Genere: Generale.
Rating: R.
AVVERTIMENTI: Nonsense, Flashfic.
- "E le pentole dove sono?"
Note: Scritta in occasione della Notte della Talpa @ maridichallenge, su prompt Una batteria di coperchi.
Rating: R.
AVVERTIMENTI: Nonsense, Flashfic.
- "E le pentole dove sono?"
Note: Scritta in occasione della Notte della Talpa @ maridichallenge, su prompt Una batteria di coperchi.
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ACCIAIO INOX
- E le pentole dove sono? – domanda Ugo con una certa curiosità. Sua moglie lo guarda come guarderebbe un completo idiota, mentre il loro bambino di appena due anni sta seduto per terra, circondato dai coperchi arrivati quella mattina per posta prioritaria e intento a suonarli tutti con un cucchiaio di legno, deliziato dalle note assolutamente prive di musicalità – o di una qualsiasi differenza – che si librano nell’aria ogni volta che lui, impietoso, colpisce.
- Caro, ma come, non lo sai? – dice lei con naturalezza, continuando a rassettare le stoviglie dopo averle lavate ed asciugate, - Coi tempi che corrono, bisogna risparmiare.
Ugo annuisce. In effetti, col suo stipendio di impiegatucolo in un ente pubblico che campa quasi solo di sovvenzioni, quella del risparmio è sempre una buona logica. Continua a non capire, però, per quale motivo sua moglie abbia sentito il bisogno di acquistare una batteria di coperchi priva delle pentole che quei coperchi dovrebbero andare a coprire.
- E questo sarebbe risparmiare? – domanda infatti, indicando i famosi coperchi coi quali il delizioso pargoletto continua rumorosamente a giocare, scatenando nel suo placido genitore istinti omicidi che Ugo, abituato com’è a provarli, riesce a tenere graziosamente a bada.
- Certo, caro. – risponde la sua signora, finendo di asciugare l’ultimo bicchiere per poi riporlo con cura nello scaffale, - Ho visto una televendita, oggi. Dal momento che le pentole in finto acciaio che tua madre ci ha regalato sono già tutte rovinate, ho pensato di acquistarne una batteria nuova. Il problema era che naturalmente, nonostante lo sconto, non potevamo permettercela.
- E quindi hai comprato solo i coperchi. – trae come ovvia conclusione Ugo, resistendo all’impulso di sottrarre alla propria progenie il cucchiaio di legno per suonargli la testa esattamente come lui continua a suonare i coperchi sparsi per terra tutti attorno a lui.
Sua moglie si stringe nelle spalle in un gesto fra l’infantile e il civettuolo.
- Potrebbero sempre esserci utili. – commenta raggiante.
Ugo schiude le labbra e poi le richiude. Ci mette un po’ a pensare alla prossima domanda da fare, ma poi non può resistere alla curiosità, e parla.
Quando sua moglie gli rivela di essersi appena accaparrata un set completo di dodici coperchi privi di pentole per la modica cifra di duecentotrentatre virgola sessantacinque euro, Ugo rimuove il cucchiaio di legno dalle manine sante del suo bambino, poi recupera i suddetti coperchi, constata la durezza del materiale, la maneggevolezza dell’utensile e la pericolosità dei bordi sottili e taglienti, e dopo aver finalmente ridotto il resto della propria famiglia al silenzio non può che concordare con sua moglie.
È stato un affare. Una pistola sarebbe sicuramente costata di più, e sicuramente sarebbe stata meno divertente da usare.