Genere: Romantico/Sexy
Rating: NC17
AVVISI: Femslash.
- Una fantasia...
Commento dell'autrice: =P Un bel momento di ispirazione profonda provocata dalla mancanza della persona che si vuole accanto… e guarda cosa combino XD Sono pericolosa!
Rating: NC17
AVVISI: Femslash.
- Una fantasia...
Commento dell'autrice: =P Un bel momento di ispirazione profonda provocata dalla mancanza della persona che si vuole accanto… e guarda cosa combino XD Sono pericolosa!
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Darling
Caldo torrido di un’estate che sembra non dover finire, nonostante si sia già ad inizio settembre.
Ronzio insistente di un ventilatore assolutamente inutile.
Ghiaccio dentro una bottiglia di plastica ormai quasi del tutto trasformato in acqua.
E noi, due ragazze, chine sui libri. Ripasso prima dell’inizio della scuola.
Latino.
Sum, es, est…
Sum, es…
Io sono, tu sei...
...est...
…egli è…
Chiudo il libro di scatto, rovistando nello zaino alla ricerca del quaderno di matematica. Tu mi guardi incuriosita.
- Hai già finito latino?
Un sorriso affettato.
- Mi ha un po’ stancato, voglio fare matematica…
Tu annuisci e torni alla tua versione.
Perché mi sono innamorata di te?
Per scoprire che uno più uno non sempre fa due? Per scoprire che ci sono casi in cui questa semplice operazione rimane insoluta?
Dannata matematica… spero di rifugiarmi nel nido delle tue certezze ed è così che mi ripaghi…?
Uno più uno non fa due. Fa te più qualcuno che non sono io. Fa te felice e me senza speranze.
E no… non sono triste…
Sono sincera quando dico che amarti mi rende felice, la tua gioia è ciò che m’impedisce di crollare. Non è amarti che mi distrugge. È non poterti avere. Ed è diverso, perché a questo posso sopravvivere, almeno credo. Almeno spero.
Sbuffi un po’, chiudendo anche tu il libro. Ti avvicini a me, sbirciando curiosa il quaderno.
- Io ho finito, posso darti una mano se vuoi!
La scollatura della maglietta in bella mostra… provo a distogliere lo sguardo, ma è inutile: questo tuo profumo mi sta chiamando, amore. E mi dispiace, lo so che non vorresti, ma io non posso non sentirlo…
Alzo una mano, accarezzandoti una guancia accaldata e leggermente arrossata. Non dico una parola, e neanche tu. Ti limiti a guardarmi un po’ stupita, immensamente curiosa.
Cosa diavolo voglio ottenere, così…?
Due dita ti scorrono lungo il viso, e giù per il collo, fermandosi poi leggermente sull’incavo alla base della gola.
Fisicamente, SENTO il tuo respiro, adesso lievemente affannoso.
Ricordi cosa ti dissi un giorno? Che non saresti riuscita a resistermi?
Mi muovo lentamente, ma con decisione, costringendoti al muro. Ti avevo detto anche questo… essere più alta di te un giorno mi sarebbe tornato utile…
In un tempo che sembra infinito, il mio viso si avvicina al tuo. Protendo le labbra, è un movimento impercettibile, ma io ho avuto un assaggio del tuo sapore e, Dio, mi piace.
Il tuo sguardo smarrito mi colpisce, tanto che mi faccio un po’ indietro.
- Wendy… io non farò nulla… che tu non voglia… per cui, se adesso vuoi che non succeda niente…
Piccola pausa; i nostri respiri, fino a quel momento trattenuti, si scontrano e s’accavallano come onde, con la stessa intensità.
- …fermami…
E d’improvviso le tue mani protese verso di me. E poi…
…e poi sto sognando?
Il calore di questa giornata ha già reso le nostre pelli leggermente sudate, ed i respiri un po’ pesanti, ma niente in confronto a quello che fa il calore che noi stesse sprigioniamo.
Le tue labbra sulle mie, pressate con impeto, voraci allo stesso modo, forse solo un po’ meno decise. Il bisogno di sentire le nostre pelli a contatto, in completa aderenza, e ti strappo i vestiti di dosso, praticamente, ed in questo momento sinceramente non m’importa del rimprovero per averlo fatto che, lo so, mi riserverai in futuro. La mia lingue ti scorre lenta addosso, lasciandosi dietro una traccia umida. Voglio che su di te rimanga qualcosa di mio, anche se solo per pochi secondi. Le tue forme piene, i fianchi rotondi, il seno prorompente, i capelli morbidi e profumati tra le mie mani, le tue labbra leggermente dischiuse, la tua voce mi chiama, m’invoca, tra gemiti ed ansiti…
Questo viso d’angelo, così in contrasto con la tua personalità tutt’altro che angelica, stravolto da voglia e piacere, e sono io, sono IO a procurartele!
E quando ti ho assaggiata tutta, e quando ho tracciato i tuoi contorni con le mie dita, e quando ti ho avuta… è su di me, che rimane la tua traccia…
…e tu avvicini le labbra al mio orecchio…
…e in un soffio…
- Ancora…
…
…
…
Fanculo il latino, fanculo la matematica.
Fanculo anche la realtà, ciò che posso e ciò che non posso.
Mi hai chiesto di continuare! E lo farò per sempre, amore mio. Ti porterò in paradiso così tante volte, e per così tanto tempo che ti sembrerà di vivere lì. Ti bacerò con tanta passione da farti dimenticare tutto il resto, ti toccherò con tanto ardore da farti urlare il mio nome.
Oh, si, per sempre…
…
…
…
- Luna…?
Cosa? Chi? Dove?
Riapro gli occhi sulla tua espressione stupita.
- Luna, ti senti bene?
- Cosa…?
- Non so… avevi gli occhi chiusi e… boh, mi sembravi strana. Sei un po’ rossa, sai?
- Io… io…
- Ed hai anche gli occhi lucidi… non avrai mica la febbre? Sei un po’ calda, in effetti…
Il tuo sguardo preoccupato mi imbarazza. Strano, no?
Abbasso il viso, passandomi una mano sulla fronte. Scaccio i pensieri. E scoppio a ridere.
- Ma… che ridi a fare?
Non riesco a smettere. Tanto che, per tranquillizzarti un po’, fra una risata e l’altra invento una bugia.
- Un sogno divertente? Hai fatto un sogno divertente? Cioè dormivi??? Adesso! Mentre IO ti risolvevo questa maledetta espressione logaritmica TU facevi un sogno divertente?!
Un bacetto a fior di labbra, per il quale, se sapessi da cosa è provocato, forse non mi perdoneresti.
- Luna, che combini?
Dici ritraendoti imbarazzata.
- Ma nulla Wendy, nulla…
Dico con un sorriso ed un sospiro.
Bè, almeno fammi sognare, darling…