Fandom: RP: Calcio
Personaggi:
Genere: Introspettivo.
Pairing: Nessuno.
Rating: PG
AVVERTIMENTI: Gen, (lieve) Angst.
- "Ogni tanto Davide ripensa all’anno scorso, quando era tutto più facile."
Note: Ambientata quest'anno, dopo i problemi al ginocchio di Davide. Prompt: Calma/Affanno @ It100.
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DON’T BE SCARED// (CALMA)
Ogni tanto Davide ripensa all’anno scorso, quando era tutto più facile. Nessuno sapeva chi fosse davvero – sì, chi seguiva il settore giovanile dell’Inter aveva una vaga idea di cosa fosse capace di fare, ma di certo non s’aspettava che ciò che riusciva tranquillamente a fare in Primavera potesse anche replicarlo tal quale coi grandi – e per quanto riguardava tutti gli altri, be’, non erano poi molto interessati: era solo un ragazzino all’esordio, poteva gestire la situazione con tutta la calma del mondo, poteva fidarsi dei sorrisi dei compagni, delle rassicurazioni del mister, delle coccole ruvide di Mario che “io ci sono passato, va’ che dopo i primi tempi è una figata”, poteva stare tranquillo e fare la sua cosa, semplicemente, ed era bellissimo – era bellissimo.

(AFFANNO) //OF YOUR SHADOW
Adesso è tutto diverso. Tutto corre più veloce, non c’è tempo per respirare, non c’è spazio per pensare, non c’è nemmeno abbastanza aria, che se solo prova a riempire i polmoni quelli gli fanno male, tanto è disabituato a sentire il petto pieno di qualcosa che non sia paura o ansia. I sorrisi dei compagni sono stati sostituiti quasi per la loro totalità dai sorrisi dei medici, che ci provano ad essere altrettanto caldi, ma non sono uguali. Il Mister, ormai, lo vede una volta ogni morte di papa, e solo in occasioni particolari o quando passa dalla palestra per chiedere al suo preparatore se il recupero stia andando bene, e per quanto riguarda Mario, be’, lui ha tanti di quegli altri casini per la testa, per ora, che andare a rassicurare lui è proprio l’ultimo dei suoi problemi.
Davide sospira, ogni tanto, e si sente stupido, perché quand’era piccolo non vedeva l’ora di diventare grande, ed ora che è grande vorrebbe poter tornare piccolo, e allora se lo chiede, se lo chiede davvero – quanto tempo ho perso e sto perdendo nel desiderare cose che non potrò mai avere?
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