Genere: Introspettivo, Romantico.
Pairing: Diego/Samuel, Diego/Thiago.
Rating: PG
AVVERTIMENTI: Flashfic, Slash.
- “Everything's all right
Just hold on tight
That's because I'm a good old-fashioned lover boy”
Note: Scritta per il Ballo in Maschera di Criticoni, nel (vano) tentativo di imitare Chià.
Pairing: Diego/Samuel, Diego/Thiago.
Rating: PG
AVVERTIMENTI: Flashfic, Slash.
- “Everything's all right
Just hold on tight
That's because I'm a good old-fashioned lover boy”
Note: Scritta per il Ballo in Maschera di Criticoni, nel (vano) tentativo di imitare Chià.
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Good Old Fashioned Lover Boy
Just hold on tight
That's because I'm a good old-fashioned lover boy”
(Good old fashioned lover boy – Queen)
Diego non avrebbe saputo dire esattamente per quale motivo avesse trovato così interessante Samuel. Forse perché sembrava un tipo onesto e sincero, forse perché sorrideva sempre così tanto. In ogni caso, non era veramente una questione importante, in quel preciso momento. La partita stava per cominciare e quel giornalista si era avvicinato abbastanza da esplicitare le proprie intenzioni, pur senza esprimerle ad alta voce, e la situazione rischiava di degenerare nel più completo disastro se qualcuno non si fosse fatto avanti per cercare di risolvere la situazione.
Fu forse solo per questo motivo che si avvicinò ai due, sorridendo tranquillo e quasi ponendosi in mezzo a loro, sollevando una mano in un breve cenno di saluto rivolto a entrambi.
« Posso tradurre io in spagnolo. » propose, sistemandosi esattamente al fianco di Eto’o e cogliendo di sfuggita la sua occhiata colma di gratitudine, mentre il giornalista cominciava a sciorinare domande una dietro l’altra, domande che lui stesso si occupava di tradurre in spagnolo e rigirava a Samuel, il quale a propria volta rispondeva nella stessa lingua ed aspettava poi che fosse lui a passare il messaggio al giornalista, il più correttamente possibile.
Quando l’intervista si fu conclusa ed il giornalista si fu allontanato, alla ricerca di una nuova preda dalla quale attingere informazioni sulla partita ormai incombente, Milito rimase lì accanto al nuovo compagno, pur senza sapere esattamente cosa fare: in fondo, non avevano scambiato che qualche parola in un inglese un po’ stentato, da quando lui era arrivato, e per ricordarsi che aveva passato gli ultimi anni della sua vita a Barcellona, e che quindi per forza di cose doveva conoscere lo spagnolo come lui, aveva dovuto aspettare che fosse il mister ad apostrofarlo in quella lingua che ormai non utilizzava più da tempo, e che invece sulle labbra di Mourinho sembrava fresca ed abitudinaria come non avesse fatto altro che utilizzarla fino al giorno prima.
« Spero che non ti abbia dato fastidio. » disse, rivolgendosi a Samuel e stringendosi un po’ nelle spalle, un pizzico di imbarazzo a velargli gli occhi « Speravo di fare qualcosa di utile. »
Samuel restò lì a guardarlo per qualche secondo, interdetto, come non sapesse cosa rispondergli, e in quel lasso di tempo Diego ebbe modo di ricambiare la sua occhiata e chiedersi se non avesse fatto il pasticcio più grande della sua intera esistenza. Magari lui preferiva sbrigarsela da solo, chissà? Magari non aveva per niente voglia di essere aiutato così dal primo venuto, lui che era stato forte abbastanza da dichiarare in conferenza stampa che non l’avrebbe baciata, quella maglia, e il rispetto dei tifosi e dei compagni se lo sarebbe guadagnato giocando, senza smancerie.
Ma poi Samuel sorrise, e in quel sorriso aperto e sincero – così come in quel “grazie” appena accennato in un italiano incertissimo – Diego trovò il motivo esatto del perché avesse agito così sconsideratamente, senza ponderare nemmeno un attimo sulle possibili conseguenze delle proprie azioni, e non ebbe più motivo di chiedersi nient’altro.
Pochi minuti dopo, Thiago lo raggiunse all’interno degli spogliatoi, avvicinandoglisi circospetto mentre si cambiava per indossare la divisa.
« Ti ho visto, prima, con Eto’o. » gli sussurrò con tono falsamente casuale, lasciandogli scivolare una mano sul fianco in un gesto più possessivo che rassicurante « Avete già legato? »
Diego si scostò quasi con fastidio, irritato e in parte perfino offeso dal suo tono allusivo.
« Non dire idiozie. » rispose a muso duro, riprendendo a vestirsi.
« Eppure » scrollò le spalle Motta, allontanandosi da lui e prendendo a propria volta ad indossare la divisa « Sembravi proprio un principe azzurro accorso in aiuto della principessa di turno. » concluse con malcelato astio.
Diego non rispose. In quel momento, col sorriso enorme di Samuel ad ingombrargli ancora la testa, confondendogli i pensieri, lamentele simili erano esattamente l’ultima cosa di cui avesse bisogno.
Noticina: ç_ç Mi manca il mio Diego ç_ç