Genere: Commedia.
Rating: PG-13.
AVVERTIMENTI: AU, Het, Moresome, Flashfic.
- "Mi scriverai?"
Note: Scritta per il Carnevale delle Lande su prompt Cose che accadono per magia, Wordcount pari al triplo della vostra altezza in cm, "Mi scriverai?" "Vado due giorni a X per lavoro, non sette anni in Tibet.", Segreti.
Rating: PG-13.
AVVERTIMENTI: AU, Het, Moresome, Flashfic.
- "Mi scriverai?"
Note: Scritta per il Carnevale delle Lande su prompt Cose che accadono per magia, Wordcount pari al triplo della vostra altezza in cm, "Mi scriverai?" "Vado due giorni a X per lavoro, non sette anni in Tibet.", Segreti.
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LAND OF CONFUSION
- Mi scriverai? – domanda Manila, i grandi occhioni azzurri intensamente fissi sul volto abbronzato di Antonio.
Lui si sporge verso di lei, accarezzandola una guancia con devozione.
- Vado due giorni a Milano per lavoro, - le risponde con un sorriso, carico di romantico trasporto, mentre lei si abbandona con fervore alla sua carezza, - non sette anni in Tibet.
- Purtroppo. – dice qualcuno, stringendo le braccia forti attorno alla vita sottile di Manila e tirandola indietro, sottraendola alla cavalleresca stretta di Antonio, il quale si concede una smorfia frustrata quando si avvede che, dal nulla, come per magia, sono apparsi i loro tre adorati coinquilini.
È peraltro abbastanza ridicolo che si riferisca a loro parlandone come se fossero venuti dopo. In realtà, all’inizio, ad occupare l’appartamento erano solo loro quattro, Antonio, Dimitri, Miguel e Jake, ed era stato solo il bisogno sfrenato di condividere con un quinto elemento gli oneri dell’affitto e delle bollette a convincerli a cercare qualcun altro. Lì, poi, era successo che, per sfiga o per sfortuna, il “qualcun altro” che avevano trovato era stata Manila, e da allora non era passato giorno durante il quale, per un motivo o per l’altro, non avessero finito a prendersi a pugni in faccia – in coppia o anche tutti e quattro assieme in enormi risse che riducevano l’appartamento al disastro fra le risate divertite della ragazzetta per la quale il pandemonio ogni volta scoppiava.
Manila non aveva mai espresso preferenze nette, ed un po’ i quattro amici sospettavano che l’idea di tenerseli tutti senza rinunciare neanche ad uno di loro la stuzzicasse ben più di quanto la cosa non avrebbe dovuto, ma davvero, era così carina – con quegli adorabili capelli biondi striati di rosa e le sue gonnelline in pizzo sempre così scandalosamente corte sulle cosce sottili, da bimba – che, alla fine, era quasi più confortante l’idea di condividerla che non quella di osservarla compiere una scelta definitiva che, inevitabilmente, avrebbe reso felice uno di loro, ma deluso irreparabilmente gli altri tre.
Malgrado questa preferenza non fosse mai stata espressa, in ogni caso, Manila andava un po’ a periodi, e non faceva mistero di chi rientrasse nei suoi favori più di altri in un determinato momento. Nelle ultime settimane, era stato Antonio a godere di tale privilegiata condizione, e gli altri non avevano fatto che guardare con speranza al momento in cui finalmente si sarebbe tolto dai piedi per un po’.
- Fate i bravi, mentre non ci sono. – li rimprovera, cercando di allungarsi a sciogliere le braccia di Miguel dal nodo in cui sono strette attorno a Manila.
- Oh, non preoccuparti. – ghigna Dimitri, allontanandolo, - Sapremo tenerle compagnia. Abbiamo grandi progetti.
- Dimitri! – lo zittisce Miguel, mentre Jake si appende al collo della ragazza e le sfiora le labbra con le proprie, fra i di lei acuti e soddisfatti risolini, - Silenzio! È un segreto.
- Segreto? – la voce di Antonio trema dalla preoccupazione, - Aspetta, quale segreto?!
Non ha tempo di ricevere risposta. Riceve però un colpo di porta in faccia.