Fandom: Originali
Genere: Introspettivo/Dark
Rating: PG
- E' la mia maledizione per due carcerieri spietati.
AVVISI: Angst.
Commento dell'autrice: Scritta in un momento di rabbia profonda, in cui una persona che amo soffriva tantissimo per colpa dei due esseri orribili che in questo racconto maledico con tutte le mie forze...
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Maledetti


L’unica cosa importante è che ve lo ricordiate in eterno. Ricordate in eterno questo momento, il momento in cui vi urlo, vi grido con tutto il mio fiato, che ve la porterò via. Che la rapirò, che la trascinerò lontano da tutto questo, da voi, voi, inferno in terra.
Ricordatelo in eterno perché è la mia maledizione. La maledizione che vi lancio.

- Non so più che fare… aiutami…
Nel vederla davanti a me, abbattuta, desolata, circondata di grigiore, lei, LEI, solitamente splendente e fulgida più che una stella, lei che non si spezza, lei che neanche si piega, lei che è… lei che è solida e reale come la stessa terra… io la vedevo distrutta ed implorante… ed implorava me…
… ed io, che potevo fare? Che potevo fare se non abbracciarla e prometterle una soluzione?
- Sta tranquilla. Si risolverà. Promesso.
Cosa?
Mi chiedeva aiuto, ed io la guardavo. E…? E cosa?

E non se lo merita. L’unica sua disgrazia è avere voi come carcerieri. È giusto che una creatura divina debba soffrire perché due diavoli sono a guardia della sua dimora? È giusto? Non lo è.
NON LO E’.
Lei non è il vostro dannato prigioniero. Questo dovete capirlo. DOVETE. Ma non ve ne frega niente. Non vi importa.
Perché non siete genitori, siete mostri.

Perfetto. Continuate pure a mascherare l’orrore che vi portate dentro come premura nei suoi confronti. Continuate ad allontanarla da ciò che ama con la scusa di proteggerla dal brutto mondo, senza far capire a nessuno dove in realtà ha sede l’inferno. Potete anche continuare a farlo.
Ma ricordate. Ricordate la mia maledizione.
**

- Stai tranquilla, ti ho detto che è promesso.
- Si ma…? Che ci fai qui?
Mi guarda con un lieve sorriso. Io sto ancora sul bordo della finestra e mi sento un’eroina leggendaria.
Entro all’interno della sua stanza, ed a confronto del cielo stellato, è vero, l’atmosfera è più pesante.
- Te l’ho detto, è…
- Si, è promesso…
Sta trattenendo le risate. Quanto è carina…
- Hai combinato un casino! Tua madre?
- Non sa niente. Conto di prendere il primo treno domattina…
- In treno… tu sei completamente pazza!
- Negli aerei i posti non si trovano così facilmente alle dieci e mezza di sera…
Si, ecco. Potresti continuare ad avere quest’espressione gioiosa per sempre? È così… odio ripetermi, ma è così carina…
- … e adesso?
- Adesso? Non ci ho pensato, ad essere sincera…
- Ok! Perfetto! Possiamo partire!
Mi seggo sul letto accanto a lei.
- No, dai, semplicemente volevo un po’ guardarti negli occhi, capire se stavi meglio…
- Sto meglio, grazie a te… mi ha fatto bene, parlarne…
- …
- …
- …
- Senti…
Alzo lo sguardo.
- La mia promessa è che un giorno ti porterò via da qui.
Mi guardi stupita per qualche secondo. Poi sorridi di nuovo, chiudendo gli occhi. Ed hai l’espressione più dolce del mondo.
So che domani ti sentirai così frustrata che il sorriso diventerà qualcos’altro, e l’espressione sarà di puro dolore, mentre sfoghi la tua rabbia repressa sull’unica persona sulla quale riesci a farlo, te stessa. Cerco di non pensare al fatto che non sarò lì per fermarti, perché altrimenti impazzisco.
- Allora ti prendo in parola.
Lascio che ti addormenti carezzandoti i capelli e le braccia, ed ascoltando il tuo respiro regolare che un po’ mi calma.
**

Adesso potete capire, o perlomeno immaginare?
Io ho fatto una promessa. E la mia promessa è una maledizione per voi.
Ve la porterò via, e vi dispererete tanto da implorare me e chi ama e la riama, ci implorerete di rendervela.
Ma non vi daremo questa soddisfazione, oh, no. Soffrirete in eterno, sconterete le pene che avete fatto provare a quell’angelo in catene.
Sarei felice se moriste di dolore.
E succederà. Lo so.

Manterrò la mia promessa, amore mio. Ti rapirò. Farò loro del male, tantissimo male, e tu non dovrai neanche sporcartene le mani, non macchierai quelle ali. Farò tutto io.
Perché li ho maledetti.
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