Genere: Romantico.
Pairing: Carlota/Cesc.
Rating: PG-13.
AVVERTIMENTI: Het, Incest.
- "'C’è spazio anche per me?'"
Note: Scritta per la Notte Bianca #2 @ maridichallenge su prompt Cesc Fàbregas/Carlota Fàbregas, compleanno.
All publicly recognizable characters, settings, etc. are the property of their respective owners. Original characters and plots are the property of the author. The author is in no way associated with the owners, creators, or producers of any previously copyrighted material. No copyright infringement is intended.
I GUESS I'LL HAVE TO SETTLE FOR A FEW BRIEF MOMENTS

Aveva deciso che gliel’avrebbe detto dopo la festa. Dopo la torta e lo spumante e i manicaretti della mamma, e dopo tutta la confusione che ci sarebbe stata, dopo le battute di Geri sul tornare a Barcellona e dopo le conseguenti litigate che ogni volta a causa loro avevano luogo, dopo la confusione, dopo la musica e le danze, dopo il dolore ai piedi che l’avrebbe costretta a sfilare le scarpe col tacco ed aggirarsi per casa a piedi nudi, dopo tutto questo, quando finalmente sarebbero rimasti soli, gliel’avrebbe detto.
Ci aveva pensato a lungo, si era chiesta in che modo avrebbe potuto farlo senza sconvolgerlo troppo e senza suonare troppo banale – per quanto dubitasse che una dichiarazione d’amore da parte di una sorella ad un fratello potesse risultare banale, ma dopotutto era sempre di una dichiarazione d’amore che si stava parlando, ed in quanto tale avrebbe corso il rischio di risultare banale sempre, anche in una situazione ben più disperata della loro, benché Carlota faticasse ad immaginarne una – ma alla fine aveva raggiunto la conclusione che una cosa del genere era impossibile. In qualunque modo avesse posto l’argomento, l’avrebbe sconvolto, e al contempo sarebbe stata comunque banale. Zuccherosa e stupida. Come tutte le ragazzine della sua età. Anche se adesso aveva un anno di più.
Lo raggiunse in terrazza. Cesc sembrava ubriaco, o per lo meno brillo. Disteso su una sdraio con un sorriso idiota sulle labbra, fissava il cielo scuro sopra la sua testa stiracchiandosi di tanto in tanto e cadendo pigramente addormentato nei ritagli di tempo. Carlota sorrise raggiungendolo e sollevando una gamba per tirargli un calcetto contro un fianco, giusto per attirare la sua attenzione.
- C’è spazio anche per me? – domandò in una mezza risatina, e Cesc le sorrise a propria volta, allargando immediatamente le gambe per farle spazio sulla sedia. Carlota si sedette il più possibile vicina a lui, appoggiando la schiena contro il suo petto e lasciandosi avvolgere dalle sue braccia calde.
- Ti sei divertita? – le chiese lui, lasciandole un bacio lievissimo alla base del collo. Lei ridacchiò, solleticata dalla barbetta che lui si era lasciato ricrescere per l’occasione su sua esplicita richiesta, e annuì.
- Ti devo parlare. – disse quindi.
- Anch’io. – sorrise Cesc, - È un po’ che volevo dirtelo. – cominciò, stringendosela contro, - Comunque: sei diventata stupenda. E grandissima. E non ho parole per quanto sei bella. E ho già detto che sei bellissima? – ridacchiò confusamente, cullandola un po’. – E sono così felice di averti come sorella. – aggiunse in un soffio, sfiorandole la nuca con la punta del naso. Il suo respiro era così caldo. Carlota si sentiva esplodere il petto.
Esalò un sospiro stremato, voltandosi per quanto possibile e raggomitolandosi contro il suo petto, chiudendo gli occhi.
- Grazie. – sussurrò.
- Non c’è di che. – rise Cesc. – E tu che mi volevi dire?
Carlota si concesse un sorriso, scuotendo brevemente il capo.
- Te lo dirò l’anno prossimo. – rispose. Come aveva pensato esattamente l’anno precedente, ed anche quello prima.
back to poly

Vuoi commentare? »





ALLOWED TAGS
^bold text^bold text
_italic text_italic text
%struck text%struck text



Nota: Devi visualizzare l'anteprima del tuo commento prima di poterlo inviare. Note: You have to preview your comment (Anteprima) before sending it (Invia).