Genere: Commedia, Romantico.
Pairing: Davide/Mario/Alberto.
Rating: R/NC-17.
AVVERTIMENTI: Slash, Threesome.
- "Dio, vi odio. Vi detesto."
Note: Appurato che io faccio schifo al cazzo perché questa fic sta a fare la muffa nella mia cartella delle storie completate da tipo... be', sì, dal ritiro delle Nazionali, appunto. E insomma, niente, vedere Davide e Paloschi da una parte con l'U21 mentre il terzo angolo del triangolo stava in Nazionale Maggiore mi ha fatto troppo venire voglia di scrivere questa robina XD Per cui grazie a Def e Nemi che hanno insistito per averla ♥
Scritta per il MDF @ it100, su prompt Scrivere una drabble con prompt "Piccole Pesti Perfide e Maligne" (squadra 1).
Pairing: Davide/Mario/Alberto.
Rating: R/NC-17.
AVVERTIMENTI: Slash, Threesome.
- "Dio, vi odio. Vi detesto."
Note: Appurato che io faccio schifo al cazzo perché questa fic sta a fare la muffa nella mia cartella delle storie completate da tipo... be', sì, dal ritiro delle Nazionali, appunto. E insomma, niente, vedere Davide e Paloschi da una parte con l'U21 mentre il terzo angolo del triangolo stava in Nazionale Maggiore mi ha fatto troppo venire voglia di scrivere questa robina XD Per cui grazie a Def e Nemi che hanno insistito per averla ♥
Scritta per il MDF @ it100, su prompt Scrivere una drabble con prompt "Piccole Pesti Perfide e Maligne" (squadra 1).
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PICCOLE PESTI PERFIDE E MALIGNE
- Voi siete due merde. – mugola Mario, la voce distorta dal vivavoce che si diffonde per la stanza in un’eco calda e vagamente sospirante. A Davide scappa da ridere nel sentirlo così affaticato, ma cerca di trattenersi il più possibile. Alberto non è bravo altrettanto, si mette a ridere come un bambino e Davide prova a zittirlo, ma qualcosa va storto, perché nel muoversi verso di lui incespica sulle lenzuola scomposte e arrotolate e finisce per scivolargli addosso inavvertitamente, strusciandosi contro la sua pelle calda e invitante in un gesto tanto inatteso da costringere entrambi ad un mugolio grondante di piacere e di sorpresa. – No— cosa state facendo? – chiede Mario, percependo quel suono, - Dio, vi odio. Vi detesto.
Davide sorride, sollevandosi sulle braccia e sporgendosi a lasciare un bacio umido sulle labbra di Alberto, che lo trattiene contro di sé per qualche secondo, scivolando subito con la lingua fra le sue labbra subito dopo avergli lasciato appena il tempo di chiedergli scusa.
- Niente di particolare, Ma’. – dice quindi, allontanandosi da lui controvoglia, - Ci sentivamo un po’ soli, qui, senza di te. E ci annoiavamo.
- Parecchio. – annuisce Alberto, scivolando con una mano umida fra le gambe di Davide ed accarezzando la sua erezione ormai tesa fino allo spasmo. – Dio, Dade, sei bollente. – mugola, spingendosi immediatamente contro di lui mentre Davide non può fare a meno di concedersi un sospiro accaldato e pieno di desiderio insoddisfatto.
- No, dai, basta! – piagnucola Mario, ormai oltre il limite di sopportazione, - Siete tremendi, non vi sopporto. Mi state rovinando la convocazione, fate schifo!
Alberto ride ancora, sollevandosi dal materasso abbastanza per spostarsi e ricadere morbidamente in grembo a Davide, che subito gli stringe i fianchi fra le dita, saggiando la consistenza della sua pelle sotto i polpastrelli.
- Mario… - lo invita, mentre Alberto comincia a strusciarsi sempre più velocemente contro di lui, - Stai zitto.
E Mario obbedisce. Perché non c’è nient’altro che possa fare, perché è troppo distante da loro per provare a fermarli e probabilmente neanche vuole, perché i loro respiri sincronizzati, ora che la mano di Alberto stringe assieme l’erezione propria e quella di Davide, accarezzandole e contemporaneamente obbligandole a strusciarsi l’una contro l’altra, ora che il confine fra soffrire perché lo stanno facendo senza di lui e soffrire perché non può vederli mentre lo fanno senza di lui è così labile da poter essere soffiato via con un gemito, non c’è nient’altro che Mario voglia fare se non lasciarsi ricadere sul letto ed infilare le dita oltre l’orlo dei boxer, accarezzandosi piano seguendo la traccia quasi musicale dei loro sospiri, e venire assieme a loro, come se fosse lì, anche se non c’è.
Rimane zitto per molti secondi anche dopo, in verità. Almeno fino a quando non sente Davide ed Alberto cominciare a ridere come i due cretini invasati che sono.
- Piccole pesti perfide e maligne. – non può fare altro che ridere a propria volta, - Ma se vi prendo…
La minaccia resta sospesa per aria. Non è neanche una minaccia vera.