Genere: Introspettivo.
Pairing: Roxy/Dirk.
Rating: PG-13.
AVVERTIMENTI: Angst, Het, Onesided, Flashfic.
- "Continuerebbe a farlo anche per tutta la vita, se dovesse, continuerebbe a recuperare Roxy ubriaca dagli angoli delle strade fino al giorno della propria morte, continuerebbe a cercarla nell’oscurità dello spazio profondo quando vola via nel sonno ogni notte, su Derse, finché gli restasse fiato abbastanza in corpo per farcela, continuerebbe a farlo senza dubbio, se dovesse, se Roxy non gli lasciasse altra scelta, ma se non dovesse più farlo, se non dovesse, sarebbe tutto diverso."
Note: Scritta in occasione della VI Notte Bianca, sul prompt "Something 'bout lonely nights and my lipstick on your face" (verso palesemente tratto da You and I di Lady GaGa).
Pairing: Roxy/Dirk.
Rating: PG-13.
AVVERTIMENTI: Angst, Het, Onesided, Flashfic.
- "Continuerebbe a farlo anche per tutta la vita, se dovesse, continuerebbe a recuperare Roxy ubriaca dagli angoli delle strade fino al giorno della propria morte, continuerebbe a cercarla nell’oscurità dello spazio profondo quando vola via nel sonno ogni notte, su Derse, finché gli restasse fiato abbastanza in corpo per farcela, continuerebbe a farlo senza dubbio, se dovesse, se Roxy non gli lasciasse altra scelta, ma se non dovesse più farlo, se non dovesse, sarebbe tutto diverso."
Note: Scritta in occasione della VI Notte Bianca, sul prompt "Something 'bout lonely nights and my lipstick on your face" (verso palesemente tratto da You and I di Lady GaGa).
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IN TOO DEEP
Roxy si regge a malapena in piedi. Trema come una foglia presa a schiaffi dal vento, e Dirk riesce a stento a guardarla.
- Devi smetterla. – le dice, trascinandola delicatamente all’interno dell’appartamento vuoto e spaventosamente incasinato, - O forse devo smetterla io. – aggiunge a bassa voce, tirando un calcio ad un paio di peluche che ingombrano il corridoio.
Roxy lascia andare una risata lieve, leggera come aria calda.
- Niente paternali. – biascica, le lettere che inciampano le une sulle altre, mentre le si annoda la lingua, - Volevo solo divertirmi un po’.
- E questo sarebbe divertimento? – sbuffa Dirk, sollevando gli occhi al cielo mentre cerca di calmarsi. Continuerebbe a farlo anche per tutta la vita, se dovesse, continuerebbe a recuperare Roxy ubriaca dagli angoli delle strade fino al giorno della propria morte, continuerebbe a cercarla nell’oscurità dello spazio profondo quando vola via nel sonno ogni notte, su Derse, finché gli restasse fiato abbastanza in corpo per farcela, continuerebbe a farlo senza dubbio, se dovesse, se Roxy non gli lasciasse altra scelta, ma se non dovesse più farlo, se non dovesse, sarebbe tutto diverso.
- Per me lo è. – ghigna Roxy, lasciandosi condurre fino in camera propria ma non rendendogli il compito facile neanche per un secondo, tutto il suo corpo pesante come un sasso, nonostante sia così sottile.
- Davvero? – insiste Dirk, aggrottando le sopracciglia mentre la solleva e la stende sul materasso, - Ubriacarti fino a non renderti più conto di quello che ti succede attorno, di dove sei, perfino di cosa senti, questo è divertente?
Roxy allunga una mano in un gesto fulmineo di cui Dirk si accorge con estremo ritardo. Lo afferra per la scollatura della maglietta, lo trascina in basso, e nel movimento gli occhiali gli scivolano giù dal naso, rotolando lungo il bordo del materasso per poi finire per terra.
Le labbra di Roxy contro le sue sono dolci, sanno di lucidalabbra alla fragola. Sono appiccicose. Portano addosso la traccia di quel bacio anche dopo che Roxy lo lascia andare, lasciandosi ricadere sul cuscino e guardando altrove, le sopracciglia piegate verso il basso, i lineamenti tesi, le labbra strette in una linea dura e carica di dolore inespresso.
- È sempre meglio dell’alternativa. – dice a bassa voce.
Dirk deglutisce. Manda giù sapore di fragola, alcol e Roxy. Sospira, socchiudendo gli occhi e sistemandosi al suo fianco. Si accuccia contro di lei, come se fosse lui ad avere bisogno di protezione o consolazione.
- Per stanotte resto qui. – dice piano.
- Per far stare meglio chi? – domanda Roxy. I suoi occhi scrutano gelidi il soffitto.
- Me stesso. – risponde sinceramente Dirk, nascondendo il viso contro la piega del suo collo.
Roxy sorride appena, solleva un braccio e glielo gira attorno alle spalle. Dirk si schiaccia contro di lei, stringendola alla vita con tanta ostinazione da darsi l’illusione di poter fondere i loro corpi in uno solo.
Anche se è solo un’illusione, per quella notte può servire a consolare entrambi.