FOR THE PRICE OF A CUP OF TEA

she heard about a place, somewhere she could go

Sdraiata sul letto, sfoglia il depliant con distrazione. Non potrebbe essere altrimenti, visto che ormai lo conosce a memoria. Le spiagge bianche, l’acqua azzurra, le strade trafficate piene di bambini e donne e uomini di mille colori, con occhi grandi e scuri e sorrisi bianchissimi sulle labbra piene, persone che sembrano un sacco felici di stare al mondo, una cosa che Roberta capisce bene, perché anche lei è un sacco felice di stare al mondo, ma anche una cosa che ogni tanto la confonde, perché Fabrizio non sorride mai, o quasi, e mai se non ha un motivo enorme per farlo, e a lei un po’ manca sapere che il suo ragazzo è capace di sorridere anche quando magari non ne ha motivo. Lei ci riesce, è semplice, tira le labbra e mostra i denti, e lo fa che il motivo ci sia o che non ci sia, alle volte anche solo perché ne ha voglia. Fabrizio invece ogni volta che tira le labbra dà l’impressione di fare una fatica infinita, di sentire perfino dolore, come se ogni sorriso gli aprisse un taglio sul volto.
L’idea del Brasile all’inizio non la entusiasmava. Così lontano, impalpabile, quando Fabrizio ne parlava sembrava stesse parlando del residuo di un sogno. Quando si è trovata i biglietti in mano, invece, improvvisamente il sogno ha preso consistenza. S’è come plasmato fra le sue dita. Il Brasile era lì, c’era un aereo da prendere, un aereo soltanto, e poi sarebbe stato il solletico della sabbia calda sotto i piedi, e il calore insistente del sole sulla pelle scoperta. E lì Fabrizio avrebbe sorriso come se non dovesse soffrire facendolo.
Roberta ha dovuto abituarsi all’idea di un mondo senza papà e mamma, senza amici, un mondo in cui Fabrizio sarebbe stato tutta la sua vita. Un mondo spaventoso, un mondo bellissimo.
Si dice che il Brasile sarà bellissimo. Quelle foto patinate e vuote non gli rendono giustizia. Dev’essere così. Il Brasile sarà molto più bello del niente che vede fra le pagine plastificate di quel depliant.
Prova a crederci davvero quando Freddo si stende accanto a lei e le bacia una spalla, tirandosela contro lasciandole scivolare le bretelle della canottiera lungo le braccia e sfiorandole un seno con le labbra. Roberta chiude gli occhi, ed è da lui che si lascia cullare. Perché il pensiero del Brasile, nonostante tutto, ancora non ci riesce.