Genere: Erotico, Commedia.
Pairing: Cristiano/Luca.
Rating: NC-17
AVVISI: Slash, Lemon, Flashfic.
- Ognuno ha il suo modo di ringraziare per un passaggio offerto nel momento del bisogno.
Note: Prima di tutto il resto, guardate questa. E dopo... vi serve davvero altro? XD
Scritta per il P0rn Fest @ fanfic_italia, su prompt RPF CALCIO Cristiano Biraghi/Luca Castellazzi, automobile.
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I TRIED TO BE CHILL BUT YOU'RE SO HOT THAT I MELTED
RPF CALCIO Cristiano Biraghi/Luca Castellazzi, automobile

L’abitacolo della macchina è piccolo, ma il corpo di Cristiano è abbastanza minuto e flessuoso da riuscire a piegarsi praticamente in due senza un gemito di fastidio. Nessun suono che non sia perfettamente controllato ed, anzi, incoraggiato per vibrare attorno alla sua erezione tesa in modo quasi doloroso sfugge alle sue labbra, e Luca rovescia il capo all’indietro, mordendosi un pugno per non fare troppo rumore. Il parcheggio dietro il centro sportivo è quasi del tutto vuoto, e le macchine che sono rimaste appartengono a persone che non lo abbandoneranno ancora per almeno un paio d’ore, perciò non c’è alcun motivo di sentirsi preoccupati dalla possibilità di essere scoperti, ma forse a preoccupare Luca non è tanto questo quanto un più generico senso di colpa – Cristiano è così piccolo, santo cielo, ed è un compagno di squadra, e come farà a spiegare il ritardo a Silvia? – che gli si è aggrappato alle spalle nel momento in cui ha chiesto a Cristiano dove doveva portarlo e lui, invece di rispondere, ha sorriso. E s’è chinato su di lui.
- Cazzo. – geme con forza, quando la lingua di Cristiano percorre lentamente tutta la sua lunghezza dalla base alla punta e le sue dita un po’ tozze, dalle unghie mangiucchiate, così tremendamente infantili, si chiudono con delicatezza attorno ai suoi testicoli, accarezzandoli piano. Cristiano ride sulla sua pelle, talmente calda e sensibile da riempirlo di brividi per quel semplice sbuffo di fiato e per la vibrazione lievissima della sua voce attorno alla sua erezione. Luca ci prova, a trattenersi, ci prova davvero – ok, forse non così tanto – ma alla fine non c’è niente da fare, la mano che stava mordendo per impedirsi sospiri e gemiti troppo forti scende sul capo di Cristiano, ne accarezza i capelli cortissimi sulla nuca e poi ne regola il movimento, e Cristiano lo lascia fare, permettendogli di condurlo come vuole avanti e indietro sul suo cazzo teso e gonfio di voglia, senza chiedergli gentilezza, senza lagnarsi nemmeno una volta, accogliendolo fino in gola come fosse nato per lui, e nel cinguettio degli uccelli che riempiono gli alberi attorno alla Pinetina Luca si permette un ansito più forte degli altri mentre viene con un sospiro liberatorio nella sua bocca.
Cristiano si solleva, non una goccia di sperma sfugge alle sue labbra. Luca arrossisce così profondamente e così improvvisamente che sente una fitta di dolore e si prepara al mal di testa più assurdo e tremendo della sua vita.
- …bastava un grazie, comunque. – sillaba imbarazzato, mettendo in moto la macchina.
Cristiano non risponde. Pulisce l’angolo della bocca con una mano e tende sulle labbra un sorriso soddisfatto. Luca non riuscirà mai più a guardarlo in faccia.
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