Genere: Introspettivo, Romantico.
Pairing: Mario/Davide, Mario/Marko.
Rating: PG-13
AVVERTIMENTI: Slash, (lieve) Angst.
- "Quando si avvicina a Davide, lo fa perché vuole avvicinarsi a Davide."
Note: Mario e il suo cuore diviso fra un sì e un no dati da due persone diverse come risposta alla stessa domande. Titolo da Winter Winds dei Mumford & Sons. Prompt: Sì/No @ It100.
Pairing: Mario/Davide, Mario/Marko.
Rating: PG-13
AVVERTIMENTI: Slash, (lieve) Angst.
- "Quando si avvicina a Davide, lo fa perché vuole avvicinarsi a Davide."
Note: Mario e il suo cuore diviso fra un sì e un no dati da due persone diverse come risposta alla stessa domande. Titolo da Winter Winds dei Mumford & Sons. Prompt: Sì/No @ It100.
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AND MY HEAD TOLD MY HEART “LET LOVE GROW”// (NO)
Quando si avvicina a Davide, lo fa perché vuole avvicinarsi a Davide. Perché ci pensa da giorni – settimane mesi anni – perché Davide è tutto quello che riesce a vedere quando gli sembra di essere tanto confuso da non riuscire a riconoscere il giorno dalla notte, perché Davide è l’unica cosa che funzioni nella sua intera, disastrosa esistenza, perché a Davide vuole bene, cazzo, gli vuole un bene fottuto, tanto che alle volte quando ci pensa gli sembra di non riuscire a contenerlo tutto, perché Davide è bellissimo, perché quando Davide gli sorride il mondo smette di girare e poi prende a vorticare all’improvviso così velocemente da lasciarlo stordito, perché adora come la sua vicinanza lo faccia sentire, felice, sveglio, vivo, perché Davide ha già un posto enorme nella sua esistenza, perché Davide è già tanto e lui vorrebbe davvero che diventasse tutto.
Per questo, quando lo bacia e si sente rispondere “no”, un pezzo di lui muore.
(SÌ) //BUT MY HEART TOLD MY HEAD “THIS TIME NO”
Quando si avvicina a Marko, lo fa perché vuole avvicinarsi a qualcuno. Perché ne ha bisogno, perché non è un tipo solitario, perché per qualche ragione che non ha mai capito ha sempre sentito la necessità di provare più affetto degli altri, di sentirsi più ammirato degli altri, più in compagnia degli altri, più desiderato degli altri. Perché vuol bene anche a Marko, in fondo, pure se non è che lo conosca così tanto, perché gli fa tenerezza con quel suo parlare insensato a macchinetta affastellando parole su parole e sbagliandone la metà perdendosi dentro la propria testa prima di arrivare al punto del discorso, perché lo fa ridere spesso, perché in fondo Marko è un cretino come lui, uno che non è che stia tanto bene quando è frenato da regolamenti troppo rigidi, ed hanno un sacco di cose in comune ed alle volte si capiscono con un’occhiata, specialmente quando vorrebbero fare battute cretine durante gli allenamenti ma le tengono per loro stessi, scambiandosele telepaticamente in un’occhiata complice e ridendo con maggior convinzione quando gli altri non capiscono il motivo della loro ilarità e cercando di estorcere loro una risposta qualsiasi subissandoli di domande di ogni tipo alle quali loro, presi come sono nel loro discorso silenzioso a due tutto speciale, non pensano minimamente di rispondere.
Per questo, quando lo bacia e si sente rispondere “sì”, un altro pezzo di lui muore, e Mario capisce in un respiro che sia questo che l’altro sono due pezzi di sé che non riuscirà più a recuperare.
Quando si avvicina a Davide, lo fa perché vuole avvicinarsi a Davide. Perché ci pensa da giorni – settimane mesi anni – perché Davide è tutto quello che riesce a vedere quando gli sembra di essere tanto confuso da non riuscire a riconoscere il giorno dalla notte, perché Davide è l’unica cosa che funzioni nella sua intera, disastrosa esistenza, perché a Davide vuole bene, cazzo, gli vuole un bene fottuto, tanto che alle volte quando ci pensa gli sembra di non riuscire a contenerlo tutto, perché Davide è bellissimo, perché quando Davide gli sorride il mondo smette di girare e poi prende a vorticare all’improvviso così velocemente da lasciarlo stordito, perché adora come la sua vicinanza lo faccia sentire, felice, sveglio, vivo, perché Davide ha già un posto enorme nella sua esistenza, perché Davide è già tanto e lui vorrebbe davvero che diventasse tutto.
Per questo, quando lo bacia e si sente rispondere “no”, un pezzo di lui muore.
(SÌ) //BUT MY HEART TOLD MY HEAD “THIS TIME NO”
Quando si avvicina a Marko, lo fa perché vuole avvicinarsi a qualcuno. Perché ne ha bisogno, perché non è un tipo solitario, perché per qualche ragione che non ha mai capito ha sempre sentito la necessità di provare più affetto degli altri, di sentirsi più ammirato degli altri, più in compagnia degli altri, più desiderato degli altri. Perché vuol bene anche a Marko, in fondo, pure se non è che lo conosca così tanto, perché gli fa tenerezza con quel suo parlare insensato a macchinetta affastellando parole su parole e sbagliandone la metà perdendosi dentro la propria testa prima di arrivare al punto del discorso, perché lo fa ridere spesso, perché in fondo Marko è un cretino come lui, uno che non è che stia tanto bene quando è frenato da regolamenti troppo rigidi, ed hanno un sacco di cose in comune ed alle volte si capiscono con un’occhiata, specialmente quando vorrebbero fare battute cretine durante gli allenamenti ma le tengono per loro stessi, scambiandosele telepaticamente in un’occhiata complice e ridendo con maggior convinzione quando gli altri non capiscono il motivo della loro ilarità e cercando di estorcere loro una risposta qualsiasi subissandoli di domande di ogni tipo alle quali loro, presi come sono nel loro discorso silenzioso a due tutto speciale, non pensano minimamente di rispondere.
Per questo, quando lo bacia e si sente rispondere “sì”, un altro pezzo di lui muore, e Mario capisce in un respiro che sia questo che l’altro sono due pezzi di sé che non riuscirà più a recuperare.