Genere: Commedia, Introspettivo.
Pairing: Alen/Marko (lieve).
Rating: PG-13
AVVERTIMENTI: Drabble, Slash (lieve).
- Non è che ad Alen non piaccia l'undici, è che gli piace di più il dieci, tutto qua.
Note: Vi prego di prendere nota di questo momento e di questa drabble, perché sarà l’inizio di qualcosa XD No, niente, in pratica è successo che José ha mandato Marko a giocare in Primavera in occasione del derby, più che altro – penso – per evitare che arrugginisse/mettesse radici/whatevs, nella speranza che il ragazzo potesse rendersi utile. Alla fine l’utilità è stata quella di fare un gol e baciare la maglia randomicamente dopo aver rubato il numero dieci al povero Alen XD E, almeno sul momento, non sembrava ci fosse altro. Poi abbiamo cominciato a ricamare su questa cosa con l’Ary, perché avevamo bisogno fisico di shippare Marko con qualcuno (che non fosse Mario, perché la cosa si stava facendo disturbante), e Alen era lì pronto a venire in nostro aiuto. Già mezz’ora dopo, comunque, e voglio dirlo solo perché venga messo agli atti, Ary mi stava chiedendo del porno su loro due.
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NUMERODIECI
6. You don't need to compromise (The Killers)


Il tipo parla male italiano e la cosa un po’ mi infastidisce. Intendo, non è che lo odi, anche perché chi lo conosce?, però arriva, spiccica due parole in inglese, si allena due giorni e il Fulvio che fa? Non solo lo prende e lo sbatte in campo, che la partita è importante e io mica mi fido, ma gli dà il dieci. Io quel numero me lo sono guadagnato. Sul serio. Ho faticato solo io so quanto, qua dentro, per averlo. Poi, da quando è arrivato Sneijder, stanno tutti a guardarmi e paragonare, come chiedendosi “ma questo svizzero – o era serbo? – se lo meriterà o no, quel numero sulla schiena?”. Me lo merito, gente, me lo merito. È l’austriaco, qua, che arriva e insomma. L’ho capito che il Fulvio lo deve metter dentro perché gliel’ha chiesto Mourinho e Mourinho detta legge, però io un po’ anche mi spallo, eh.
Mentre sono qui che penso a come posso venire a patti con questa cosa, perché poi l’undici mi sta anche sui coglioni – non per altro, mi piace il dieci! – realizzo che non devo venire a patti proprio con niente, perché diciamo che butto una palla in avanti più alla sperainDio che con un senso, il Fulvio mi urla dietro la qualsiasi ma! la palla miracolosamente raggiunge l’austriaco che mi scatta lì sulla faccia salutando il fuorigioco e mi insacca la palla in rete con una naturalezza che mi viene voglia di dargli un bacio, perché è stato bello da guardare, va’.
Due secondi dopo si volta e fa “grazie”, sorridendo come un bambino idiota. Che io mi ci sciolgo, perché sarà una delle quattro parole italiane che sa assieme a “ciao”, “cacca” e “pipì”. E l’ha usata per me. E io gli batto il cinque, va’. Se lo merita.
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