Genere: Comico, Introspettivo.
Pairing: MattxBrian, hint semi-nascosta ma IMMENSA di BrianxStef.
Rating: R
AVVISI: CrackFic, Language, RPS, Slash.
- Matthew Bellamy incappa nelle foto del bacio che quello che dovrebbe essere il suo uomo - Brian Molko - e il bassista del di lui gruppo - Stefan Olsdal - si sono scambiati durante un concerto in Lituania e... semplicemente dà di matto.
Commento dell'autrice: Il mondo è perduto! Due fic idiote in due giorni! Questa, poi, è nata in reazione al tragico fatto ç_____ç Che è successo davvero ç____ç E una donnina fedele al proprio fandom quale io sono non poteva lasciar correre >_< La rivoluzione di Matt doveva avere luogo! Anche se alla fine fa la figura becera dell’idiota comunque XD Ma che posso farci, lui È un idiota. *si nasconde*
Per l’ultimo dialogo fra Matt e Bri ringrazio la mia amata <3 Mika, che l’ha concepito e realizzato live chattando con me su MSN *_* Grazie anche alla Nai per il beta-reading ç_ç Non avete idea di quanti stupidissimi errori di battitura ci sarebbero, qui, senza il suo prezioso aiuto <3
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A MATTER OF A BRIEF KISS
Song #38. Headstrong

- E quindi è una puttana!
Fine di un ragionamento perfettamente logico.
Durato la bellezza di due ore e mezza.
Dom si lasciò andare sul divano ed esplose in un sospiro sollevato.
- Grazie a Dio hai concluso! – sbottò esasperato.
Decisamente non era quello che Matt si sarebbe aspettato che il suo migliore amico sbottasse in una situazione simile. Si sarebbe aspettato che Dom sbottasse qualcosa tipo “eccome se hai ragione! Ti aiuterò ad organizzare una vendetta coi controfiocchi, facciamo sparire il suo beauty-case dal tuo bagno e facciamogli trovare le mutande di un altro uomo sotto al letto!”. E invece no. E invece sbottava “grazie a Dio hai concluso”. Corsivettando il concluso, peraltro!
Fissandolo incredulo, Matt si azzardò a chiedere il perché di quella lamentela.
- Matthew, con chi sto io?
- Uhm. – disse Matt, un po’ stupito dalla domanda inaspettata, - Sei con me, in questo momento.
- Cretino. Chi è il mio ragazzo?
- Ah! In quel senso! Ma Stefan, chiaramente. Ed è per questo che non capisco-
- Non capisci? – esalò Dom, dandosi uno schiaffo sulla fronte, - Come potevo sperare il contrario? Bells, se ci fosse qualcosa di cui preoccuparmi, non pensi che sarei già preoccupato?
- …non capisco!!!
Dominic mugolò di dolore e desiderò avere la calmante presenza di Chris al suo fianco. Ma Chris era da qualche parte in vacanza alle Bahamas, e Dom voleva troppo bene al suo bassista per costringerlo a prendere un aereo d’urgenza per recarsi a reggergli la mano nella piovosa Londra mentre cercava di fare capire a Matthew quanto intensamente fosse idiota.
- Matthew… ti prego… se quel bacio fosse una cosa seria, non sarei così tranquillo!
- …l’hai detto!!! – strillò Matt, inorridendo.
- …cosa? – chiese lui, sconvolto dall’urlo.
- L’hai nominato!!!
- Ma cosa?
- Il bacio!!!
Ecco.
Ecco di cosa stavano parlando da due ore e mezza.
Il dannatissimo bacio che Brian e Stefan si erano scambiati sul palco del concerto che avevano tenuto a Vilnius.
- Matt… è ovvio che io l’abbia nominato, ne parliamo da ore… - puntualizzò, massaggiandosi le tempie.
- Sì, - protestò animatamente Matt, - ma io non l’ho nominato!
In effetti tutto il discorso di Matt era stato infarcito di quella cosa, l’indecenza e l’oscenità. Non aveva mai pronunciato la parola bacio.
Doveva dargliene atto, il suo cervello funzionava bene – per le cose totalmente inutili.
E grazie al cielo lui non aveva avuto la sbadataggine di menzionare che di quel bacio sapeva da giorni, che era stato tutto perfettamente organizzato – come tra l’altro era palese, osservando foto e riprese – e che Brian l’aveva implorato di non dire niente a Matt perché, conoscendolo, come minimo avrebbe preso il primo aereo per la Lituania e, nel tentativo di fermarlo, sarebbe stato rapito da uomini senza scrupoli che gli avrebbero tagliato le orecchie e la lingua per farsi pagare un riscatto milionario.
(Sì, Dom era assolutamente convinto del fatto che Matthew e Brian fossero fatti l’uno per l’altro.)
- Matthew. – disse il batterista, ormai al limite della sopportazione, - Se può farti star meglio, chiama Brian. Parlagli. Vedrai che ti risponderà che è stato solo un modo per protestare contro i maltrattamenti nei confronti dei gay in quel paesucolo di merda.
- Ha! – esplose Matt, battendosi teatralmente una mano sulle ginocchia, - E tu pensi che mi beva questa cazzata dei diritti dei gay?! Ma per favore!!! Se uno vuole rivendicare diritti fa una manifestazione, un sit-in, si incatena da qualche parte o fa uno sciopero della fame e della sete! Al massimo va in televisione! Mica si mette a baciare bassisti in giro per il mondo!
- Ossignore, baciare bassisti… Matt, ha solo dato un bacio a Stefan!
- Sì, ma tu l’hai visto che bacio?!
- Matt, mi hai fatto vedere le foto e i video a rotazione per qualcosa come millecinquecento volte…
- Non sono state abbastanza, evidentemente!!! Quello non è un “bacio”!
- No?
- No!!! Quello è un preliminare!!!
- Addirittura!
- Ma sì! Non si limita a mezzo metro di lingua giù per la gola, no, lo lecca sulle labbra poi!
- Non è la prima volta… è già successo in passato, quella leccata sulla labbra è un po’ il loro segno di distinzione…
- …!!!
- Matt, ti senti bene?
Matt era sbiancato, chiaramente.
- Segno di distinzione!!! Quante altre volte è successo?! – chiese il cantante, strillando come un ossesso, le mani ai capelli.
Dom scrollò le spalle con aria disinteressata.
- Almeno un’altra volta. C’è il filmato su YouTube. Brian poi si volta verso le telecamere e dice “fuck you”.
- SANTISSIMO IDDIO! Devo vederlo!
- Ah, ma ti vuoi male, allora!
- Ma è così lampante che si amano ancora!!! Dom, non capisco come fai a non vederlo!!!
Dominic lanciò un lamento esasperato.
- Senti, Matt, sono stufo. Ho mal di testa. Mi butto dieci minuti sul divano e dormo. Tu chiama Brian, fatti rassicurare, fa’ qualcosa, ma lasciami in pace.
Matthew si afflosciò su sé stesso, giungendo le mani in grembo e fissando con aria sconsolata il telefono.
Nel momento in cui Dom chiuse gli occhi, stava già afferrando la cornetta.
*

- Sei una puttana!
- …Matt, tesoro. Anche io sono felice di sentirti.
- Non ho detto che sono felice di sentirti! Ti ho dato della puttana!
- Sì, me n’ero vagamente accorto…
- Reagisci! Giustificati!
- Di cosa dovrei giustificarmi, esattamente?
Matt lo immaginò spalancare gli occhioni con innocenza, ed ebbe voglia di strozzarlo via cavo. Ma solo via cavo. Perché se l’avesse visto probabilmente gli avrebbe perdonato ogni crimine e l’avrebbe sposato.
- Hai baciato Stef!
- Mi sono vagamente accorto anche di questo, sai?
- E ci credo che te ne sei vagamente accorto! Una lingua nella bocca di un altro non è esattamente una cosa che passi inosservata!
Brian sogghignò e si lasciò andare a un risolino malizioso.
- Te ne sei accorto anche tu, dunque.
- Come potevo non accorgermi della tua lingua nella sua bocca?!
- Uhm, credevo di essere stato più discreto. E dire che mi sono impegnato per tenere le labbra appiccicate alle sue, sperando che la lingua si vedesse solo nella leccatina finale…
- …mi sento male…
- Matt, tesoro, è stato solo un bacio! Per ragioni umanitarie, poi! – sbottò Brian, incredulo.
- Ragioni umanitarie il cazzo, Brian! Il tuo bassista va dicendo in giro che è stata una cosa spontanea! Quindi non venire a farmi la lezioncina delle ragioni umanitarie, perché altrimenti quando torni ti impicco!
Brian sospirò, e Matt poté vederlo chiudere gli occhi e grattarsi il collo. Lo faceva sempre quando s’innervosiva.
- E va bene, Matt. Non ti farò la lezioncina delle ragioni umanitarie. Vuoi il vero motivo per il quale ci siamo baciati?
- …
- Lo vuoi?
- …
- Matt!
- Non farmelo dire! Cretino! Parla!
Brian sospirò ancora, ma stavolta sorrise anche, lievemente.
- Si chiamano soldi, tesoro. Ebbene sì.
- Soldi…?
- Avanti, non è una novità, Matt. Siamo una rockband. Abbiamo una certa immagine. Ed è quella che vendiamo.
- Anche io sono in una rockband! Ma io non bacio il mio bassista per fare soldi!
- …tesoro, senza offesa e con tutto l’affetto del mondo, tu e Chris non siete esattamente me e Stef…
- …l’hai ammesso!!!
- …cosa? Che io e Stef abbiamo una certa storia e quindi certi nostri gesti creano certe reazioni nelle fangirl alle quali vendiamo la nostra musica?
- No!
- …guarda che è questo, quello che stavo ammettendo.
- No! Hai ammesso che vi amate ancora!
- Quando esattamente?
- Quando hai detto che io e Chris non siamo esattamente come te e Stef!
- …e stavo dicendo, appunto, che non siete come noi…
- Perché voi vi amate e noi no!
- Accidenti a te, Bellamy, non sono innamorato del mio bassista! Dio! Datti una calmata e dormi, quando torno faremo una bella scopata e dimenticherai tutto, promesso! – concluse Brian esasperato, buttando giù la cornetta.
Per molti secondi, Matt rimase interdetto. Il telefono ancora pressato contro l’orecchio, restò ad ascoltare il metallico tuu come ipnotizzato.
Dall’altro lato del mondo, a Vilnius, Brian si lasciò andare sul divano, grattandosi effettivamente il collo e sospirando così pesantemente che Stefan sentì il suono del suo respiro nonostante le cuffie nelle orecchie, e spense la musica, sollevando lo sguardo.
- Che è successo?
- Matthew è insicuro e rompe le palle.
Stefan si lasciò andare ad una risata divertita.
- Sapevi che sarebbe successo! Ma tu ed Alex, no, a voi non interessa se il cuore del piccolo Matty finisce spezzato in due, figurarsi! Voi pensate solo “quante migliaia di persone in più verrebbero al prossimo concerto, se dessimo loro l’illusione di poter assistere a qualcos’altro di simile?”!
- Ehi, adesso! – replicò Brian, infastidito, - Primo: c’eri anche tu con me su quel palco! E non credere che abbia ignorato la mano che hai posato sul mio braccio!
- …non addentrarti in discorsi pericolosi, adesso…
- Sarà meglio! Ma secondo poi, comunque, non insinuare che io non tenga al mio uomo!
- Insinuare, adesso… io non è che lo insinuo
- …tu lo affermi?!
- No! – rise ancora Stef, - Ma sono fortemente convinto che tu abbia la coda di paglia, in compenso!
- …
- In ogni caso adesso richiamerà lui e piagnucolerà un po’, e alla fine farete pace.
- Mah… mi è sembrato alquanto fuori di sé, per dire la verità… straparlava…
- Scommettiamo?
Brian gli lanciò un lungo sguardo colmo di disapprovazione.
- Stef, tu non conosci il mio uomo meglio di me.
Il bassista sospirò, scrollando le spalle.
- Se lo dici tu.
- Non richiamerà!
- …
- Non richiamerà, santo cielo!
- Scommettiamo, allora! Magari riesco a tirare fuori almeno dei soldi da questa totale cavolata in cui mi avete coinvolto tu e quell’altro degno diavolo della nostra manager!
Brian incrociò le braccia sul petto.
- Senti… - cominciò, ma non fu in grado di finire. Il telefono squillò quasi subito.
Stef tornò ad ascoltare la sua musica con un risolino appagato, e Brian si affrettò a rispondere, rabbrividendo perché non ricordava di aver stipulato i termini della scommessa e aveva sinceramente timore di quanto Stef avrebbe potuto chiedergli poi.
- Bri…
Ovviamente Matt piagnucolava.
Brian lanciò un sospiro stremato e tirò il portafogli a Stef, che lo aprì e lo svuotò con aria soddisfatta.
- Dimmi, Matt.
- Bri, anche qui in Inghilterra le masse hanno problemi con gli omosessuali!
…ecco, questa era una cosa che non si sarebbe mai aspettato.
- Che intendi?
- C’è tanto razzismo in giro! La gente non capisce!
- …
- Capisci?
- Sinceramente no.
- …non è complicato!
- Quando mai qualcosa che è nato nella tua mente non lo è stato?
- …il succo della questione è: visto che anche qui ci sono problemi coi gay, se proprio devi protestare, saliamo su un palco qualsiasi e bacia me!
- …
- Ci sono davvero tanti problemi!
- …
- Possiamo anche approfondire, se vuoi!
- …sul palco…?
A quel punto si sarebbe aspettato un passo indietro.
Come minimo.
- Dove vuoi! – rispose invece Matt, provando di avere la testa più vuota dell’universo e di non essere in grado di formulare un pensiero sensato neanche sotto sforzo.
Brian si lasciò andare a un ghigno malefico.
Aveva perso tutti i soldi che aveva nel portafogli, d’accordo, ma forse da quell’assurdità sarebbe uscito qualcosa di buono, dopotutto.
Lui e Matt Bellamy che si baciavano – e altro! – su un palco? Magari a Wembley? Poteva già vedere la scena! Orde di fan impazziti! Foto e video in tre prospettive diverse fare il giro del mondo in un’ora! Le community di fangirl! Le fanfiction! La quantità immane di soldi che tutto questo avrebbe portato…!!!
- Okay. – disse deciso, attorcigliandosi il filo del telefono attorno all’indice.
Dall’altro lato ci fu un silenzio pesante e carico di significato.
Matt stava lentamente tornando alla realtà.
Sì, a volte capitava anche a lui.
- …io dicevo così per dire.
- Ah-ha.
- Era la foga del momento!
- Cazzi tuoi. Così impari a parlare senza pensare.
- Ma…
- …
- …Brian, io non dicevo sul serio!!!
- Quel che è detto è detto!
- Ma-
- Oh, insomma, Bellamy! Vuoi dare il tuo contributo alla causa dei diritti dei gay o no?!
- …sì, ma…
- E allora! Niente ci fermerà!
- …
Poté sentire nel suo silenzio che tutte le sue difese erano rovinosamente crollate al suolo.
Aveva vinto!
- Avanti, Bells. In fondo è solo questione di un veloce bacetto.
Stefan trovò opportuno riemergere dal suo ascolto proprio in quel momento.
- Non credergli, Matt! – urlò maligno, - Aveva detto la stessa cosa anche a me e poi quasi mi soffocava con la lingua!
Brian si voltò a guardarlo con sommo disappunto.
- Stefan! Ma un momento più appropriato, no?!
Matt ricominciò a piagnucolare disperato dall’altro lato della cornetta.
Brian si portò una mano alla fronte, esasperato.
Adesso avrebbe dovuto ricominciare tutto da capo!
E vallo a convincere di nuovo, quel tipo allucinante!
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