Genere: Comico
Rating: PG-13
AVVISI: Slash, Crack.
- Tragica (?) storia vera di uno strano amore impossibile (?).
Note: Scritta in seguito a plottaggio sfrenato con Meg e Tab su Twitter, dopo che nel corso dell'ultima settimana metà dei computer della mia twitlist (mio e quello della Meg compresi) sono stati infettati da un trojan bastardissimo che si è comportato esattamente come descrivo nella storia XD La storia di NOD ed Avast è vera ed ha avuto luogo oggi nel computer della Meg. XD
Rating: PG-13
AVVISI: Slash, Crack.
- Tragica (?) storia vera di uno strano amore impossibile (?).
Note: Scritta in seguito a plottaggio sfrenato con Meg e Tab su Twitter, dopo che nel corso dell'ultima settimana metà dei computer della mia twitlist (mio e quello della Meg compresi) sono stati infettati da un trojan bastardissimo che si è comportato esattamente come descrivo nella storia XD La storia di NOD ed Avast è vera ed ha avuto luogo oggi nel computer della Meg. XD
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Caution, A Virus Has Been Detected
NOD32, da tutti conosciuto semplicemente come NOD, non era mai stato uno di quegli antivirus cui piacesse mettersi in mostra. Lasciava che le bocche dell’opinione pubblica si riempissero dei nomi dei soliti noti, primo fra tutti Norton, anche perché – almeno così pensava lui – alla fine le chiacchiere della gente, anche quando sembrava fossero piene di complimenti, non erano altro che prese in giro. Così capitava sempre a Norton, per dire, e a ragione: con tutto quel farsi grosso e bello pavoneggiandosi in giro e dichiarando al mondo di essere l’antivirus migliore, il più protettivo, il più sicuro e tutto il resto, al punto da ritrovarsi addirittura installato su qualche pc di default, era molto più semplice ed anche molto più divertente prenderlo in giro per i suoi evidenti difetti – il fatto che fosse così facile aggirarlo e così pesante, a volte, da bloccare tutto il sistema operativo, per esempio.
Lui era uno tranquillo, uno che faceva il suo dovere senza dare fastidio a nessuno. Non era famoso come Norton, certo, e forse non era neanche così straordinariamente efficiente, molti non lo conoscevano, non erano in tanti a usufruire del frutto del suo lavoro, ma questo non gli importava: era un antivirus onesto, uno con la testa sulle spalle, uno su cui contare. Non era tipo da colpi di testa o da sbandate.
Per questo non riuscire a togliere gli occhi di dosso da quel tipo seduto al bancone del locale a bere da solo gli sembrava tanto inaccettabile: il tipo aveva un’aria poco raccomandabile, lunghi capelli scuri acconciati in una cresta quasi esagerata dritta sulla testa, occhi dal taglio orientale bistrati di nero e profondi come la notte, di un colore al contempo liquido, cupo e brillante che non riusciva ad identificare e che andavano nascondendosi a tratti sotto le ciglia lunghissime e curve, appesantite dal mascara e tese come le morse di una tenaglia pronte a scattare per imprigionarlo. Insomma, non era un tipo dal quale lui avrebbe dovuto sentirsi attratto.
- Guarda che nessuno ti ha chiesto di fargli la scansione completa. – disse Avast col classico tono risentito che usava sempre quando voleva prenderlo in giro. Avast era un po’ uno come lui, uno che non si lasciava spaventare dal lavoro duro, forse per questo andavano tanto d’accordo – cosa strana in un mondo come il loro, cui bastava un niente perché due programmi andassero in conflitto l’uno con l’altro causando disastri di varia entità e natura.
- Non lo sto scansionando. – borbottò lui di rimando, incrociando offeso le braccia sul petto.
- No, figurarsi. – rispose Avast con un ghigno sottile, - E io oggi mi sono aggiornato in due secondi netti.
NOD si lasciò andare ad una risata, sciogliendo i provider ancora in tensione per lo scambio di sguardi con lo sconosciuto di poco prima: apprezzava l’ironia di Avast, la sua innata capacità di rendere tutto meno pesante anche con cose piccolissime, come la voce buffissima che faceva per avvisarti di aver aggiornato l’archivio dei virus e che era tanto divertente da permetterti di dimenticare che, per riuscire ad aggiornare il benedetto archivio, aveva impiegato qualcosa come tre ore e il cento percento della RAM del tuo computer.
- È solo che è strano vedere uno simile qui. – spiegò semplicemente, cercando in parte anche di giustificare la propria curiosità nei confronti del ragazzo.
- E questo non ti dice niente? – suggerì Avast, bevendo a piccoli sorsi dal proprio bicchiere ancora pieno di malware resi ormai innocui dal firewall di turno al bancone per la serata. NOD li osservò attentamente scivolare fra le sue labbra e sorrise: ad Avast, ogni tanto, piaceva rischiare.
- Magari è uno nuovo. – ipotizzò scrollando le spalle.
- Uno nuovo? – chiese Avast, inarcando un sopracciglio inquisitore, - Così conciato?
- Sai cosa? – ribatté NOD, ormai annoiato dalle sue rimostranze, - Sei troppo prevenuto. E oltretutto, uno che beve le schifezze di cui t’ingozzi tu non dovrebbe essere così propenso a giudicare gli altri solo per come appaiono, ti pare?
- Stai insinuando che non faccia bene il mio lavoro solo perché ogni tanto bevo un po’? – ritorse Avast, piccato.
- Io no. – rispose NOD, alzandosi in piedi, - Ma tu non fai che insinuare maldicenze su quel tipo da quando abbiamo cominciato a parlare, anche se di lui non sai niente. Quindi non so chi di noi due sia un antivirus peggiore.
- Il nostro mestiere – spiegò Avast, cercando di mantenersi paziente, - è essere sospettosi, NOD! Se fosse un virus—
- Se fosse, se fosse, vedi virus ovunque, tu! Sei peggio del firewall di Vista, Dio mio! Divertiti, un po’!
Sconvolto da tanta acredine, Avast si alzò in piedi a propria volta, fronteggiandolo da una posizione più equa.
- Sai che ti dico? – ringhiò offeso, - Fai come vuoi, mettiti pure nei guai! Sarai solo, quando non saprai più come uscirne. – concluse, voltandogli le spalle per dirigersi verso l’uscita del locale.
- Bene! – sbottò NOD, allargando le braccia ai lati del corpo, - Meglio soli che male accompagnati, si dice!
- Spero che ti si resetti il sistema operativo! – furono le ultime parole di Avast, prima di sparire in uno degli svariati coni d’ombra che riempivano gli angoli dell’Hard Disk.
NOD roteò gli occhi, le mani sui fianchi e un’espressione rassegnata stampata sul volto. Poi scrollò le spalle e si lasciò andare ad un ultimo sospiro, prima di voltarsi nuovamente verso il bancone, in cerca del giovane sconosciuto. Lo trovò ancora lì seduto, sempre intento a sorbire lentamente qualsiasi fosse la bevanda che aveva ordinato, gli occhi fissi su di lui e un minuscolo sorriso ad arricciare le labbra piene, rese appena brillanti da un velo di lipgloss.
Gli si avvicinò, cercando di darsi un tono e non sembrare terrorizzato quanto invece era. D’altronde, lui era stupendo davvero, e forse per questo abituato a scatenare simili reazioni in tutti gli antivirus che incontrava, perciò non si dimostrò particolarmente stupito da questo suo atteggiamento, e cercò di metterlo a proprio agio con un sorriso più ampio, non appena fu abbastanza vicino da osservarne per bene le difese. Quasi del tutto dismesse, osservò con un certo compiacimento.
- Ciao… - balbettò NOD, con un sorriso incerto, sollevando una mano per salutarlo, - Come ti va?
- Meglio, adesso. – rispose lui, inclinando lievemente il capo e lasciando ad una ciocca di capelli nera come la notte la libertà di sfuggire a solleticargli la guancia pallidissima dal disegno perfetto. – Ora non sono più solo.
- Siamo tutti un po’ circospetti da queste parti… - ammise NOD con una risatina colma di disagio, - Deformazione professionale.
- Questo vuol dire – cominciò il ragazzo con un altro di quei sorrisi piccolissimi, - che a lungo andare lo diventerò anch’io?
- Sei un antivirus anche tu? – chiese impetuosamente NOD, quasi brillando di gioia, già pregustando le giuste risate di cui avrebbe ricoperto Avast e i suoi sospetti più tardi.
- Già. – annuì lui, stringendosi remissivo nelle spalle, - Mi chiamo Windows Security Alarms, - si presentò, alzandosi in piedi ed avvicinandosi pericolosamente. Anche troppo pericolosamente. – Ma tu se vuoi puoi chiamarmi Trojan. – aggiunse con un sorriso semplicemente demoniaco soffiando direttamente sulla pelle del suo collo mentre tutto intorno gli allarmi cominciavano a suonare, in un fischiare continuo di sirene che riempì l’aria del locale saturandola, mentre tutti gli antivirus presenti entravano simultaneamente in conflitto fra loro, chiedendosi l’un l’altro di disinstallarsi a vicenda.
- Cosa-- - azzardò NOD, confuso dal rumore e dal vociare confuso di tutti gli antivirus, - Sei un—
- Sì. – rise Trojan, mentre le sue sembianze mutavano fino a trasfigurarlo in un lungo serpente dotato di denti appuntiti e occhi rossi come il sangue, - E tu, da solo, non puoi niente contro di me. – rise sguaiatamente, mentre tutto attorno continuavano ad apparire pop-up annuncianti virus in entrata da ogni spazio lasciato libero dalla confusione generale.
- Lui non è solo! – disse una voce alle spalle di NOD. Mentre le spire di Trojan risalivano lungo il suo corpo per stringerlo in una morsa mortale, NOD si voltò e lo vide: Avast era lì, e si stagliava contro il fondo scuro delle macerie dell’unità centrale, illuminato a tratti dal fuoco che le numerose esplosioni dei vari antivirus avevano provocato. – Lui ha me.
- Avast! – lo chiamò NOD, cercando di divincolarsi dalla stretta, - Non eri andato via?!
Avast sorrise appena, saltando sull’intreccio di spire del Trojan e stringendovi attorno le dita con forza, nel tentativo di bloccare la circolazione dei malware abbastanza a lungo da costringerlo a mollare la presa.
- Sono sempre rimasto. – rispose con un sorriso, incurante delle minuscole goccioline di sudore che cominciavano a imperlargli la fronte. – Però non posso fare tutto da solo. – aggiunse, sorridendo più sicuro, - Devi darmi una mano anche tu.
- Non posso! – singhiozzò NOD, cercando il più possibile di restare immobile e non fare niente, - Entreremo in conflitto! Io non-- - singhiozzò ancora, abbassando lo sguardo, - non voglio farti del male…
Trojan rise ad alta voce, lasciando scivolare anche Avast nella propria stretta.
- Ma che romantico quadretto! – sbraitò divertito, - La verità è che non potete fare niente per sconfiggermi, niente! – si gloriò, tenendoli imprigionati mentre, tutto attorno, l’hard disk cadeva a pezzi sommerso da pop-up di ogni tipo e falsi collegamenti a siti porno di svariata natura che si autoinstallavano sul desktop.
- NOD, - lo chiamò Avast, la voce contratta per lo sforzo, approfittando del momento di distrazione di Trojan, impegnato a coccolare l’inconcina di un collegamento a PornoTube, - NOD, ascoltami. Devi attivare la tua scansione antivirus.
- Avast, esploderemo come tutti gli altri! – cercò di ricordargli NOD, ormai disperato, - Non possiamo fare più niente.
Ringhiando per la fatica, Avast riuscì a liberare un braccio dalla stretta del virus. La sua mano corse veloce al volto rigato di lacrime di NOD e lo costrinse a voltarsi fino a riuscire a guardarlo dritto negli occhi.
- Fidati di me. – gli chiese, sporgendosi a baciarlo, - Avvia la scansione.
Stupito dal bacio, per un paio di secondi NOD non riuscì nemmeno a muoversi. Trojan continuava a pascolare icone vietate ai minori a qualche metro da loro, e si lasciò sfuggire una risatina divertita.
- Vi disinstallerete a vicenda, e sarò io l’unico a godere della vostra disfatta. – commentò distrattamente, spargendo pop-up minacciosi in giro, - E quando avrò sconfitto anche voi, allora—uh? – si fermò all’improvviso, osservando le iconcine scemare e scomparire in un tripudio di urletti striduli e concitati, - Ma cosa-- - si voltò di scatto, per osservare NOD ed Avast apparentemente persi in una trance di cui non riusciva a capire il motivo, a meno che… - No… - ansimò, osservando le proprie spire disfarsi in una manciata di pixel nerastri e bruciacchiati, - No, non è possibile, voi non potete—non potete non entrare in conflitto!
NOD ed Avast sorrisero, continuando imperterriti la loro scansione simultanea dell’hard disk, le mani strette e le dita intrecciate. L’ultimo suono che Trojan sentì, prima di finire imprigionato nel cestino ed eliminato per sempre, fu il rombo improvviso di una sirena e la voce di Avast, improvvisamente cupa e professionale, annunciargli: “caution, a virus has been detected. But don’t worry, it’s been moved to chest”.