Fandom: Originali
Genere: Introspettivo
Rating: PG13
- Un matrimonio che non va nel verso giusto.
AVVISI: Nessuno.
Commento dell'autrice: Tre pagine che sono tre solo perché ‘sta cosa è piena di asterischi XDDD Un’ispirazione momentanea, una sposa psicologicamente instabile, uno sposo che sembra Shinji Ikari ed un Gianluca che nella mia mente ha la faccia di Kaworu Nagisa XD Ecco fatto!
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La Sposa

La sposa in trionfo è vestita di bianco, è raggiante, ha un sorriso per tutti. È così che s’immagina Marta mentre, chiusa nella sua camera da letto, rimira il candido vestito che indossa con un sorriso, aspettando che suo padre la chiami per condurla, a bordo della bellissima e nerissima macchina che ha affittato apposta per l’occasione, nella chiesa dove convolerà a nozze col suo fidanzato Aldo.
Marta conosce Aldo da otto anni – due di semplice amicizia, uno di frequentazione assidua, cinque di fidanzamento ufficiale – e lo ama ancora come il primo giorno. Tra i due c’è molto affiatamento, c’è sempre stato, nessuno ha mai dubitato del fatto che prima o poi si sarebbero sposati.
Non c’è una macchia sul vestito di tulle e merletti che Marta accarezza dolcemente.

*


Il padre di Marta è teso. Enzo, così si chiama, è felice che sua figlia si sposi, ma al contempo detesta che sia giunto il momento, per la sua bambina, di lasciare casa.
Enzo è contento anche per la scelta di Marta, Aldo. Sa che è un bravo ragazzo, che la farà felice. Ha perfino rinunciato alla festa di addio al celibato per non dover incorrere in una qualche ubriacatura che avrebbe potuto portarlo a fare qualche idiozia – è un difetto di Aldo, questo, non regge l’alcool e quando è ubriaco fa pazzie. Ma evita di bere e quindi sta bene.
Enzo si volta a guardare in viso la sua splendente figlia e la vede senza macchie. Eppure, chissà perché, c’è un’ombra nei suoi pensieri. Ricorda una notte, di non più di un mese fa, in cui ha sentito la voce della figlia invocare fra gli ansiti il nome di un altro uomo…

*


Gianluca ha fretta, deve correre in chiesa.

*


Aldo è teso. Aldo non vede l’ora di veder spuntare la sua bella dalla porta della chiesa. Franco, il suo testimone, gli appoggia una mano sulla spalla, sorridendo. “Sei nervoso?”, gli chiede. Aldo ricambia il sorriso e non risponde.
A dire la verità è nervoso. Ha fatto un brutto sogno, quella notte, Marta era lontana da lui. “Ma adesso”, pensa, “adesso sarà tutto diverso, perché lei diventerà mia moglie, non andrà mai via!”.
Aldo sorride, è fiducioso.

*


Marta arriva in chiesa col sole negli occhi, irradia gioia da tutto il suo essere, sembra illuminata dalla vita stessa.
Prende a braccetto suo padre, si fa condurre – un piede, poi un altro – all’altare. Lungo il tragitto non guarda né a destra né a sinistra, ha occhi solo per il suo uomo che l’aspetta pochi metri avanti. È felice, gli sorride. Lui le ricambia il sorriso e lei si sente commossa.

*


Gianluca arriva alla chiesa, prega per essere ancora in tempo. Le porte sono aperte, ringraziando il cielo.
Gianluca ha fatto una cazzata, qualche settimana prima, s’è portato a letto la promessa sposa di un suo conoscente e come se già questo non fosse abbastanza si è perfino innamorato di lei.
Dopo la volta in cui si sono ritrovati a letto insieme, lui ha continuato ad avvicinarla, lei però l’ha respinto.
Gianluca però non si arrende. Marta, nel respingerlo, lo baciava e piangeva.

*


Marta è davanti all’altare, Aldo è al suo fianco e, a tratti, le sfiora la mano con due dita. Un tocco leggero e talmente affettuoso… di nuovo, si sente commossa.
Però, chissà perché, proprio in quel momento sente il bisogno di girarsi e guardarsi intorno. D’altronde, la funzione non è ancora iniziata a tutti gli effetti, il prete sta giusto introducendo il rito, non è un problema se si volta un attimino indietro. Non è per Aldo, no, è che…
Bè, Marta non saprebbe spiegarlo, ma c’è qualcosa nascosta in fondo ai suoi pensieri… non la individua chiaramente, ma riconosce il sapore di salato misto a qualcosa che non corrisponde ad Aldo.

*


Gianluca guarda fisso sull’altare. Marta gli sembra bellissima. Oh, si… la vuole per sé. Sorride.

*


Aldo la sente voltarsi. Gli si blocca l’aria in gola.

*


…e lo vede.
Ora riconosce la sensazione, lo strano pensiero, il gusto salato. Le lacrime che non cessavano, nonostante lei lo stesse scacciando.
Ma com’è possibile? Era già promessa sposa quando per errore – PER ERRORE, sottolinea – era finita a letto con lui. Per errore. Non le era piaciuto, assolutamente, non aveva significato nulla.
Quelle carezze, quei baci, il suo nome sussurrato piano, e tanto più dolce le sembrava quanto più si accorgeva del diverso tono di voce col quale veniva pronunciato.
Braccia, schiena, gambe, viso; di Gianluca. Non di Aldo.
E adesso lo vede lì, la sposa; lui è in maglietta e pantaloni, non s’è neanche vestito eleganteemente. Forse non intende restare.
Marta lo spera con tutte le sue forze: “Vattene via, ti prego, non riuscirei mai a dire si avendoti davanti agli occhi…”.
Eppure, basterebbe solo voltarsi, concentrarsi su Aldo, pensare solo al matrimonio, fare come se lui non esistesse…
Vuole restare? Che resti pure!

*


Gianluca rimane immobile; lei l’ha visto, lui lo sa. Stringe forte i pugni e continua a fissarla, ha uno sguardo strano lei, come se l’avessero schiaffeggiata.
“Lo so”, si dice il ragazzo, “lo so che è stato importante anche per te. Non è sicuro che tu voglia me, ma sicuramente non vuoi sposare lui. Quello sguardo sarebbe fuori luogo sul tuo volto.”.

*


Lentamente, la sposa volta la schiena all’altare. Austera, non ha uno sguardo per nessuno, e l’espressione è tesa, nervosa. Tuttavia, non abbassa gli occhi un attimo.
Ecco, è fuori dalla chiesa.
Suo padre Enzo la guarda stordito.
Aldo non osa fare nulla, guarda fisso davanti a sé ed ha le lacrime agli occhi.
Gianluca la segue timidamente, dopo qualche secondo.
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