio evitare presentazioni troppo compromettenti – avvertendola di essere per strada ma c’è traffico e comunque il mister mi ha trattenuto insomma sono lì fra una ventina di minuti fatti trovare pronta, Rosalia non ha fatto altro che sorridere, dargli giocosamente del coglione soffiando appena l’epiteto contro la cornetta del telefono e poi terminare di truccarsi sempre con quel ridicolo sorriso sulle labbra.
Mentre scende le scale di corsa, dopo lo squillo che l’ha avvisata dell’arrivo di Adri, non può che ringraziare per l’assenza di Filippo e il benedetto turno di notte che Mourinho gli ha affibbiato la settimana scorsa, su chissà che ispirazione divina. Il problema è che non saprebbe come spiegarlo, al suo coinquilino, che è innamorata. In verità non saprebbe spiegarlo nemmeno a se stessa. E dire che Mourinho l’aveva comunque avvertita – i brasiliani sono inaffidabili, tenente, sono difficili e indisciplinati – e Mourinho è una persona della quale, per motivi che non saprebbe identificare nemmeno lei stessa, si fida.
E però non c’è stato niente che tenesse, e la prima volta che ha messo gli occhi addosso ad Adri ha saputo che prima o poi sarebbe stata sua. Che probabilmente lo era già dal momento in cui i loro occhi s’erano incrociati e lui s’era inumidito il labbro inferiore, scrutandola con un misto di ammirazione e curiosità quasi analitiche, neanche stesse cercando di indovinare le forme morbide del suo corpo sotto la divisa. È stata una cosa così, una cosa di un attimo, ed ancora quando ci pensa Rosy ha i brividi ovunque.
Alla fine, tutto ciò che resta fra i pensieri un po’ confusi della ragazza, quando esce in strada ed Adri suona un paio di volte il clacson per attirare la sua attenzione dalla Mercedes parcheggiata di fianco al marciapiede di fronte, è che forse da spiegare non c’è davvero niente. C’è solo da dire.
Che la prima volta è stata l’inizio del casino, perché Adri l’ha schiacciata senza grazia contro la parete, pressando le labbra contro le sue ed insinuandosi nella sua bocca di prepotenza, senza chiedere il permesso, forse perché sapeva già di averlo, forse perché averlo non gli interessava, e a Rosalia è andata bene così.
Che alla seconda nessuno dei due si è più posto il problema, perché il sapore della lingua dell’altro e la consistenza della sua pelle sotto i polpastrelli stava diventando più di una distrazione, più di un hobby, anche più che semplicemente piacevole, ed a Rosalia è andata più che bene così.
Che la terza, infine, è stata quella con tutti i crismi, in una casa vera, e non perché Rosy l’abbia preteso in dimostrazione di qualcosa che non è nemmeno certa esista, ma perché Adri l’ha invitata ad entrare, a salire le scale, a mettersi comoda, a bere una birra, a mangiare un panino, e solo dopo, col sapore un po’ salato del prosciutto cotto ancora sulle labbra, solo dopo l’aveva baciata e accarezzata e stesa sul letto, e poco prima di entrare dentro di lei le aveva sussurrato “è assurdo, sai? Ci sto bene, con te”, e questo ha avuto un valore molto più importante di qualsiasi altro tipo di sdolcinatezza lui potesse propinarle in un momento come quello, ed a Rosalia è andata benissimo così.
Il punto è quello, alla fine dei giochi, e Rosy lo pensa con forza mentre si sporge oltre il finestrino a baciarlo sulle labbra, prima di fare il giro della macchina. Il punto è che va bene così. Va più che bene così. Va benissimo così.