Fandom: Originali
Genere: Generale.
Rating: R.
AVVISI: Het, Slash, Threesome, Angst. (In continua evoluzione.)
- "Nonostante gli sforzi congiunti dei più eminenti scienziati e dei governi della Terra riuniti in assemblea, nonostante gli svariati tentativi operati nei più disparati modi, attingendo a piene mani alle più varie risorse dell'intelletto umano, mettendo a punto le più sofisticate tecnologie che consentissero di risparmiare la maggior percentuale di risorse naturali e artificiali fornite dal pianeta, non è stato possibile evitare il collasso dell'ecosistema. [...] Oggi, primo gennaio 2161, il primo contingente militare terrestre, guidato dal generale Robert Carnival, muove i primi passi sul suolo di Minthe.
E qui comincia la nostra storia."

Note: Raccolta delle varie entry che ho scritto per le Chronicles of Minthe. Ogni capitolo è dedicato a un personaggio diverso, ed i capitoli (corrispondenti ognuno ad un'entry) sono ordinati cronologicamente.
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THE CHRONICLES OF MINTHE
GIORNO 14/15: SABAN

L'arrivo dei morsen, stamattina, è stato una scena veramente indimenticabile. E' una cosa rara, ormai che i pad sono entrati nell'uso comune anche dei popoli più arretrati, vedere un tale numero di morsen librarsi in aria con un messaggio arrotolato ed attaccato alla zampa, vedere il cielo oscurarsi per un attimo, coperto dalle loro ali, e poi ricominciare ad apparire a spicchi fra le loro piume mentre si allontanano verso la linea dell'orizzonte, in cerca di un nuovo centro abitato.
Non mi era mai capitato di assistere ad una cosa simile, e naturalmente non mi era mai capitato neanche di leggere un messaggio come quello di cui i morsen erano portatori. Uno dei guaritori faràs di turno si è sollevato su un panchetto di legno che aveva trascinato in mezzo allo stanzone, srotolando la piccola pergamena che teneva stretta fra le dita, e poi, lentamente, ha cominciato a leggere il messaggio in tutte e quattro le lingue nelle quali era stato trascritto sulla carta.
Naturalmente mi aspettavo che qualcosa di simile sarebbe successa, prima o poi. La scomparsa del sommo Yor ha gettato un po' tutti nel panico, quando ne abbiamo ricevuto notizia nei giorni scorsi. Non sapevamo se si trovasse in qualche città, se fosse riuscito a fuggire, e con l'alto numero di morti degli ultimi giorni non sarebbe stato assurdo pensare che non ce l'avesse fatta. Può sembrare stupido affidare così tanto, fossero anche solo le speranze della gente ferita e ricoverata nei vari ospedali dai quali abbiamo ricevuto richieste d'aiuto nei giorni scorsi, ad una persona così anziana, ed in realtà si potrebbe pensare che, in una situazione di estremo bisogno quale questa indubbiamente è, si possa essere portati ad affidarsi completamente nelle mani della prima figura autoritaria nelle vicinanze, ma l'effetto è stato quasi contrario.
Per giorni abbiamo tutti sperato che giungesse qualche messaggio da parte sua o dell'Assemblea, ed è inutile dire quanto il volo dei morsen, stamattina, sia valso a riportare serenità e speranza in tutta questa comunità improvvisata, nonostante le parole del messaggio in sé non fossero rassicuranti per niente.
Ho deciso di partire, ovviamente. Non sono mai stato un guerriero brillante, ma ho conoscenze e contatti dalla mia parte. Serviranno delle armi, ed io so dove trovarle, so dove trovare anche tipi di armi dei quali generalmente non viene consentita la produzione negli anni non bellici, esemplari che vengono smaltiti, fusi o distrutti dopo ogni conflitto.
Potrò essere utile. Il sommo Yor sarà d'accordo.
Nessuna nuova da Rohin, non ancora, per lo meno. Non so se il mio messaggio l'abbia già raggiunto, spero che il giovane crest a cui l'ho affidato non abbia incontrato problemi sul suo cammino. Ho aspettato una risposta finché ho potuto, ma non posso attendere oltre. Chiunque voglia partire sta già preparando le poche cose che possiede per il lungo viaggio verso le grotte Falhai, e quando domani mattina la carovana lascerà l'ospedale io sarò fra loro. Spero che Rohin non sia stato tanto stupido da lanciarsi in un'inutile crociata alla mia ricerca nel tentativo di recuperarmi e riportarmi a casa, e spero che Asan sia stata furba abbastanza da convincerlo a non fare pazzie - non che mi fidi ciecamente delle capacità oratorie della donna che, una volta, per risolvere la controversia su chi dovesse allattare Ethan dopo appena un paio di giorni dalla sua nascita, ha deciso di tirare a sorte usando la tecnica del bastoncino più corto. E barando; ma d'altronde, che alternative ho?
So che, essendo stato un gehnr in passato, il suo dovere sarebbe quello di partire immediatamente per le grotte Falhai a propria volta, ed in effetti spero, contro ogni conoscenza che ho della sua avventata e scioccamente romantica persona, di trovarlo già lì al mio arrivo.
Lascerò comunque un messaggio per lui nelle mani di un'infermiera suthi che ha scelto di restare per dare una mano ai feriti ancora gravi ricoverati qui, ed a quelli che dovessero presentarsi nei giorni a venire. Le ho descritto Rohin, le ho spiegato che se un uomo enorme con l'espressione più stupidamente preoccupata del mondo dovesse all'improvviso presentarsi all'accampamento quello sarebbe molto probabilmente il mio compagno alla mia ricerca. Lei ha sorriso, mi ha detto di passare da lei e lasciarle il messaggio domattina, prima di partire. Onestamente, spero che questo messaggio non gli giunga mai. Ho come l'impressione che questa parte del territorio possa solo diventare ancora più pericolosa, adesso che le Città sono state tutte abbandonate.
Prego che Ethan si trovi in mani capaci, e in un luogo sicuro.



Selecta, o ciò che ne resta, quindicesimo giorno dall'invasione.

Sei uno zuccone. Ed io, ovviamente, non sono più qui. Raggiungimi il prima possibile alle grotte Falhai come d'altronde sarebbe stato tuo dovere fare immediatamente non appena il messaggio del sommo Yor ti ha raggiunto a Cesarine, se l'ha fatto; e spero per il tuo bene che nostro figlio sia al sicuro con sua madre a casa, e non legato alle tue spalle in qualche sorta di sacca rudimentale che ti sei annodato addosso con la tua solita imperizia.
Se stai leggendo queste righe, litigheremo appena ci vedremo, quindi mi auguro che tu non lo faccia mai. A presto,
Saban.


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